Tra le fine della vendemmia e le festività di fine anno, il vino vive una fase cruciale della produzione e del mercato e, di conseguenza, aumentano anche le frodi. E così, nel giro di poche ore, arrivano due notizie di sequestri messe a segno dalle autorità. Nel primo caso, riporta il Ministero delle Politiche Agricole, “l’Ispettorato Centrale Repressione Frodi, con la collaborazione delle autorità di controllo di Bulgaria, Francia, Belgio, Regno Unito ed Irlanda, ha bloccato la commercializzazione di migliaia di bottiglie di vino bulgaro curiosamente etichettato come “Prosecco-Franciacorta”. Nello specifico, si tratta di un goffo tentativo di usurpazione delle denominazioni protette Prosecco e Franciacorta - sottolinea il Ministero - prontamente bloccato in Europa dall’Icqrf, mettendo nella stessa etichetta due delle più prestigiose eccellenze vitivinicole italiane al fine di ingannare i consumatori meno attenti e attrarre l’attenzione sul prodotto contraffatto grazie al richiamo dei due nomi protetti. I controlli messi in atto finora hanno consentito di individuare la ditta bulgara responsabile dell’illecito e di procedere ai primi sequestri in Francia delle bottiglie irregolari”.
Sono 5 milioni di litri di prodotti vinosi irregolari, invece, quelli sequestrati dai Carabinieri dei Nas nella campagna di controlli per la vendemmia 2018, riporta l’Agi, che ha anche portato alla denuncia di 14 titolari di aziende e al blocco di 4.500 bottiglie di vino già confezionate. Il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, d’intesa con il Ministero della Salute, ha condotto i controlli nel settore di produzione e commercializzazione dei vini nel periodo di raccolta delle uve e di avvio della fase produttiva dei prodotti vinosi.
Il piano di verifiche su scala nazionale, svolto tra settembre ed novembre, ha portato a 871 ispezioni che hanno permesso di individuare 178 situazioni di non conformità. Sono stati denunciati 14 titolari di aziende operanti nella filiera del vino e sanzionati ulteriori 162, per un totale di 245 violazioni amministrative contestate, pari a 237.000 euro.
Gli interventi hanno consentito di individuare 29 aziende che svolgevano la propria attività in condizioni di gravi carenze strutturali ed igienico-sanitarie, per le quali è stato disposto un provvedimento di sospensione delle attività; allo stesso tempo sono stati riscontrate due situazioni relative a prodotti vinosi detenuti in cattivo stato di conservazione, privi di tracciabilità e non censiti nei registri di giacenza della cantina, per le quali è stato operato il sequestro complessivo di oltre 5 milioni di litri di prodotti sfusi, contenuti nelle vasche o cisterne di vinificazione, ancora in fase di trasformazione da mosto o già trasformati in vino.
Inoltre sono state bloccate 4.500 bottiglie di vino già confezionate e avviate al circuito commerciale. Le irregolarità più frequenti, quali la detenzione di vino privo di tracciabilità e la mancanza delle registrazioni inerenti le movimentazioni dei prodotti vitivinicoli, sebbene rappresentano situazioni punite da sanzioni amministrative, costituiscono elementi di interesse info-investigativo utili ai Carabinieri per approfondire possibili fenomeni illeciti perpetrati nella filiera vitivinicola, come il ricorso alla pratica illecita dell’aggiunta di zucchero al mosto con il fine di aumentare la gradazione del vino, condotta ancora presente nelle fasi di produzione.
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