Si può dire che il segreto del successo di un ristorante sta nel funzionamento del “triumvirato” formato dalla cucina, il pilastro portante di ogni locale, sorretto anche dalla sala, e dalla cantina. Proprio a premiare le migliori offerte enoiche di ristoranti di tutto il mondo ci pensa la rivista statunitense Wine Spectator, con i suoi Oscar della carta dei vini, i “Grand Awards”, che, dal 1981, mette in fila quasi un centinaio dei migliori ristoranti del mondo, che pongono una grande attenzione sull’offerta enoica. E, tra i 91 ristoranti premiati quest’anno, sono 8 le new entry, tra cui, a rappresentare l’Italia nel mondo, c’è Carlo Cracco, col suo nuovo ristorante, il Ristorante Cracco, appunto, in Galleria Vittorio Emanuele a Milano, la cui carta dei vini da 2.500 esemplari è curata da Alex Bartoli.
Insieme alle novità di quest’anno, la bandiera tricolore è tenuta alta da cinque grandi conferme nell’Olimpo dei Grand Awards, che sono i tristellati Enoteca Pinchiorri di Firenze di Giorgio Pinchiorri e Annie Feolde (che si fregia del riconoscimento dal 1984) e la Pergola del Rome Cavalieri di Heinz Beck, con la sala e la cantina guidate da Marco Reitano, La Ciau del Tornavento di Treiso dello chef stellato Maurilio Garola, La Bottega del Vino di Verona, tempio del buon bere, oggi di proprietà della Famiglie Storiche (13 griffes dell’Amarone della Valpolicella), e guidata da Luca Nicolis, ed il Poeta Contadino di Alberobello di Leonardo Marco.
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