Come ogni estate, torna il Basque Culinary World Prize, competizione culinaria internazionale che accende i riflettori sull’operato di chef etici, impegnati a fare sì che la cucina diventi un motore di cambiamento a sostegno della società. E, quest’anno, la partecipazione dell’Italia, e in particolar modo di Modena, non si limiterà solo a Massimo Bottura, tristellato modenese membro fisso della prestigiosa giuria, ma coinvolge anche il giovane Giovanni Cuocci, cuoco alla guida della fattoria-ristorante La Lanterna di Diogene, che nasce dalla filosofia di inclusione delle persone meno fortunate, con problemi, e che diventasse un luogo di crescita e condivisione, che il 16 luglio a San Francisco sfiderà gli altri 9 finalisti del premio. In palio, in linea con l’impronta etica e sociale della competizione, ci sono ben 100.000 euro da investire a sostegno di un progetto solidale. “Il lavoro si costruisce giorno per giorno insieme ai ragazzi con disabilità, come sindrome di down, psicosi, paralisi cerebrale infantile - spiega Cuocci - e alimenta anche la cucina dell’osteria, inaugurata nel 2006. La cucina è quella semplice della tradizione emiliana, che va alla ricerca delle origini per offrire ai clienti un luogo familiare, dove si sta bene insieme. E proprio il valore dell’inclusione è la chiave di volta del nostro impegno. Vivo la cucina come un modo per prendermi cura del territorio e delle persone che lo circondano”.
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