È stata al centro di trattative frenetiche per settimane, con quattro importanti fondi di investimento internazionali pronti a puntarci forte, e adesso Farnese Vini, come confermato a WineNews dal suo fondatore, presidente ed amministratore delegato Valentino Sciotti, passa ufficialmente nelle mani del fondo di private equity Usa Platinum, da Rb Renaissance, che nel 2016 è diventato azionista di maggioranza del gruppo acquisendo le quote di 21 Investimenti di Alessandro Benetton. “Abbiamo appena siglato un accordo di esclusiva con Platinum - spiega l’amministratore delegato ed azionista di Farnese Vini - che porterà in tempi brevi all’atto di acquisto. È un’operazione da 180 milioni di euro, un cambio di fondo che premia la grande crescita dell’azienda in questi anni, costantemente in doppia cifra (con il giro d’affari cresciuto dai 68,7 milioni di euro del 2017 ai 75 milioni del 2018, ndr)”.
Una cifra importante, come raramente se ne sono viste nel mondo del vino italiano (per fare un esempio, Biondi Santi nel 2016 passò al Gruppo Epi per 107 milioni di euro), “probabilmente il trasferimento più alto mai registrato in Italia - riprende Valentino Sciotti - ed il nuovo partner, particolarmente solido con i suoi 17 miliardi di dollari di asset in Usa, nessuno dei quali in campo enoico, ci darà grande slancio sul mercato d’Oltreoceano e nelle nostre ambizioni di crescita, anche attraverso nuove acquisizioni. Vogliamo diventare - conclude il fondatore di Farnese Vini - sempre più importanti, emancipandoci dal dogma di azienda del Sud Italia (dove controlla i marchi Vini Fantini, Vesevo, Vigneti del Vulture e Cantine Cellaro, tra le altre, in Regioni come Toscana, Abruzzo, Campania, Puglia, Basilicata e Sicilia), a cui restiamo comunque orgogliosamente legatissimi”.
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