Virtuale e social, perchè fisicamente, salvo sorprese clamorose, sarà impossibile da mettere in piedi. Ma un segno di vita e di ripartenza per il turismo del vino, canale importantissimo per il business, dal lato delle cantine, e per conoscere, esplorare ed assaggiare i tanti e bellissimi territori del vino, dal lato degli appassionati. È “Cantine Aperte” 2020, uno degli eventi principali del Movimento del Turismo del Vino che, nell’emergenza Covid-19, si adatta e non rinuncia ad andare in scena, all’insegna di #CantineAperteInsieme, con la parnership istituzionale di Enit (Agenzia Nazionale del Turismo).
“Nel weekend 30-31 maggio, l’evento più amato dagli enoturisti che, da oltre 25 anni, porta alla scoperta dell’Italia del vino quest’anno diventa online, smart e social, in attesa accogliere nuovamente i turisti in cantina”. I vini delle 800 cantine del Movimento potranno arrivare a casa degli appassionati attraverso la piattaforma iorestoacasa.delivery (progetto senza fini di lucro firmato dalle Agenzia Ennevolte e Loud, per aiutare a ridurre il più possibile gli spostamenti e permettere alle realtà produttive di raggiungere i propri clienti).
Le cantine del Movimento Turismo del Vino potranno così spedire i propri vini e i propri pacchetti esperienziali direttamente a casa o attendere gli enoturisti che si prenoteranno per l’asporto. E sarà lanciata anche una campagna social che unirà le cantine e i partecipanti nella condivisione di foto e video della loro esperienza. Così, in tutta Italia, le cantine del Movimento Turismo del Vino si riuniranno virtualmente per un grande weekend online con degustazioni in diretta e brindisi social, per far sentire la vicinanza del Mtv agli enoappassionati e poterli accogliere al meglio in cantina nel prossimo futuro, accoglienza che rimane lo scopo e la missione dell’associazione.
“In questo periodo di stand-by delle attività enoturistiche - dichiara il presidente del Movimento Turismo del Vino, Nicola D’Auria - abbiamo continuato a lavorare per progettare quello che deve essere il futuro del nostro settore, curando le attività digitali sul web e la raccolta e lo studio dei dati del recente passato così da avere nuovo slancio per le attività future una volta passata l’emergenza”.
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