Nel primo trimestre 2020, prima che la Pandemia si abbattesse in maniera fortissima su tutto il mondo, la Sicilia del vino, con la sua grande Doc regionale, ma anche con l’Etna, la Val di Noto, Vittoria e così via, aveva visto crescere le esportazioni del +33,6% sullo stesso periodo 2019, per 45 milioni euro. Solo un numero che racconta la crescita di un Sicilia enoica che è il più grande vigneto bio d’Italia, e che, grazie anche agli investimenti in sostenibilità (ultima testimonianza in questo senso la nascita della Fondazione SOStain Sicilia, che diventa prima Regione italiana a sviluppare, in modo unitario e condiviso, un protocollo integrato di sostenibilità che nasce dal basso, dalle esigenze dei produttori per i produttori), nella qualità dei vini e nella ricerca su cloni e varietà antiche, è sempre più apprezzata dalla critica e dai mercati del mondo. Numeri e progetti raccontati, nei giorni scorsi, in una “Sicilia en Primeur” virtuale ed in altri appuntamenti, da Alessio Planeta, alla guida di una delle più importanti cantine di Sicilia, e che proprio oggi, dopo un triennio, passa il testimone della guida di Assovini Sicilia (https://www.assovinisicilia.com/) a Laurent Bernard de la Gatinais, presidente di un’altra realtà di spicco della Sicilia, come Rapitalà. Che, da oggi, dunque, guida una realtà che è stata fondamentale per lo sviluppo del vino siciliano, che mette insieme 91 cantine e rappresenta 9 bottiglie su 10 del vino prodotto in Sicilia.
Una realtà, quella di Assovini Sicilia, che, negli ultimi anni, ha consolidato la sua trasformazione ad Associazione che contribuisce oggi ad implementare i servizi per le imprese siciliane per la promozione dei marchi commerciali e dei prodotti di qualità sul mercato nazionale e internazionale.
“Dalla precedente presidenza - spiega il neo eletto Bernard de la Gatinais - ricevo un’eredità importante che desidero onorare al meglio. Il lavoro svolto in questi anni non ha solo permesso infatti di raggiungere grandi risultati in termini di costante miglioramento dei servizi offerti, ma ha anche contribuito a far crescere un territorio nel suo insieme. Ringrazio il Presidente Planeta e i consiglieri tutti per ciò che è stato fatto e ancor più per la dedizione e passione con cui è stato svolto il mandato. La nuova presidenza intende muoversi sul solco della linea sino ad ora tracciata ma anche dare un forte impulso all’attività di supporto che Assovini svolge nella nuova Fondazione SOStain Sicilia con l’intento di promuovere la sostenibilità indirizzando le aziende socie verso la misurazione costante e la riduzione dell’impatto delle pratiche agricole sul territorio. L’obiettivo è quello di condividere best practices finalizzate al rispetto dell’ecosistema e all’assoluta trasparenza nei confronti del consumatore. Ritengo, inoltre, di fondamentale importanza contribuire attivamente al tema della formazione di nuove figure strategiche per il comparto del vino siciliano all’interno dell’Associazione stessa. Penso sia doveroso infatti promuovere la crescita professionale dei membri più giovani di Assovini affinchè possano nel prossimo futuro prendere in mano il testimone e affrontare con competenza e determinazione le importanti sfide che ci attendono”.
Assovini Sicilia è nata nel 1998 per volontà di Diego Planeta (Aziende agricole Planeta), Giacomo Rallo (Tenuta di Donnafugata) e Lucio Tasca d’Almerita (Conte Tasca d’Almerita). La sua mission è oggi quella di promuovere la Sicilia del vino di qualità come se fosse una grande azienda, dotata di obiettivi, strategia e know-how specifico. Ed include soci accomunati da tre elementi: il controllo totale della filiera vitivinicola, dal vigneto alla bottiglia, la produzione di vino di qualità imbottigliato e la visione internazionale del mercato. Uniti da un’idea comune di qualità e convinti dell’importanza di valorizzare il proprio territorio, soci di grandi o piccole dimensioni che dialogano alla pari al fine di rendere la Sicilia del vino un grande “classico” dell’enologia internazionale ma anche preservare l’ambiente, custodire le proprie radici e consegnare questo patrimonio alle generazioni future. Del nuovo CdA Assovini fanno parte anche Lilly Ferro (Fazio Wine, vice presidente), Josè Rallo (Donnafugata), Achille Alessi (Terre di Giurfo); Giovanna Caruso (Caruso & Minini), Alberto Tasca (Tasca d’Almerita), Federico Lombardo di Monte Jato (Firriato); Michele Faro (Pietradolce); Mariangela Cambria (Cottanera).
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