Lo “switch” tra consumi domestici e outdoor, legato al lungo periodo di chiusura dell’horeca e alle restrizioni applicate ai locali della movida estiva, fa aumentare ancora gli acquisti di vino in gdo: se in quarantena sono birra e vini fermi ad avere le performance migliori, superiori all’intero comparto, rispettivamente a +16% e +11% a valore, nella Fase 3, pur non mantenendo lo stesso passo, continuano a crescere del +1% e +5%, con l’estate che lascia però piuttosto il posto ai vini sparkling, con Champagne e spumanti che crescono del +19%, dopo una quarantena negativa che aveva visto la categoria in forte calo (-10%), complice anche festività come una Pasqua festeggiata in sordina con i congiunti tra le mura domestiche. A dirlo è il Rapporto Coop 2020 su dati Nielsen, analizzati per WineNews, sui consumi e gli stili di vita degli italiani in tempo di Covid, dai quali emerge come le bevande alcoliche escono “rinforzate” dalla pandemia.
In particolare, se le bevande alcoliche hanno fatto segnare un +9% di vendite a valore nel periodo del lockdown (17 febbraio - 10 maggio 2020), la crescita continua anche nell’estate in Fase 3, con un +7% (1 giugno - 16 agosto 2020) sullo stesso periodo 2019. Ma la voglia di festa degli italiani quest’estate è stata forse superiore al 2019: lo testimoniano le vendite di aperitivi e superalcolici, salite rispettivamente del +15% e +18% sulla scorsa stagione. Rimane confermato il luogo dove gli aperitivi sono andati preferibilmente in scena ovvero le mura domestiche.
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