Dal “Festival Franciacorta in Cantina”, pioniere degli “eventi di territorio” promossi dal vino italiano, ad “Orvieto città del gusto, dell’arte e del lavoro” della Fondazione Cotarella e del Consorzio Orvieto Way of Life; da “Casa Cayega 555”, la festa della vendemmia alla Tenuta Carretta che festeggia ben 555 anni di storia tra Langhe e Roero, alla “Douja d’Or”, la storica rassegna con protagoniste tutte le grandi Denominazioni ed i piatti della tradizione del Monferrato; da “A tutto Marzemino” e “La Vigna Eccellente … ed è subito Isera” lungo la Strada del Vino e dei Sapori del Trentino, alla “Festa della Vendemmia” alla Tenuta Canova di Masi sul Lago di Garda; dai “menu filosofici” dedicati al filosofo gourmet Tullio Gregory al “festivalfilosofia 2022” di Modena, Carpi e Sassuolo, ai tanti appuntamenti del progetto di destinazione turistica “Emilia Wine Experience” in tutta l’Emilia Romagna; da “Artigianato e Palazzo”, la mostra nel Giardino Corsini a Firenze dedicata alla più alta tradizione artigiana italiana, a “Vino al Vino” a Panzano in Chianti e la “Granfondo del Gallo Nero”, la gara ciclistica ufficiale del Chianti Classico; dal “Premio Internazionale Casato Prime Donne 2022” a Montalcino, ad “Enologica Montefalco - Abbinamenti” a Montefalco con protagonista il Sagrantino; da “Andar per cantine” ad Ischia, al “SalinaDocFest”, il Festival del documentario narrativo sull’isola delle Eolie con protagonisti anche i vigneron; dagli “Etna Days-I Vini del Vulcano” con i quali il Consorzio Etna Doc accoglie la stampa internazionale direttamente sul vulcano, al “Concours Mondial de Bruxelles” a Marsala; dal “Cous Cous Fest” a San Vito Lo Capo alle “Cantine Aperte in Vendemmia” con il Movimento Turismo del Vino, in tutta Italia. Sono questi solo alcuni dei tantissimi gli eventi segnalati da WineNews nell’agenda di settembre, ricca più che mai, con la vendemmia entrata ormai nel vivo nei territori del vino italiano. Il tutto, aspettando il “Forum Mondiale dell’Enoturismo n. 6” della World Tourism Organization (Unwto) dell’Onu, per la prima volta ospitato in Italia, ad Alba nelle Langhe Unesco.
Dalle “Anteprime” ai “salotti” del vino italiano
Il Consorzio Vini Etna Doc ha lanciato la prima edizione di “Etna Days-I Vini del Vulcano” , l’evento che fino al 18 settembre porta sul territorio etneo esperti degustatori e giornalisti di più di 30 testate internazionali e specializzate, dagli Usa al Nord Europa, in un press tour per conoscere la sempre più vivace viticoltura del vulcano, i produttori e i loro vini, con un ricco programma di degustazioni delle diverse tipologie dei vini che nascono alle pendici del vulcano attivo più alto d’Europa, masterclass e visite ai produttori. Oggi e domani i giornalisti visitano 40 aziende che ospiteranno anche i vini ed i produttori di altre 50 cantine dell’Etna Doc, e il 17 settembre gli ospiti sono condotti nell’escursione guidata sugli spettacolari crateri sommitali dell’Etna con un pranzo al Rifugio Sapienza, prima di trasferirsi a Catania a Palazzo della Cultura per un incontro insieme ai produttori e uno speciale wine party finale. E da Montalcino a Los Angeles, passando per Londra, New York e Toronto, assume un carattere sempre più internazionale l’edizione n. 31 di “Benvenuto Brunello”, l’anteprima delle nuove annate del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino in programma a partire dall’11 novembre. Confermato dunque anche per quest’anno il format autunnale, con il Brunello 2018 e la Riserva 2017 pronti a debuttare in Italia e per la prima volta in quattro città tra Vecchio e Nuovo Continente con un’edizione in contemporanea dell’evento il 17 novembre. Intanto, tra gli eventi di punta, come ha già fatto la “Milano Wine Week”, che ci sarà a Milano dall’8 al 16 ottobre, con l’edizione n. 5 e un programma rinnovato nei quartieri più trendy della città, anche il “Merano Wine Festival” https://winenews.it/it/il-merano-wine-festival-riparte-dal-summit-sulla-sostenibilita-respiro-e-grido-della-terra_474985/ ha già annunciato che andrà in scena con l’edizione n. 31 dal 4 all’8 novembre a Merano, con la novità, ha detto il “regista”, The WineHunter Helmuth Köcher, del Summit sulla sostenibilità “Respiro e grido della terra”. Nell’attesa, dal Piemonte alla Toscana, è tornato l’evento “Cantine Aperte in Vendemmia”, da settembre ad ottobre, per vivere in prima persona la raccolta delle uve nelle aziende del Movimento Turismo del Vino.
Dalla Franciacorta all’Oltrepò, con tappa a Milano
In Franciacorta prosegue il Festival pioniere degli “eventi di territorio” promossi dal vino italiano: il “Festival Franciacorta in Cantina 2022”, all’edizione n. 13 promossa dal Consorzio Franciacorta e grazie al quale, il 17-18 settembre, dopo aver dato il via alla vendemmia 2022 delle grandi Denominazioni italiane, 65 cantine delle prestigiose bollicine aprono le porte agli appassionati per raccontare dove e come nasce il Franciacorta, tra visite e degustazioni, accanto alle proposte gastronomiche degli chef franciacortini, sport e cultura per immergersi appieno nella magica atmosfera di uno dei territori del vino più importanti d’Italia, ricco di monasteri, castelli e dimore storiche tra i vigneti. Le griffe protagoniste? Da Elisabetta Abrami ad Alberelle, da Antica Fratta a Fratelli Berlucchi, da Massussi Luigi a Barboglio de Gaioncelli, da Gabriella Bariselli a Barone Pizzini, da Bellavista a Guido Berlucchi, da Bersi Serlini a Biondelli, da Boccadoro a Bonfadini, da Bosio a Ca’ del Bosco, da Cantina Clarabella a Caruna, da Castello Bonomi Tenute in Franciacorta a Castello di Bornato, dal Castello di Gussago La Santissima a Castelveder, da Cavalleri a Contadi Castaldi, da Corte Aura a Corte Fusia, Derbusco Cives, Due Gelsi, Faccoli e Ferghettina, da I Barisèi a Il Dosso, da La Costa di Ome a La Fiorita, da La Manèga a La Montina, La Riccafana, La Torre, Lantieri de Paratico, Le Cantorie e Le Marchesine, da Majolini a Marchesi Antinori Tenuta Montenisa, da Marzaghe Franciacorta a Mirabella, da Monzio Compagnoni a Monte Rossa, Mosnel, Plozza Ome, Priore e Quadra, da Ricci Curbastro a Romantica, da Ronco Calino a San Cristoforo, da Santus a Spensierata, Tenuta Ambrosini, Tenuta Moraschi e Turra, da Ugo Vezzoli a Villa Crespia Fratelli Muratori, Vigna Dorata, Villa Franciacorta e Villa Giuliana. Il tutto aspettando, il 26 settembre, l’appuntamento con “Oltrepò - Terra di Pinot Nero” nell’Antica Tenuta Pegazzera (Casteggio-Pavia), dedicato alla scoperta di questo grande vitigno con 34 cantine del territorio, con il coordinamento del Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese, che presenteranno le loro eccellenze in un walk around tasting, e nelle masterclass dedicate al Pinot Nero Metodo Classico e al Pinot Nero vinificato in rosso, condotte dai comunicatori del vino Chiara Giovoni e da Filippo Bartolotta. Nell’attesa, a Varzi, uno dei Borghi Più Belli d’Italia, dal 16 al 18 settembre, c’è la “VartWeek 2022”, con incontri, musica, arte, libri, laboratori, masterclass di degustazione ed esposizioni, con protagonisti i vini del Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese e il Consorzio Salame Varzi Dop. E a Milano, “Tutti giù per Strada” è l’appuntamento di Eataly Smeraldo pensato godersi la vivace atmosfera della città al rientro dalle vacanze estive tra street food, musica dal vivo e artisti di strada, il 22 settembre, con una grande festa di quartiere in Piazza XXV Aprile.
Dalle Langhe, Roero e Monferrato a Torino, con tappa in Liguria
Cresce l’attesa per il “Forum Mondiale dell’Enoturismo n. 6” della World Tourism Organization (Unwto) dell’Onu, di scena per la prima volta in Italia, ad Alba, “capitale” delle Langhe Patrimonio dell’Unesco, dal 19 al 21 settembre, in collaborazione con il Ministero del Turismo, Enit-Agenzia Nazionale del Turismo e Regione Piemonte, e che rappresenta uno dei più importanti appuntamenti al mondo, tra quelli dedicati turismo. Il 19 settembre al Palazzo Mostre e Congressi, ci sarà anche l’“International Wine Routes Conference”, la prima edizione del meeting internazionale organizzato dalla Federazione Italiana delle Strade del Vino, dell’Olio e dei Sapori in collaborazione con Iter Vitis - Itinerario Culturale della Vite e del Vino certificato dal Consiglio d’Europa e con la Strada del Barolo e grandi vini di Langa. Alba dove il 18 e 25 settembre torna anche l’evento di Go Wine della “Festa del Vino” con una selezione dei vini delle Città del Vino d’Italia e l’Enoteca dei vini del Mondo. Intanto, Tenuta Carretta, tra le realtà più storiche del mondo del vino italiano (e forse l’unica azienda a poter vantare vigneti di Nebbiolo di proprietà in ciascuna delle aree di origine delle Doc e Docg di Langa e Roero ottenute da questo vitigno), festeggia ben 555 anni di storia, da quel lontano 28 novembre 1467 in cui, per la prima volta, in un documento ufficiale compariva la “cassina Careta” ubicata proprio sulle terre dove oggi sorge la cantina attuale, e dopo un grande concerto aperto al pubblico e gratuito il 15 settembre nella Chiesa di San Domenico di Alba con la celebre soprano Maria Agresta, dono della famiglia Miroglio alla città, fortemente voluto da Ivana e da Edoardo Miroglio, proprietari della Tenuta e alla guida del Gruppo Terre Miroglio con i figli Marta e Franco, imprenditori nel settore tessile, e con il ritorno di “Casa Cayega 555”. L’evento all’edizione n. 5 il 18 settembre è dedicato alla vendemmia alla Tenuta Carretta e ad uno dei vini icona della cantina, il Roero Arneis Docg Cayega, e che si svolgerà come di consueto accogliendo gli appassionati a Piobesi d’Alba, tra cantina, corte e vigneti, con la degustazione di una selezione d’annate eccezionali e vini altrettanto rappresentativi ottenuti da 100% da uve Nebbiolo provenienti dal Roero e dalle Langhe, wine trekking sulla Grape’s Road, pic nic gourmet e/o pranzo a cura dello chef stellato Flavio Costa, l’inaugurazione della mostra fotografica “Quattro Quarti”, laboratori per bambini, visite in cantina aperitivi e stuzzicherie al calar del sole con l’Happy Cayega Hour, nonché l’ormai celebre format “Vignaiolo per un giorno” in collaborazione con il Movimento Turismo del Vino, che porta i visitatori tra le vigne della Tenuta per far loro provare l’esperienza della vendemmia dell’uva Arneis. La massima espressione qualitativa di Tenuta Carretta è rappresentata dalla vinificazione delle “Grandi vigne” di Barolo, Barbaresco e Roero, le tre Denominazioni che, grazie alle loro caratteristiche, hanno reso famose ovunque nel mondo la viticoltura e l’enologia piemontese. Da uve raccolte sulle colline di Cannubi, a Barolo, nascono il Barolo Riserva Docg Cannubi collezione Franco Miroglio e il Barolo Docg Cannubi; dalla Cascina Bordino, a Treiso, l’omonimo Cascina Bordino Barbaresco Riserva Docg e, dal vigneto Bric Paradiso sovrastante la Tenuta, il Roero Riserva Docg Bric Paradiso. Fino al 18 settembre ad Asti c’è, invece, la “Douja d’Or”, la storica rassegna all’edizione n. 56 che richiama ogni anno migliaia di visitatori da tutta Italia e dall’estero, diffusa e itinerante nelle piazze, nelle strade e nelle più suggestive dimore storiche di Asti. Protagonisti sono la Barbera d’Asti e i Vini del Monferrato con il loro Consorzio a Palazzo Alfieri, dove ci sarà anche il Bistrot Douja del Monferrato, e l’Asti Spumante e il Moscato d’Asti Docg a Palazzo Gastaldi - il cui Consorzio celebra l’anniversario n. 90 con la mostra “Novant’anni di bollicine” fino al 16 ottobre a Palazzo Mazzetti ad Asti e con l’Ape Car si fa carico del messaggio “Asti Vibe” - e i piatti della tradizione, a partire dai quali è possibile andare alla scoperta del Monferrato e delle sue colline, Patrimonio dell’Unesco. E, ancora, le masterclass della Camera di Commercio di Alessandria-Asti a Palazzo Borello con Piemonte Land of Wine e Ais-Associazione Italiana Sommelier Piemonte, mentre Piazza San Secondo sarà invece la sede dell’“Enoteca della Douja” sempre di Piemonte Land of Wine con oltre 500 etichette. Senza dimenticare la Rassegna dei Vermouth e Vini Aromatizzati del Consorzio del Vermouth di Torino a Palazzo Ottolenghi che ospita anche il Consorzio Tutela Grappa del Piemonte e Grappa di Barolo, mentre la Cascina del Racconto è la location dell’Associazione Produttori del Vino Biologico del Piemonte. Novità è “Sommelier Vs Sommelier”, divertenti ed interessanti incontri tra sommelier del vino e del cibo-riso, ostriche, cioccolato e non solo, per scoprire e provare abbinamenti e incontri di gusto guidati dagli esperti tra Palazzo Ottolenghi e la Cascina del Racconto. Con la “Festa del Vino” n. 61 di Casale Monferrato, invece, dal 17 settembre al 1 ottobre al Castello Paleologo del Monferrato si degustano Grignolino del Monferrato Casalese Doc, Barbera del Monferrato Superiore Docg, Gabiano Doc e Rubino di Cantavenna Doc con il Consorzio di Tutela Vini Colline del Monferrato Casalese. Tappa anche a Bra, dal 16 al 18 settembre, dove torna “Bra’s, il Festival della salsiccia di Bra” e del buon gusto con degustazioni d’autore, mercato e cooking show di chef stellati e giovani talenti come Gian Piero Vivalda, Giovanni Grasso e Seul Ki Kim. Bartender nazionali e internazionali ospiti nella “capitale” del Vermouth per oltre una settimana di degustazioni e divertimento aperta a tutto il pubblico di appassionati del settore e non, che vede protagonisti i migliori locali e cocktail bar, sono gli ingredienti della “Torino Cocktail Week”, fino al 25 settembre con un percorso itinerante dedicato all’arte della miscelazione immersi tra distillati di alta qualità e atmosfere suggestive. A Eataly Lingotto c’è invece “Ultimo sorso d’estate”, il Cocktail Party di scena il 20 settembre per salutare la bella stagione con drink, tapas e musica.
Una delegazione norvegese sarà ospite d’onore a Badalucco del “Festival dello Stoccafisso” n. 50, il 17 e 18 settembre, nel borgo della valle Argentina, nell’entroterra di Sanremo, con la Reale Ambasciata di Norvegia in Italia e i Presidenti del Norwegian Seafood Council, Gunvar Lenhard Wie e del Tørrfisk fra Lofoten Igp, Olaf Johan Pedersen.
In vetta, dal Trentino alla Valle D’Aosta
Accanto a “La Vigna Eccellente … ed è subito Isera” (Isera, 16-18 settembre), la Strada del Vino e dei Sapori del Trentino propone “A tutto Marzemino” (fino al 18 settembre), un ricco calendario di eventi e iniziative dedicate al Marzemino e ai sapori autunnali per valorizzare questo vino rosso trentino rappresentativo della Vallagarina, dentro e fuori questo specifico territorio a Sud di Trento, tra Valsugana, Lago di Garda, Piana Rotaliana, Altopiano della Paganella, Valle dei Laghi, Valle del Chiese e Trento, in location come Palazzo Roccabruna - Enoteca Provinciale del Trentino di Trento e Palazzo Fedrigotti a Isera, accanto ai migliori locali e ristoranti, e con protagoniste cantine come Cantina di La-Vis, Cantina Roveré della Luna Aichholz, Agraria Riva del Garda, Cantina d’Isera, Cantina Mori Colli Zugna, Cantina Sociale di Trento, Cantine Mezzacorona, Cantine Monfort, Fondazione Mach - Istituto Agrario di San Michele all’Adige e Vivallis.
In Valle D’Aosta arriva Roberto Vecchioni per esibirsi a “Musicastelle”, la rassegna musicale più emozionante dell’estate valdostana (17 settembre) in strepitosi scenari alpini come Les Combes (Introd), a 1.300 metri di altitudine, la più conosciuta località di vacanza di Papa Giovanni Paolo II, e il tutto, ovviamente, tra cultura ed enogastronomia. E fino al 18 settembre nel programma di “Torx” che riunisce i grandi trail della Valle, torna il “Tor des Géants” con partenza e ritorno a Courmayeur, una gara imperdibile di 450 km che lambisce ghiacciai e zone poco esplorate e il Tot Dret, trail di 130 km e 12.000 metri di dislivello. Da non perdere anche i tanti appuntamenti legati all’enogastronomia del territorio, in particolare alla cultura della panificazione, il 24 e 25 settembre, con “Du blé au pain” a La Magdeleine in Valtournenche alla scoperta di un itinerario tra mulini e forni, sulle tracce del passato, fino al prodotto finito: il pane cotto nel forno del Paese per finire con un pranzo dove il protagonista è il pane nero, e non solo. E il 15 e 16 ottobre, i forni dei villaggi di molti Comuni della Valle si accenderanno per cuocere il tradizionale pane nero in occasione della festa “Lo pan ner - i pani delle Alpi”. Anche il Forte di Bard unisce enogastronomia e cultura, l’8 e 9 ottobre, con l’evento “Marché au Fort”: la più importante e mostra-mercato dedicata all’enogastronomia e alla vendita di prodotti tipici della Valle d’Aosta.
In Friuli Venezia Giulia
Ricchissimo il calendario di esperienze gastronomiche legate alla Strada del Vino e dei Sapori del Friuli Venezia Giulia per scoprire le eccellenze Dop, Igp e i Presìdi Slow Food del territorio e per apprezzare la varietà di specialità culinarie locali, con la regia di PromoTurismoFvg”. Come “Pic & Taste”, i picnic gourmet organizzati da vignaioli e produttori artigianali (fino al 30 settembre), la proposta “Nature Bathing” per rigenerarsi tra i vigneti con camminate a piedi nudi tra i filari del Collio, della Ribolla Gialla e del Ramandolo, accompagnati dai vignaioli che illustrano i segreti del proprio lavoro e guidano le degustazioni dei loro vini, e “Family & Taste”, con esperienze gourmet pensate anche per i più piccoli per educare al gusto e a una sana alimentazione i giovani. Restando in Friuli, poiché 100 anni fa nasceva Pier Paolo Pasolini, scrittore, poeta, sceneggiatore e regista, intellettuale complesso che contribuì ad arricchire la cultura italiana, e friulana, del Novecento, Casarsa della Delizia, luogo d’origine della madre in cui Pasolini trascorse molte vacanze, e il Friuli Venezia Giulia, sempre presenti nei suoi ricordi, nel legame con la madre, nella lingua, assieme sempre a PromoTurismoFvg e il Centro Studi PP Pasolini, rendono omaggio al grande intellettuale attraverso un percorso culturale di iniziative per tutto l’anno, con il fulcro proprio a Casarza, in cui è sepolto e che ospita il Centro Studi. E che è anche il punto di partenza dell’itinerario e delle visite guidate messe a punto da PromoTurismoFvg, in collaborazione con le guide turistiche della Regione, “Sui luoghi di Pasolini a Casarsa”, ogni domenica e il 2 novembre, giorno della morte dello scrittore. Le “Giornate della cucina Alpe Adria” alpenadria a Klagenfurt am Wörthersee, sono tornate invece fino al 25 settembre, nel cuore “bollente” della regione Alpe Adria, tra Carinzia, Veneto, Friuli, Slovenia e Stiria, con 50 eventi luculliani tra cui sessioni di cuochi stellati internazionali (da Davide de Pra a Uroš Fakuč, da Fabrizia Meroi a Tomaž Kavčič, insieme agli “Charming Italian Chef”), la “Festa della vendemmia” e scorci sulle attuali tendenze del food nella prima edizione dei “Dialoghi dell’Alpe Adria” e lungo l’affascinante miglio del gusto nel centro storico.
Tra le colline del Prosecco Docg, Vicenza, Venezia e Verona
L’Asolo Prosecco omaggia il genio di Antonio Canova con una campagna di comunicazione nazionale nella ricorrenza del bicentenario della morte dello scultore, massimo esponente del neoclassicismo italiano. L’artista era nato a Possagno (Treviso), nel cuore della zona di produzione dell’Asolo Prosecco, e nello splendido Museo Gypsotheca Antonio Canova, allestito nella sua casa natale, è in corso fino al 5 novembre la mostra “Canova e il dolore. La stele Mellerio”, da un’idea di Vittorio Sgarbi, presidente della Fondazione Canova di Possagno, e curata da Francesco Leone e Stefano Grandesso sotto la direzione artistica di Contemplazioni. Tra i partner della rassegna c’è il Consorzio, impegnato nel sottolineare il forte legame tra la Denominazione e le bellezze artistiche e naturali del suo territorio. Proprio per questo, tutte le immagini della campagna, che ritraggono le splendide sculture custodite all’interno del Museo, sono accompagnate dal payoff “Il Vino è cultura”, realizzate dal fotografo Filippo Guerra, mentre la grafica è opera dello studio veronese Paffi. L’esposizione trova il suo apice nella ricomposizione, per la prima volta dal loro smembramento, dei due monumenti Mellerio, voluti dal conte Giacomo Mellerio in memoria dello zio Giovanni Battista e della moglie Elisabetta Castelbarco, dopo aver visitato lo studio romano di Canova. Con “Visit Cantina 2022”, le cantine della Strada del Prosecco e Vini dei Colli Conegliano Valdobbiadene nelle Colline Vitate Patrimonio dell’Unesco aprono le porte ai wine lover per raccontare la storia del Conegliano Valdobbiadene Docg e del Cartizze Docg in primis, ma anche di vini meno noti come Bianco e Rosso dei Colli di Conegliano Docg, i ricercati passiti Docg Refrontolo e Torchiato di Fregona e l’autoctono Verdiso Igt: da Villa Sandi a Bisol 1542, da Mionetto a Bortolomiol, da Val D’Oca ad Andreola, da Canevel alla Cantina Colli del Soligo, dalla Cantina Fasol Menin a Conte Collalto, da Mani Sagge ad Adami, da Col Vetoraz a La Tordera, da Nani Rizzi a Drusian, solo per dirne alcune. Il 18 settembre a Villa Mascotto di Ancignano di Sandrigo torna l’appuntamento con “Bacco & Bacalà”, il banco d’assaggio dedicato ai vini da abbinare ai piatti a base di bacalà organizzato dalla Pro Loco di Sandrigo con i Ristoranti e la Confraternita del Bacalà alla Vicentina, con oltre 50 etichette di produttori di Vespaiolo e Durello, che da sempre si accostano bene al piatto tipico vicentino, ma saranno presentati anche abbinamenti audaci con una rinomata selezione di vini macerati (Orange Wine) e di Piwi da varietà resistenti. In occasione dell’edizione veneziana delle “Italian Glass Weeks 2022”, Venissa, il progetto che parte dalla riscoperta del vitigno autoctono e semi-scomparso della laguna, la Dorona, e dal sogno della famiglia Bisol di restituirla al suo terroir nativo, dando vita ad un vino, il Venissa Bianco, che rappresentasse perfettamente l’equilibrio tra questa varietà e l’ambiente unico della Venezia Nativa sull’isola di Mazzorbo, espone per la prima volta iconiche bottiglie tratte dalla collezione “Prove d’Artista” firmate dai maestri veneziani Giovanni Moretti e Gianmaria Potenza dal 16 al 24 settembre negli spazi dell’Osteria Contemporanea, con le bottiglie di Venissa Bianco 2010 e 2011 e Venissa Rosso 2011 firmate da Moretti, e di Venissa Bianco 2013 firmate da Potenza (al termine della mostra, le bottiglie verranno rese disponibili all’acquisto su richiesta). Il bicchiere contemporaneo di alta qualità, come tema progettuale e oggetto del quotidiano, tra forme e dettagli, attenzioni di design, tecniche di realizzazione, diverse tipologie e un materiale di elezione, il vetro, in un tributo ad un “piccolo” oggetto e alle sue tante, possibili e affascinanti declinazioni, è invece il protagonista delle “Forme del bere” alle quali InGalleria/Punta Conterie Art Gallery a Murano dedica una mostra originale a cura di Elisa Testori (fino al 31 dicembre), con progetti di designer internazionali e di produttori italiani, muranesi ed europei che hanno saputo declinare al meglio design e sapienza nella sua realizzazione. A Venezia Mestre fino al 25 settembre è di scena invece la mostra “Gusto! Gli italiani a tavola. 1970-2050”, a cura di Massimo Montanari e Laura Lazzaroni, al “M9 - Museo del ‘900”: un viaggio lungo ottant’anni nella gastronomia italiana, attraverso oggetti, immagini e attività esperienziali, che ha come obiettivo la narrazione della simbiotica relazione tra gli italiani e il cibo, una connessione radicalmente trasformatasi negli ultimi decenni che, nelle intenzioni dei curatori, disegna una traiettoria per indagare passato e presente e immaginare cosa può riservare il futuro. E si avvia al gran finale il calendario 2022 delle “Masi Wine Experience”, il progetto di ospitalità e cultura di Masi che oggi conta ben otto location aperte agli enoturisti in Italia e all’estero, alla Tenuta Canova a Lazise del Garda dove ci sarà la “Festa della Vendemmia” (16 settembre) per vivere in prima persona l’esperienza della raccolta delle uve, condividendo questa antica arte con gli agronomi e gli enologi del Gruppo Tecnico Masi, che celebrano l’anniversario dei 250 anni dalla prima vendemmia della famiglia Boscaini nel “Vaio dei Masi”, nel cuore della Valpolicella Classica. Completeranno l’esperienza la visita del fruttaio per l’appassimento, delle cantine e del Masi Wine Discovery Museum, e una cena degustazione in cui il vino sarà protagonista anche nel piatto. Intanto fino al 21 settembre, prosegue “100 Note in Rosa”, la rassegna ideata e promossa dal Consorzio di Tutela del Chiaretto e dal Bardolino e dal Consorzio del Formaggio Monte Veronese Dop che, per tutta l’estate, coinvolge i wine bar e i ristoranti di Verona, del territorio e del Lago di Garda con concerti live di giovani artisti emergenti, accompagnati dall’“Aperitivo di Verona”, a base di Chiaretto di Bardolino, il vino rosa della sponda orientale del Lago di Garda, leader italiano del settore, accompagnato dal Formaggio Monte Veronese, in un abbinamento tutto all’insegna della territorialità. Una rassegna che quest’anno è anche parte integrante del programma del “Mura Festival di Verona”, dove il Chiaretto di Bardolino è protagonista dell’appuntamento domenicale a San Bernardino con gli “Aperitivi musicali al Tramonto”, accompagnati di volta in volta da diversi musicisti. Verona dove, fino al 2 ottobre, va in scena la “Fiera del Riso”, ospitata a Isola della Scala e giunta all’edizione n 54, con espositori provenienti non solo da tutta la Penisola ma anche dall’estero.
In Emilia Romagna
Dal “Primo grado di giudizio” allo “Gnocco - Giustizia distributiva”, dai “Fritti - Il paese di Cuccagna” al “Vegetariano - Sana costituzione”, dagli “Arrosti - Giustizia alata” ai “Bolliti - Parti in causa”, dal “Pesce - La legge del mare” al “Calice e tagliere - Giudizio di vino”, i “menu filosofici” dedicati a Tullio Gregory tornano protagonisti al “festivalfilosofia 2022”, legando il tema “giustizia” dell’edizione n. 22 alla gastronomia del territorio nei ristoranti e nelle enoteche di Modena, Carpi e Sassuolo (16-18 settembre). Dove, come da tradizione, ad ogni edizione del Festival, ad essere servita è la cucina filosofica ideata dal filosofo gourmet, progetto nato oltre 20 anni fa e che prevede anche la “razionsufficiente”, il cestino per pranzare e cenare a prezzi contenuti. E proseguono le attività del progetto di destinazione turistica “Emilia Wine Experience”, il 17 settembre a Borgo Val di Taro con la Fiera del Fungo dove va in scena la prima tappa di “Funghi and Friends Festival” per celebrare il celebre Fungo di Borgotaro Igp con uno show cooking con degustazione guidata a cura delle 5 Strade Vini e Sapori di Emilia, Strada del Fungo Porcino, Strada Vini e Sapori dei Colli Piacentini, Strada del Po, Strada del Culatello e Strada del Prosciutto di Parma che porteranno in scena “Emilia Wine Experience dal Po all’Appennino” con abbinamenti cibo-vino. Si prosegue poi il 17-18 settembre con la terza tappa del “Valtidone Wine Fest” nel Comune di Alta Val Tidone, a Trevozzo, con “DiTerreDiCibiDiVini e … diOli” dove il marchio “Emilia Wine Experience” sarà protagonista di “Tipicamente Alta Val Tidone. Sorsi, morsi e dialoghi sull’identità dei prodotti locali”, un incontro di gusto a cura della Strada Vini e Sapori dei Colli Piacentini, in collaborazione con “De Smart Kitchen” per la parte gastronomica e la Strada del Fungo Porcino. Gli chef dell’Unione Ristoranti del Buon Ricordo, la più antica associazione italiana tra ristoratori, animeranno invece anche quest’anno gli show cooking diventati ormai un appuntamento irrinunciabile del “Salone del Camper” di Parma, la principale Fiera italiana dedicata al caravanning e al turismo en plein air, fino al 18 settembre, con “Cucinare in Camper”, in cui sveleranno, passo dopo passo, come preparare un buon piatto, nonostante gli spazi ridotti e l’attrezzatura minimale di un camper, invitando ad utilizzare innanzitutto i prodotti locali che i camperisti potranno facilmente recuperare durante il viaggio. Fico Eataly World celebra il mese della vendemmia, con degustazioni e iniziative dedicate alla scoperta delle tradizioni contadine e del mondo del vino, a partire dai bambini, che hanno l’opportunità di scoprire l’antico rito della raccolta e della pigiatura nel vigneto del Parco e con una vera e propria Festa della Vendemmia (24 settembre), quando il Parco si trasformerà in una grande cantina con tante attività, tra cui tour enogastronomici e anche un corso sul vino curato dagli enologi esperti della cantina Fontanafredda. Un’esperienza di viaggio unica, tra enogastronomia, arte, cultura all’insegna del turismo slow a bordo di un treno storico “Centoporte”, che attraversa il cuore dell’Appennino Tosco-Romagnolo alla scoperta delle terre che Dante Alighieri visitò nel suo cammino tra Firenze e Ravenna, un percorso incantevole che coniuga celebri città d’arte e borghi medievali completamente immersi nella natura, ma anche un itinerario nel gusto, alla scoperta delle eccellenze enogastronomiche che vi si possono: ecco il “Treno di Dante”, in partenza tutti i sabati e le domeniche fino al 30 ottobre (escluso il 10 settembre), con una corsa straordinaria il 1 novembre.
In Chianti Classico, a Montalcino e a Bolgheri
Arte contemporanea diffusa nel territorio, concerti di musica classica in cantina, spettacoli di teatro contemporaneo nelle piazze e tante esperienze da vivere tra i filari del Gallo Nero: continua intanto anche la “Chianti Classico Summer”, animata da un cartellone di iniziative pensato dal Consorzio Vino Chianti Classico per arricchire sempre di più l’offerta culturale di uno dei terroir più amati e visitati al mondo. E con “Art message in a Chianti Classico bottle”, 7 grandi bottiglie diffuse nei 7 borghi del Chianti Classico, rese uniche da 7 artisti, le opere partiranno da una “tela” uguale per tutti, pensata per rappresentare la simbiosi unica che esiste tra il vino e il suo territorio: una grande bottiglia di Chianti Classico di circa quattro metri di altezza, che ogni artista renderà unica, da Camilla Falsini a Clet, da Thomas Lange a Numero Cromatico, Francesco Bruni, Eliseo Sonnino e Corn79. La mostra interagisce con le opere già presenti in alcune cantine e con quelle installate dai Comuni di San Casciano in Val di Pesa, Greve in Chianti e Barberino Tavarnelle nel progetto “Chiantissimo”, dando così vita ad un unico grande circuito di arte contemporanea diffuso in tutto il territorio del Gallo Nero. Il tutto di pari passo con i tanti eventi che caratterizzano il territorio come “Vino al Vino” a Panzano (16-18 settembre) con l’Unione Viticoltori di Panzano in Chianti ed i loro vini in degustazione in tempo di vendemmia, e “Montefioralle Divino” a Montefioralle (24-25 settembre). Ma anche con un “gran finale”, il 18 settembre, con la “Granfondo del Gallo Nero” con partenza e arrivo Radda in Chianti per la gara ciclistica ufficiale del Chianti Classico. Il 17 settembre torna anche la tradizionale cena “Aspettando la Granfondo” a Casa Chianti Classico, il luogo di aggregazione e di informazione del Consorzio sul territorio. Il primo calice di Chianti Classico sarà offerto dal Consorzio Vino Chianti Classico. Dal 16 al 18 settembre torna al Giardino Corsini di Firenze “Artigianato e Palazzo”, la mostra promossa dall’Associazione Giardino Corsini, di cui è presidente Sabina Corsini, insieme a Neri Torrigiani ideatore e organizzatore della mostra, che, ogni anno, porta all’attenzione un’originale nuova selezione di oltre 90 testimoni della più alta tradizione artigiana, con un focus particolare alle generazioni emergenti, selezionate tra Italia ed Europa. Tra gli eventi nell’evento, a cura di Annamaria Tossani, torna “Ricette di Famiglia” dedicato a “Il crimine è servito” con protagonisti alcuni dei più importanti scrittori italiani di gialli e non solo: Patrizia Debicke Van Der Noot, Lucio Nocentini, Marco Vichi e Enzo Fileno Carabba. Ma si possono anche assaggiare i piatti realizzati dagli chef-docenti della Scuola di Arte Culinaria Cordon Bleu di Firenze sulla cucina allestita da Casta e serviti al pubblico sui piatti in porcellana decorata a mano di Fornasetti, dell’iconica serie “Tema e Variazioni”, ma anche visitare la mostra di Artex dedicata alle eccellenze della Toscana e l’allestimento video di Toscana Promozione nella “Boschereccia” di Palazzo Corsini, viaggiare con la fantasia tra gli espositori provenienti dalla Regione del Centro Valle della Loira, ammirare sotto la Loggia le installazioni del laboratorio di falegnameria della Comunità di San Patrignano nell’inedito allestimento curato da Cosimo Bonciani, e imparare nei laboratori gratuiti all’aperto tante tecniche artigianali per grandi e piccini, in un percorso espositivo che si snoda tra le Limonaie e il Palazzo Corsini. Sempre a Firenze il 19 settembre l’Harry’s Bar the Garden, del Sina Villa Medici di Firenze, ospita la quinta tappa di “Sina Chefs’ Cup Contest”, sfida tra chef stellati e celebri, quest’anno dedicata al tema del viaggio, con protagonista della cena di quattro portate con showcooking la coppia di chef Senio Venturi, del ristorante L’Asinello a Castelnuovo Berardenga, e Riccardo Agostini, del Ristorante Il Piastrino a Pennabilli, con, a fare gli onori di casa, lo chef resident Mirko Cesari. Promossi da “L’Oro di Montalcino” e Opera Laboratori, proseguono anche gli appuntamenti di “InChiostro” al “Tempio del Brunello” a Montalcino, il 18 settembre con “Sorsi di mare”, abbinamenti insoliti tra il Rosso di Montalcino e il pesce all’Enoteca Bistrot. E tra i vigneti di Brunello, la griffe Castiglion del Bosco apre le porte a chi voglia vivere un’esperienza unica, in occasione della vendemmia, con l’“Harvest Experience” (fino al 20 settembre), che offre agli ospiti l’opportunità di unirsi al team di vignaioli di Castiglion del Bosco per raccogliere i grappoli del nobile Sangiovese, visitare la cantina e partecipare ad una degustazione guidata dei suoi migliori vini accompagnata dai prodotti del territorio. Da Montalcino parte anche da oggi al Ristorante il Giardino, “Tra Borghi e Cantine”, il progetto pensato da Confcommercio Siena con Camera di Commercio Arezzo Siena e Vetrina Toscana che ha il patrocinio dei Consorzi del Vino e la collaborazione di Ais e Fisar, con i piatti dei ristoranti del territorio di Siena che sposano i migliori vini Doc e Docg, dal Brunello di Montalcino al Nobile di Montepulciano, dalla Vernaccia di San Gimignano all’Orcia Doc di cantine come Cava d’Onice, Carpineto, Donatella Cinelli Colombini, Tenuta Tre Rose e La Magia (fino al 27 ottobre). Giovane inviata di guerra in prima linea sul fronte ucraino per “Tagadà La7”, va a Elena Testi il “Premio Internazionale Casato Prime Donne 2022” promosso dal Casato Prime Donne e che dopo due anni di stop Covid torna il 17 settembre a Montalcino. Dove saranno premiati anche i giornalisti che hanno contribuito alla divulgazione del territorio del Brunello, Chiara Beghelli per il podcast de “Il Sole 24 Ore” e Aldo Fiordelli per numerosi pezzi pubblicati nel “Corriere Fiorentino”. Un omaggio all’arte contemporanea italiana degli anni Ottanta e Novanta, con le opere di maestri della pop-art, e amici, come Mario Schifano “l’artista maledetto”, Tano Festa, che si affaccia anche al Surrealismo, e Mario Mambor, il più eclettico, dell’astrattismo tutto al femminile di Carla Accardi, e dell’arte geometrico-percettiva di Dadamaini, è invece “Pittura Fresca”, la mostra di opere, da collezione privata, con la quale fino al 17 settembre Michele Satta, la cantina di uno dei “padri fondatori” di Bolgheri, “smaterializza” nuovamente i suoi spazi fisici creando un luogo di incontro dell’arte di chi fa il vino e di chi interpreta il mondo. Dal pranzo nell’antico maniero del Castello di Gargonza con i prodotti del territorio, al tour alla scoperta di Castiglioncello, simbolo di un’epoca fatta di cinema e “Dolce vita”, dalla scoperta delle antiche spezierie di Siena, alla passeggiata enogastronomica nei chiostri delle chiese di Prato, dalla street art allo street food per le strade di Livorno, dalla scoperta del “foliage” nel parco delle Foreste Casentinesi, a quella del Liberty a Montecatini, sono solo alcune delle tappe di un viaggio che porta alla scoperta della Toscana enogastronomica con il ricco calendario di oltre 150 eventi territoriali di “Vetrina Toscana” (fino a marzo 2023).
Da Orvieto a Montefalco
Aspettando di celebrare nel 2023 i 500 anni della morte del grande pittore Luca Signorelli, avvenuta nel 1523, lo stesso anno di un altro maestro umbro, il Perugino, e che ha lasciato in eredità a Orvieto alcune delle sue opere maggiori, che l’hanno resa nota in tutto il mondo, a partire dagli affreschi con il “Giudizio Universale” nella Cappella di San Brizio in Duomo, il suo capolavoro assoluto, Fondazione Cotarella e Consorzio Orvieto Way of Life presentano “Orvieto città del gusto, dell’arte e del lavoro”. Dal 24 settembre al 2 ottobre, l’evento è un omaggio al Rinascimento umbro nei palazzi e musei di Orvieto che aprono le porte a masterclass e tavole rotonde sui prodotti-simboli, dal vino all’olio, con il Consorzio Tutela Vini di Orvieto (con il convegno “L’Orvieto allo specchio” con Denis Pantini di Nomisma, Riccardo Coarella, presidente Comitato Scientifico Orvieto diVino, Alessandro Rossi di Partesa, Marco Magnocavallo di Tannico, Valentina Bertini, responsabile vini gruppo Langosteria, Matteo Zappile, restaurant manager Il Pagliaccio di Roma, Carlo Maggi dell’Enoteca La Loggia, e Anais Cancino “The Wine Teller”, il 26 settembre al Palazzo del Capitano del Popolo) e l’Unaprol; ad “Orvieto con le stelle” con le cene con i grandi chef stellati Ernesto Iaccarino del ristorante Don Alfonso 1890, Chicco e Roberto Cerea del Da Vittorio e con il maestro pizzaiolo Ciro Olivo di Concettina ai tre Santi; ed a workshop dedicati al rapporto cibo-salute ed alla formazione dei giovani, ma anche degustazioni dei Presìdi Slow Food e presentazioni di volumi. Il 2 ottobre la Fondazione Cotarella in collaborazione con Animenta e Palazzo Francisci parleranno di disturbi del comportamento alimentare, nell’incontro al Palazzo del Capitano (con Laura Dalla Ragione, psichiatra e psicoterapeuta, che ha fondato e dirige la Rete per i Disturbi del Comportamento Alimentare della Usl 1 dell’Umbria, Aurora Caporossi, founder & presidente Animenta, e Anna Ogliari, professore Associato di Psicologia Clinica, responsabile del Servizio di Psicopatologia dello Sviluppo presso il Centro Disturbi del Comportamento Alimentare di Ospedale San Raffaele Turro, moderate da Paolo Vizzari), con il laboratorio di lettura al “Giardino dei lettori” della Biblioteca Luigi Fumia cura di Valentina Dallari, autrice dei libri “Non mi sono mai piaciuta” e “Uroboro”, e una “Passeggiata con gusto” per le vie di Orvieto con postazioni di degustazione nei monumenti più belli della città, colorata di lilla per sensibilizzare sul tema; passeggiata che ci sarà anche il 2 ottobre insieme al Mercato di Campagna Amica.
“Enologica Montefalco - Abbinamenti” torna invece dal 16 al 18 settembre a Montefalco con degustazioni, laboratori, iniziative in cantina ed esperienze al calar del sole, ovvero il vino in abbinamento al cibo, all’arte e alla musica, organizzati da Consorzio Tutela Vini Montefalco e La Strada del Sagrantino, con il patrocinio del Comune di Montefalco. Protagonista il banco d’assaggio dei produttori, con degustazione dei vini delle Denominazioni Montefalco Doc, Spoleto Doc e Montefalco Sagrantino Docg e gli altri vini prodotti all’interno dei Comuni delle Do tutelate dal Consorzio, con le cantine Adanti, Agricola Mevante, Antonelli San Marco, Arnaldo Caprai, Benedetti & Grigi, Briziarelli, Colle Ciocco, Colle del Saraceno, De Conti, Dionigi, Fattoria Colleallodole, La Veneranda, Le Cimate, Le Thadee, Napolini, Ninni, Perticaia, Scacciadiavoli, Tenuta Alzatura, Tenuta Bellafonte, Tenuta Colfalco, Tenuta Rocca di Fabbri, Tenute Baldo, Tenute Lunelli - Tenuta Castelbuono, Terre de la Custodia, Terre de’ Trinci, Terre dei Nappi, Terre di San Felice e Valdangius. Il 23 settembre la famiglia Lunelli e il team di Tenute Lunelli svelano anche la nuova etichetta “Carapace Lunga Attesa”, a Bevagna al Carapace, la cantina-scultura realizzata dal maestro Arnaldo Pomodoro, raccontando lo straordinario potenziale di questo vino nel contesto unico in cui nasce (evento riservato, su invito).
Da Napoli e Ischia, l’Isola Verde, a Taranto, la “città dei due mari”
Il Complesso monumentale di San Domenico Maggiore a Napoli ospita il “Mediterranean WineArtFest”, Festival delle eccellenze e degli scambi economici culturali per un Mediterraneo di Pace, tra agroalimentare, agritech, enogastronomia, turismo esperienziale, stili di vita, innovazione ed economia circolare, con appuntamenti come la presentazione del libro “Creative Restaurant Branding” di Nicoletta Polliotto ed Ilaria Legato, il 16 settembre con l’autrice e brand strategist Polliotto, che il 17 settembre interverrà anche ad un panel dedicato ai Musei del Gusto. Dal 20 settembre al 2 ottobre a Ischia è invece di nuovo tempo di “Andar per Cantine”, l’appuntamento clou dell’autunno ischitano organizzato e promosso dalla Pro Loco Panza, con un programma di iniziative sempre più ricco e intrigante per far conoscere l’Isola Verde, dove la cultura del vino è di casa da 3.000 anni.
Dal 19 al 24 settembre Taranto, la “città dei due mari”, con l’evento dedicato alla formazione professionale nel mondo della ristorazione “Ego Festival” accoglie invece 12 chef internazionali per condividere riflessioni e nuovi progetti guardando al futuro della cucina mondiale e per dare vita al progetto “Dinner Incredible” per definire la cucina pugliese e tracciare una mappa del gusto che supera i confini nazionali. Gli chef racconteranno la Puglia gastronomica e le aziende, si aggireranno dai trulli alle Gravine, dai vigneti agli uliveti per reperire gli ingredienti principali e dar vita a piatti speciali. Il viaggio e il loro racconto diventerà poi una serie tv distribuita su Food Network per l’Italia.
Dalla Sicilia alla Sardegna
Da domani al 25 settembre torna a San Vito Lo Capo l’edizione n. 25 del “Cous Cous Fest”, il Festival internazionale dell’integrazione culturale, con il Campionato del mondo di cous cous, il “Bia Cous cous World Championship” con le gare tra chef in arrivo da Argentina, Brasile, Costa d’Avorio, Francia, Italia, Marocco, Palestina e Tunisia. Ma sul palco del Festival arrivano anche i grandi interpreti della cucina italiana che presentano le loro creazioni, naturalmente a base di cous cous: Filippo La Mantia, Peppe Giuffrè, Andy Luotto, Andrea Lo Cicero, Antonella Ricci e Giorgione. Sul palco dei cooking con una cucina dedicata al territorio e alla tradizione siciliana, protagonisti sono invece gli chef Salvatore Lipari, Edoardo Musacchia, Katia Abrignani, Peppe Giuffrè e Giorgione con la partecipazione speciale di Giusi Battaglia (protagonista della trasmissione “Giusina in cucina”), Peppe Alongi e Antonio Vultaggio, la Federazione cuochi regionale, Andrea Lo Cicero, il “Barone” del Gambero Rosso, Francesco Tosco e Gaetano Quattropani. Ma ci sono anche degustazioni, incontri e concerti gratuiti sulla spiaggia all’insegna dello slogan “Love Never Stops” riunendo, come da tradizione, Paesi e culture diverse per promuovere la pace, lo scambio e la multiculturalità. I grandi ospiti? Dargen D’amico, Eugenio Bennato, Antonella Ruggiero e i Musicanti, Med Free Orkestra, Ermal Meta, Piero Pelù, Lello Analfino, Orchestra Notte della Taranta, Shantel, Agricantus, Brama, Eman e Cordio. Novità dell’edizione di quest’anno saranno i Talk and Music, incontri e interviste che vedranno protagonisti Ermal Meta e Piero Pelù in un dialogo alla loro scoperta e riscoperta oltre la musica. A condurre tutti gli appuntamenti ci saranno Tinto e Roberta Morise, al momento impegnati su Rai1 per la trasmissione “Camper”, Federico Quaranta, conduttore Rai e voce della trasmissione radiofonica Decanter, la giornalista del Tg2 Rai Marzia Roncacci, Andy Luotto e Valentina Caruso, giornalista di Sky Sport. La Cantina Planeta di Buonivini, tra le colline della Val di Noto, fino al 10 ottobre ospita invece la mostra “Àlma Venùs”, con esplorazioni sonore di musicisti di spessore internazionale che si intersecheranno in modo organico con l’esposizione di arte contemporanea, curata da Mara Sartore e Ignazio Mortellaro, e vero e proprio “Inno a Venere”, la cui presenza è il fil rouge che connette le opere di Luca Cutrufelli, Ignazio Mortellaro, Giovanni Ozzola, Matilde Sambo, Lucia Veronesi e Lorenzo Vitturi. Ospitare ogni anno un artista e le sue opere tra i vigneti della Tenuta alle pendici dell’Etna, per creare un museo a cielo aperto, una fonte di suggestione per i visitatori della cantina, per coloro che ci lavorano e per chiunque desideri scoprire il territorio etneo, è l’obbiettivo invece di “Cottanera Visioni 2022”, la rassegna culturale di Cottanera, che fa incontrare il mondo del vino con quello dell’arte. Con la griffe siciliana che ha lanciato l’edizione n. 2 in collaborazione con la Galleria Ncontemporary (Milano, Londra), con l’inaugurazione di “Embrasement” (fino al 15 ottobre), mostra personale di Ruben Brulat, che si snoda negli spazi della cantina dove le opere dell’artista francese dialogano con installazioni site-specific create nella residenza d’artista e nella performance sul vulcano, tra cui un’opera che unisce suggestioni sonore ed elementi della natura, incisi con alcune delle parole raccolte intervistando le persone della cantina della famiglia Cambria per indagare il rapporto con il vulcano. Il “Radicepura Garden Festival”, il primo evento internazionale dedicato al garden design e all’architettura del paesaggio del Mediterraneo che, a Radicepura, il Parco botanico di Giarre, tra l’Etna e il Mar Ionio, vede coinvolti giovani designer, istituzioni, imprese, grandi protagonisti del paesaggismo, dell’arte e dell’architettura, organizzato dalla Fondazione Radicepura in collaborazione con Piante Faro, ha annunciato la “Call for Ideas 2023” invitando studenti, architetti del paesaggio, agronomi, garden designer, botanici, vivaisti, urbanisti, ingegneri, artisti, studenti, curatori e tutti coloro che abbiano le competenze per progettare e realizzare un giardino celebrazione della biodiversità, del paesaggio naturale e del paesaggio antropico mediterraneo e partecipare all’edizione n. 4 della Biennale che avrà per tema “Il giardino delle piante”, da un’idea del direttore artistico Antonio Perazzi, con il contributo del maestro, architetto paesaggista, Paolo Pejrone (fino al 14 novembre). “Di fronte agli antichi e maestosi Templi Greci, sotto un estivo sole calante, d’improvviso appaiono strane figure, impalpabili come ombre bianche, reali come statue di marmo: sono i personaggi del Mito”: inizia così “Le Stoai-Il Simposio degli Dei”, originale spettacolo enogastronomico che fa rivivere il convito greco nell’eccezionale sfondo della Valle dei Templi di Agrigento (fino al 28 ottobre), in una cena-evento con i piatti dell’antica Grecia che sono giunti fino a noi, attualizzandosi nella grande tradizione gastronomica di Sicilia. Ma torna anche l’edizione n. 16 di “SalinaDocFest”, il Festival del documentario narrativo, fondato e diretto da Giovanna Taviani, da oggi al 18 settembre sull’isola più verde delle Eolie con il tema “Diaspore, Incontri e Metamorfosi” dedicato al viaggio, con il Concorso cinematografico nazionale che quest’anno vuole invece indagare le tematiche della tutela ambientale, e due nuove sezioni speciali, una dedicata all’ambiente con l’obiettivo di indagare il rapporto tra energie isole e vulcani, realizzata in partnership con Green Salina Energy Days, e l’altra a “Speciale Tradizione e Innovazione nella cucina eoliana/1° Salina”, progetto speciale realizzato con il contributo dell’Assessorato delle Attività Produttive della Regione Siciliana che punta alla valorizzazione delle eccellenze agroalimentari eoliane attraverso produzioni cinematografiche, spettacoli musicali e incontri. Il cappero, la malvasia, le granite, il vino di produttori “eroici” come Carlo Hauner, Barbanacoli e la Tenuta Capofaro di Tasca D’Almerita, l’olio, le conserve salate e le conserve dolci sono protagoniste insieme ai loro produttori e ai territori del documentario “Donpasta alle Eolie//Primo capitolo: Salina”, da un’idea di Giovanna Taviani e Donpasta, e di un suggestivo spettacolo, uno degli appuntamenti più attesi, a Malfa il 17 settembre. Ospiti del Festival, personaggi del calibro di Ricky Tognazzi, Giuseppe Fiorello, Giuseppe Tornatore e Leonardo Di Costanzo, accompagnati dalla degustazione di vini dell’isola, le cui cantine aprono le porte per visite guidate nei giorni del Festival. Il “Concours Mondial de Bruxelles” approda invece a Marsala, dal 20 al 23 settembre, dedicando per la prima volta una sessione ufficiale ai “Vini dolci, liquorosi e fortificati” nel fitto programma di degustazioni, masterclass, visite sul territorio e incontri che vedrà coinvolti oltre 50 giurati provenienti da 20 Paesi e 525 vini provenienti da tutto il mondo.
Dalla Sicilia alla Sardegna, infine, gioiello pluripremiato di casa Argiolas e dell’enologia della Sardegna e italiana, realizzato grazie all’autorevole contributo del celebre enologo Giacomo Tachis, completato dal suo “erede” Mariano Murru, oggi direttore tecnico Argiolas, il Turriga celebra 30 Vendemmie. Un anniversario che la griffe di Serdiana, oggi guidata da Valentina, Francesca e Antonio, la terza generazione, festeggia coinvolgendo lo studio creativo Pretziada, basato in Sardegna, in “Dialogo Adagio”, una mostra che rappresenta un omaggio artistico al processo artigianale di creazione di Turriga interpretato da opere inedite, che esprimono l’eccellenza artigianale dell’isola in diverse discipline che omaggiano la coltura e la cultura della vite, dalle ceramiche di Maria Paola Piras agli utensili di Karmine Piras, dagli arazzi di Mariantonia Urru alla cianotipia & incisione di Martina Silli, da un video diretto da Roberto Ortu, direttore della fotografia Francesco Piras ad un’installazione realizzata con la terra cruda da Matteo Brioni (Serdiana, fino al 30 settembre). Una collaborazione dalla quale nasce un cofanetto in edizione speciale di 1.000 esemplari che include una Magnum di Turriga 2018, accompagnata dal catalogo delle opere raccontate dai curatori.
Infine, un appuntamento in tutta Italia: con la ripresa della scuola e delle lezioni, per bambini e ragazzi torna quel break che genera felicità e dà la giusta carica per poter svolgere ogni singola attività, ovvero la merenda di cui il 17 settembre si festeggia la Giornata Nazionale.
Focus - A WineNews, 10 motivi e più secondo Slow Food per partecipare “Terra Madre Salone del Gusto”, il più grande evento dedicato al cibo
Oltre 3.000 contadini e allevatori, popoli indigeni e cuochi, migranti e giovani attivisti da 150 Paesi del mondo, in rappresentanza di genti e popoli di tutti e cinque i Continenti, dall’America (il più rappresentato con Stati Uniti, Canada, Messico, Cuba, Trinidad e Tobago, dal Brasile a Argentina, Bolivia, Cile, Colombia, Ecuador, Guatemala, Perù, Uruguay e Venezuela) all’Africa (con l’Uganda, il Paese del presidente Slow Food Edward Mukiibi, il più presente, Kenya, Tanzania, Somalia, Etiopia e Ruanda, Angola, Madagascar, Malawi, Mozambico, Lesotho, Sudafrica e Zambia), dall’Europa (dalla vicina Francia alla lontana Islanda, passando per Belgio, Germania, Svizzera e Paesi Bassi, Regno Unito, Norvegia, Danimarca, Svezia e Finlandia, Montenegro, Albania, Bosnia Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Grecia, Kosovo, Macedonia del Nord, Romania, Serbia e Turchia, ma anche con l’Ucraina), all’Asia e Oceania (con Giappone, Corea del Sud e Taiwan, India, Sri Lanka, Pakistan, Iran, Bangladesh e Arabia Saudita, accanto all’Australia ma anche all’Afghanistan), sono pronti ad incontrarsi, ancora una volta, in Italia: saranno “cuore e anima” di “Terra Madre Salone del Gusto 2022” che torna a Torino (22-26 settembre), promosso da Slow Food con Regione Piemonte e Città di Torino, con un ricchissimo programma per l’edizione n. 14 intorno al claim “#RegenerAction”, cambiando formula e presentandosi alla città nella nuova veste all’aperto al Parco Dora con ingresso gratuito. E WineNews, con la guida della Chiocciola, ha selezionato “10 motivi e più” per partecipare al più importante evento internazionale dedicato al cibo buono, pulito e giusto, con ospiti filosofi ed economisti, attivisti, artisti e ricercatori come Elena Granata, Rupa Marya, Michael Moss, Raj Patel, Willie Peyote, Telmo Pievani, Selma Dealdina e Carolyn Steel.
Ad animare le architetture ex industriali di Parco Dora a Torino con le sue forme, i colori e profumi, le sue voci sono il “Mercato di Terra Madre” con oltre 700 produttori italiani e internazionali, insieme al ricco programma di eventi e spazi espositivi che mettono in luce come il cibo possa essere una preziosa occasione di rigenerazione. Questo, infatti, il tema di “Terra Madre Salone del Gusto”: una rigenerazione che parte dal cibo affinché questo diventi motore della transizione ecologica necessaria al rinnovamento del pensiero e della società, passando attraverso il rinnovamento delle pratiche agricole, dei sistemi di produzione e distribuzione, delle diete e delle abitudini di consumo, nelle città come nei piccoli borghi.
Ma “Terra Madre Salone del Gusto” è anche incontri e Conferenze, Forum, Food Talks con personaggi internazionali che, attraverso le loro esperienze e i loro racconti, si confrontano sul tema della rigenerazione da diversi punti di vista. Tra questi Elena Granata, professoressa associata di Urbanistica al Politecnico di Milano, autrice del volume “Biodivercity, città aperte, creative e sostenibili che cambiano il mondo” (Slow Food Editore), e Carolyn Steel, architetta e autrice del libro “Sitopia: come il cibo può salvare il mondo”. Insieme si confrontano sulla rigenerazione del sistema alimentare nelle città e sulle modalità di rinascita ambientale e sociale dei centri urbani. Medico dell’Università della California e sostenitrice della deep medicine, Rupa Marya sostiene che la cosiddetta medicina profonda della decolonizzazione può risanare ciò che è stato diviso, ristabilendo le nostre relazioni con la Terra e gli altri esseri umani. Tra gli ospiti anche Michael Moss, reporter del “The New York Times” e vincitore del Premio Pulitzer nel 2010, e Raj Patel, economista e studioso di politiche alimentari, che in passato ha lavorato per la Banca mondiale e per il Wto prima di impegnarsi in campagne internazionali contro queste stesse organizzazioni. E, ancora, l’urbanista Larissa Mies Bombardi e Telmo Pievani, filosofo ed evoluzionista, che ricopre la prima cattedra italiana di Filosofia delle scienze biologiche nel Dipartimento di Biologia dell’Università di Padova, Selma Dealdina, membro del cda di Amnesty International e promotrice del libro “Mulheres quilombolas: Territórios de existências negras femininas”, e Willie Peyote, rapper e cantautore italiano. Tra gli altri, ci saranno anche Marco Aime, antropologo e scrittore, docente di Antropologia culturale all’Università di Genova, Leonardo Becchetti, docente di Economia politica all’Università di Roma Tor Vergata e direttore scientifico della rete Next Nuova Economia Per Tutti, lo storico e saggista Piero Bevilacqua, Corinna Hawkes, direttrice del Centro per le politiche alimentari della City University di Londra, il giornalista e scrittore Stefano Liberti, Otobong Nkanga, una delle più importanti artiste contemporanee internazionali, e Carolyn Christov-Bakargiev, la direttrice del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Francesco Profumo, presidente della Fondazione Compagnia di San Paolo, Cecilia Strada, e Vito Teti, antropologo e autore de “La restanza”, accanto a Giuseppe Lavazza, vicepresidente di Lavazza Group, Maria Grazia Mammuccini, presidente di Federbio, e Ettore Prandini, presidente della Coldiretti Fabio Brescacin, presidente di NaturaSì. E, ancora Carlo Nesler, uno dei massimi esperti italiani di fermentazioni alimentari alternative, l’attivista contadina Dali Nolasco Cruz, Leidy Casimiro Rodriguez, consulente del Governo cubano per la futura legge sull’agroecologia, Melissa Le Court de Billot, che in Sudafrica combatte la diffusione delle colture Ogm lavorando con le comunità locali per recuperare i semi tradizionali, Stephano Msuya, attivista impegnato nella creazione di orti scolastici in Tanzania, lo chef ucraino Yurii Kovryzhenko, ambasciatore dell’Ucraina colpita dalla guerra con la Russia, e Abdullah Faiz, docente di Agraria e rettore dell’Università di Herat in Afghanistan fino all’agosto 2021 quando, per via delle minacce ricevute, è stato costretto a fuggire dal suo Paese in cui i talebani sono tornati al potere. E poi gli chef stellati Cristina Bowerman e Ugo Alciati e la cuoca svizzera Meret Bissegger, esperta di cucina naturale, Simone Finetti, ex concorrente di “MasterChef Italia”, la cuoca selvatica Eleonora Matarrese anima del Pikniq, Shinobu Namae, chef de L’effervescence, ristorante 3 stelle Michelin di Tokyo, attivista di Slow Food e membro di Relais et Châteaux, e Altin Prenga, cuoco dell’Alleanza Slow Food in Albania.
Il nostro viaggio, a “Terra Madre Salone del Gusto”, parte dal Nord Italia, in particolare dal Piemonte e dal Trentino Alto-Adige, in compagnia di Eleonora Matarrese e Oskar Messner, entrambi parte dell’“Alleanza Slow Food dei Cuochi”, che ci conducono alla scoperta del foraging attraverso l’utilizzo in cucina di erbe, bacche, radici e piante spontanee. Imperdibili poi il “Laboratorio del Gusto” dedicato ai balsamici, degustati in purezza e in abbinamento ad altrettante proposte gastronomiche, e quello sui formaggi stagionati per scoprire tutti i segreti della maturazione di questi prodotti. Spazio anche al più tradizionale pane e prosciutto: la celebre merenda, in questa occasione, incontra il Franciacorta e alcuni salumi tipici italiani, come il crudo di suino nero dei Nebrodi o il culatello Oro di Zibello. Se amate il caffè, allora dovete assolutamente partecipare ai laboratori organizzati in collaborazione con Lavazza per scoprirne non solo la storia e la preparazione nel resto del mondo, ma anche il suo utilizzo in cucina in preparazioni sia dolci sia salate. Barbie, l’iconica bambola americana, è la protagonista dell’“Appuntamento a Tavola” promosso da Pastificio Di Martino per promuovere i diritti fondamentali al cibo e al gioco: in questa occasione la chef stellata Cristina Bowerman guida una brigata di cuoche italiane che interpretano in diversi piatti la pasta Di Martino.
Ma “Terra Madre Salone del Gusto” è anche vino: da non dimenticare, ad esempio, l’appuntamento con i vini di frontiera, come il Collio friulano e la Brda slovena. Da aggiungere in agenda anche il “Parco Dora Street Art Tour”, un percorso immersivo nel mondo dell’arte muraria inserita in un contesto post industriale. Cosa succede quando Albania e Marche si incontrano? Ce lo raccontano Altin Prenga, chef albanese con un passato lavorativo in Italia, e Daniele Maurizi Citeroni, che interpreta in chiave moderna i valori della cucina di terra marchigiana, nel corso dell’“Appuntamento a Tavola” di cui sono protagonisti. E poi ancora gli appuntamenti con i personal shopper dell’Università di Scienze Gastronomiche, le mostre, il mercato dei produttori, i piatti italiani e internazionali della “Cucina di Terra Madre” .
Al centro i temi su cui da oltre trent’anni Slow Food si batte per garantire un cibo buono, pulito e giusto per tutti. A “Terra Madre Salone del Gusto” si parla, infatti, di biodiversità in tutte le sue forme attraverso un grande spazio espositivo che mette al centro diverse filiere e alcune delle reti tematiche. Tra queste anche Slow Beans, di cui fanno parte produttori, cuochi e attivisti sensibili al tema dei legumi, e Slow Grains, che raccoglie produttori e trasformatori in tutto il mondo che recuperano le varietà locali coltivandole. Altri due pilastri dell’associazione della Chiocciola sono l’educazione con appuntamenti pensati per bambini, ragazzi e famiglie, e l’attivismo, a cui è dedicato uno spazio per raccontare le campagne Slow Food al momento attive. Spazio anche ai migranti, a cui Slow Food ha dedicato un network internazionale, e ai Presìdi, rappresentati a Terra Madre da tutti quei produttori, trasformatori, coltivatori, allevatori che si impegnano ogni giorno per salvare dall’estinzione razze autoctone, varietà di ortaggi e di frutta, pani, formaggi, salumi, dolci tradizionali. Dall’Italia e dal mondo saranno più di 100, con il debutto di 13 nuovi Presìdi italiani, dalla Mosciarella delle casette di Capranica Prenestina del Lazio alla pasta reale di Tortorici della Sicilia.
Il tutto accanto agli appuntamenti promossi anche dallo Slow Food Youth Network e dall’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo.
Due, infine, le novità principali di questa edizione: la “Slow Wine Coalition” e la “Coffee Coalition”. La prima è una rete mondiale che riunisce tutti i protagonisti della filiera per mettere in atto una rivoluzione del vino all’insegna di sostenibilità ambientale, tutela del paesaggio e crescita sociale e culturale delle campagne, mentre la seconda unisce tutti i partecipanti coinvolti nella filiera del caffè, dai coltivatori ai consumatori. Da non dimenticare poi il progetto Slow Food Travel che propone un nuovo modello di viaggio, fatto di incontri e scambi con agricoltori, casari, pastori, norcini, fornai, viticoltori, cuochi, offrendo ai territori la possibilità di sviluppare le proprie potenzialità come destinazione gastronomica di qualità. E, allora, anche noi, siamo pronti a mettersi in viaggio per Torino. Ma anche i nuovi laboratori delle Food RegenerActions pensati soprattutto per i giovani, con tante piccole proposte di azione da intraprendere a “Terra Madre” per imparare a cucinare ricette dall’Italia e dal mondo, vedere come si sta muovendo l’educazione alimentare in molte scuole del pianeta e toccare la terra con mano nell’orto, dove i delegati Slow Food danno tanti consigli di orticoltura, dalla rigenerazione del suolo alla gestione del post-raccolto, dalla moltiplicazione delle piantine allo sviluppo di input biologici.
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