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POLITICA

Camera e Senato danno il via libera alla legge di Bilancio 2023: le misure per l’agricoltura

Dal credito d’imposta per l’acquisto del carburante al “Fondo per la Sovranità Alimentare”, alla reintroduzione dei voucher
AGRICOLTURA, LEGGE DI BILANCIO 2023, PARLAMENTO, Non Solo Vino
La legge di Bilancio 2023

Dopo giornate interminabili, alla Camera e al Senato, a due giorni dalla fine dell’anno e dal rischio concreto dell’esercizio provvisorio, è arrivato il via libera definitivo, da entrambi i rami del Parlamento, alla Legge di Bilancio 2023. Sul fronte delle misure che riguardano il comparto agricolo, negli ultimi giorni, non è cambiato sostanzialmente nulla. Per prima cosa, viene riconosciuto un credito d’imposta a favore delle imprese agricole, della pesca e agromeccanica pari al 20% della spesa sostenuta per l’acquisto del carburante per la trazione dei mezzi effettuato nel primo trimestre del 2023, agevolazione estesa, per le sole imprese agricole e della pesca, anche all’acquisto di gasolio e benzina per il riscaldamento di serre e fabbricati per l’allevamento degli animali. Prolungata anche al 2023 l’esenzione ai fini Irpef dei redditi dominicali e agrari relativi ai terreni dichiarati da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola.

Prevista anche la rideterminazione dei valori dei terreni agricoli, e agevolazioni specifiche riguardano anche la vendita di terreni agricoli in montagna. Vengono inoltre introdotti o prorogati gli esoneri contributivi per le assunzione effettuate nel 2023 di determinati soggetti e quelli riconosciuti ai coltivatori diretti e agli imprenditori agricoli professionali di età inferiore a 40 anni per la promozione dell’imprenditoria in agricoltura, e viene prorogato al 31 dicembre 2023 il termine per effettuare le nuove iscrizioni nella previdenza agricola per fruire della decontribuzione. Altri stanziamenti vengono destinati al settore della pesca, attraverso il rifinanziamento del Fondo sociale per l’occupazione, per il riconoscimento, anche nel 2023, dell’indennità per il fermo pesca obbligatorio e non obbligatorio. Vengono rifinanziati i contratti di sviluppo per 160 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2023 al 2027 e 240 milioni per ciascuno degli anni dal 2028 al 2037, le cui risorse sono destinate anche ai programmi riguardanti la trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli e ai programmi di sviluppo per la tutela ambientale.

80 milioni di euro per il 2023 andranno ad Ismea per favorire la capitalizzazione delle imprese agricole, e sono stati stanziati anche 20 milioni di euro per l’anno 2023 in favore dello sviluppo in agricoltura dell’imprenditorialità a prevalente o totale partecipazione giovanile o femminile e del ricambio generazionale. Viene quindi istituito, nello stato di previsione del Ministero dell’Agricoltura, il “Fondo per la sovranità alimentare”, con una dotazione di 25 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023, 2024, 2025 e 2026, per sostenere il rafforzamento del sistema agricolo e agroalimentare nazionale mediante interventi per tutelare e valorizzare il cibo italiano di qualità, ridurre i costi di produzione, sostenere le filiere agricole, gestire le crisi di mercato garantendo la sicurezza delle scorte e degli approvvigionamenti alimentari.

Sempre nell’ambito del Ministero dell’Agricoltura, vengono anche istituiti il Fondo per il contenimento “mal secco agrumi”, con una dotazione finanziaria pari a 3 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023-2025, il Fondo per il ristoro delle aziende della filiera bufalina danneggiate a seguito della diffusione della brucellosi e della tubercolosi sul territorio nazionale, e il Fondo per l’innovazione in agricoltura, con una dotazione di 75 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023, 2024 e 2025. Istituiti anche il Fondo per l’acquisto di beni alimentari di prima necessità, con una dotazione di 500 milioni di euro per l’anno 2023, destinato a sostenere l’acquisito di beni alimentari di prima necessità dei soggetti con un Isee non superiore a 15.000 euro, il Fondo per il sostegno alle imprese agricole colpite da flavescenza dorata della vite, con una dotazione finanziaria pari a 1,5 milioni di euro per il 2023 e 2 milioni di euro a decorrere dal 2024, il Fondo per la raccolta di legname depositato nell’alveo dei fiumi con una dotazione pari a 500.000 euro a decorrere dal 2023 e il Fondo mutualistico catastrofale con una dotazione di 9,5 milioni per il 2023.

Previste, inoltre, misure per il controllo e il contenimento della fauna selvatica con una modifica della disciplina vigente prevista dalla legge 11 febbraio 1992, n. 157: viene previsto un piano di controllo della fauna selvatica anche nelle zone vietate alla caccia, nelle aree protette urbane e nei giorni di silenzio venatorio (il cosiddetto “emendamento cinghiali”). Viene, quindi, istituito il Fondo per il contrasto al consumo del suolo, con uno stanziamento complessivo di 160 milioni di euro per gli anni 2023-2027, al fine di consentire la programmazione ed il finanziamento di interventi per la rinaturalizzazione di suoli degradati o in via di degrado, in ambito urbano e periurbano. Ci sono poi 400.000 euro in più, per il 2023 3 2024, per il Fondo nazionale per la suinicoltura, al fine di sostenere le aziende faunistiche venatorie e agri-turistico venatorie della Regione Piemonte per affrontare i danni connessi alla peste suina africana. Istituito il contratto per l’impiego occasionale della manodopera in agricoltura che assicura ai lavoratori le tutele previste dal rapporto di lavoro subordinato: la norma consente l’utilizzo dello strumento solo in relazione ai disoccupati, percettori di Naspi e Dis-Coll e reddito di cittadinanza, pensionati (di anzianità o vecchiaia), studenti under 25 e detenuti, con un tetto di 45 giornate lavorative nell’arco di 12 mesi, ed i voucher lavoro possono essere utilizzati per il pagamento delle prestazioni di lavoro occasionale fino a 10.000 euro (anziché 5.000).

Con un occhio al settore della ristorazione, le mance erogate dai clienti a camerieri, addetti alla ristorazione e alle attività ricettive sono qualificate come “redditi da lavoro dipendente”, sui quali si applica una imposta sostitutiva del 5%, e prorogata fino al 30 giugno 2023 la deroga per l’occupazione di suolo pubblico per dehors e tavolini per il settore della ristorazione. Posticipata, al 1 gennaio 2024, infine, la decorrenza dell’efficacia della “Plastic tax” e della “Sugar tax”, istituite dalla legge di bilancio 2020.

Dal fronte delle organizzazioni agricole, Confagricoltura accoglie, con favore, molte misure inserite nella Legge di Bilancio,approvata al Senato: tra queste il significativo esonero Irpef per il 2023, il prolungamento del credito d’imposta per il Mezzogiorno, il rifinanziamento e la proroga per l’ultimazione degli investimenti della cosiddetta “Nuova Sabatini”, strategica per incentivare l’accesso al credito da parte delle Pmi ed efficace, anche in chiave anticongiunturale, per la crescita e il rilancio degli investimenti. Sostegno alle imprese anche con il rifinanziamento delle Garanzie Ismea per agevolare gli interventi delle banche a favore delle Pmi in un momento di crisi caratterizzato dall’aumento dei tassi di interesse.

Come sollecitato da Confagricoltura, viene inoltre prorogato il termine per l’utilizzo in compensazione del credito d’imposta per l’acquisto dei carburanti agricoli, misura ancora non sufficiente a causa delle pesanti conseguenze del conflitto russo-ucraino, ma di particolare rilevanza per il settore agricolo. Trova inoltre una risposta concreta la richiesta che Confagricoltura, unitamente a Uncai, a partire dall’inizio dello scorso anno aveva avanzato al Ministero dei Trasporti per ridurre gli indennizzi per la maggiore usura delle strade a carico dei convogli agricoli con massa complessiva superiore a 44 tonnellate per le imprese agricole e agromeccaniche: aver ridotto del 70% i costi fissati è un passo importante - evidenzia Confagricoltura - che ci auguriamo porti presto a una revisione complessiva della normativa nazionale. Si evita così agli operatori agricoli e agromeccanici il pagamento di un indennizzo che non corrisponde in alcun modo al reale utilizzo dell’infrastruttura stradale, che stava creando notevoli difficoltà economiche e rallentava la movimentazione di alcuni mezzi tecnici di prioritaria importanza per l’agricoltura, come i fertilizzanti organici.

Confagricoltura giudica positive anche le proposte normative in materia di rivalutazione dei terreni, le misure di agevolazione per l’imprenditoria agricola giovanile e la riconfigurazione dei criteri utilizzati per il calcolo della quota specifica in misura fissa, nonché di quella ad valorem, che determina l’accisa sui tabacchi lavorati, diminuendone l’importo previsto dal testo iniziale del disegno di legge. Altrettanto significativi gli interventi relativi a fauna selvatica, emergenza brucellosi, flavescenza e mal secco degli agrumi, sebbene la Confederazione auspichi interventi più strutturali e meno emergenziali per affrontare le avversità del settore. Perplessità invece sulla nuova norma relativa al lavoro occasionale in agricoltura: secondo Confagricoltura, il nuovo istituto appare una forma ibrida tra lavoro dipendente e occasionale, senza di fatto semplificare, in quanto gli adempimenti a carico dell’impresa sono gli stessi del lavoro dipendente, sia pure con cadenze più rarefatte, cioè alla fine del rapporto.

È di qualche giorno fa, invece, l’analisi della Coldiretti, che, già prima di Natale (vista anche l’assenza di emendamenti significativi sul fronte delle misure previste in legge di Bilancio per il settore agricolo), aveva calcolato in 2 miliardi di euro il valore delle misure in manovra che impattano sull’agroalimentare italiano, a tutela di un comparto strategico per la crescita del Paese, come emerso dall’analisi Coldiretti sui provvedimenti che toccano il settore agricolo inseriti nella manovra, dall’esenzione Irpef all’azzeramento dei contributi per i giovani imprenditori agricoli, dal credito di imposta esteso al primo trimestre 2023 contro il caro energia alle risorse per la sovranità alimentare, dai buoni lavoro per semplificare le assunzioni al fondo per l’innovazione e la digitalizzazione fino al contenimento dei cinghiali e ai contributi per il fermo pesca. “Una finanziaria nel complesso positiva poiché il Governo è riuscito a dedicare la giusta attenzione al settore agroalimentare, attraverso importanti novità e la conferma di misure strategiche per il sostegno delle attività imprenditoriali agricole”, spiega il presidente Coldiretti Ettore Prandini. “Avremmo tutti voluto certamente qualcosa di più ma occorre tenere conto dei limiti e della situazione economica del Paese”.

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