“Il consumo di suolo in Italia accelera alla velocità di 2,4 metri quadrati al secondo pari nel 2022 a ben 77 km2, quasi 2/3 dei quali sono stati sottratti all’agricoltura nazionale (63%)”. A dirlo la Coldiretti per la Giornata Mondiale del Suolo, indetta dalle Nazioni Unite che si celebra oggi 5 dicembre, sulla base dell’ultimo rapporto Ispra.
In un appello che segue quello della Confagricoltura che, nei giorni scorsi, aveva sottolineato come si debba fare ricerca perchè “per garantire la sicurezza alimentare l’agricoltura dovrà produrre di più ma con risorse limitate”, e l’allarme di Slow Food, secondo cui “il 70% dei suoli europei è in uno stato di cattiva salute”. Quello del consumo di suolo è “un processo che prosegue ininterrottamente da decenni con il risultato che a causa della cementificazione e dell’abbandono, secondo l’analisi della Coldiretti, l’Italia ha perso quasi 1 terreno agricolo su 3 nell’ultimo mezzo secolo con la superficie agricola utilizzabile che si è ridotta ad appena 12,8 milioni di ettari ed effetti sulla tenuta idrogeologica del territorio e sul deficit produttivo del Paese e la dipendenza agroalimentare dall’estero. Per effetto delle coperture artificiali il suolo - continua la Coldiretti - non riesce a garantire l’infiltrazione di acqua piovana che scorre in superficie aumentando la pericolosità idraulica del territorio nazionale. L’effetto è che oltre 9 comuni su 10 in Italia (il 93,9% del totale) hanno parte del territorio in aree a rischio idrogeologico per frane ed alluvioni anche a causa del cambiamento climatico in atto con una tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, il rapido passaggio dal sole al maltempo e precipitazioni brevi ed intense”.
Nel 2023 si sono verificati lungo la Penisola una media di oltre 9 eventi estremi al giorno lungo la Penisola, tra grandinate, trombe d’aria, bombe d’acqua, ondate di calore e tempeste di vento che hanno provocato vittime e danni secondo l’analisi della Coldiretti sulla base dei dati dell’European Severe Weather Database (Eswd).
“Per questo - continua la Coldiretti - l’Italia deve difendere il proprio patrimonio agricolo e la propria disponibilità di terra fertile con un adeguato riconoscimento sociale, culturale ed economico del ruolo dell’attività nelle campagne. La perdita delle campagne pesa anche sull’approvvigionamento alimentare del Paese in un momento in cui peraltro l’incertezza e la guerra sta provocando difficoltà negli scambi commerciali favorendo le speculazioni. Occorre, però, accelerare sull’approvazione della legge sul consumo di suolo che giace da anni in Parlamento e che potrebbe dotare l’Italia di uno strumento all’avanguardia per la protezione del suo territorio”, afferma il presidente Coldiretti, Ettore Prandini.
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