Oltre mezzo miliardo di euro per rilanciare il settore agricolo. L’approvazione, oggi, in Senato a Roma, del Decreto Legge Agricoltura (99 voti favorevoli, 59 contrari e un’astensione) “disposizioni urgenti per le imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura, nonché per le imprese di interesse strategico nazionale”, ha generato una serie di reazioni dal “sentiment” positivo da parte del mondo agricolo. Una novità approfondita dal Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, che ha spiegato come “il Decreto Agricoltura esce ancora più rafforzato con oltre 500 milioni di euro di interventi per il settore agricolo, della pesca e agroalimentare, una cifra mai vista in precedenza e che segna una svolta storica nella difesa dei nostri agricoltori e dei nostri pescatori. Abbiamo messo in campo strumenti per affrontare le principali emergenze, alcune relativamente nuove, come la peste suina africana, altre ereditate dal passato, come ad esempio il granchio blu o il tema della siccità”. Lollobrigida ha parlato anche di “risorse importanti contro la peronospora, la flavescenza dorata a sostegno del settore del kiwi. Inoltre, abbiamo rafforzato le azioni a contrasto delle pratiche sleali per chi compra prodotti agricoli sottocosto e, insieme alla Ministra del Lavoro, Marina Elvira Calderone, contro la piaga del caporalato”. Al centro anche il “Granaio Italia”, salutato dal Ministro come “una svolta storica che consentirà di supportare in maniera più efficace un settore fondamentale come quello della produzione cerealicola e del grano duro, a cui vanno anche 20 milioni a sostegno della filiera. Siamo infine intervenuti sul campo delle semplificazioni, con l’accorpamento di Sin in Agea, nell’ottica di ridurre gli sprechi e la moltiplicazione delle società pubbliche e per ottenere maggiore efficienza nei pagamenti dei contributi in agricoltura”. Lollobrigida ha parlato, inoltre, “di un Decreto che affronta le emergenze, ma anche e soprattutto di un provvedimento normativo di prospettiva che mira a rilanciare complessivamente l’agricoltura italiana anche a livello europeo e mondiale”.
Tra le associazioni di categoria, Coldiretti ha espresso soddisfazione “per l’approvazione di diversi emendamenti al Dl Agricoltura che recepiscono molte delle proposte avanzate dall’organizzazione agricola, a partire dalle misure per il contrasto alla Xylella e alla diffusione della peste suina dovuta alla proliferazione degli ungulati, dagli interventi per il rafforzamento degli strumenti di contrasto al caporalato e al fotovoltaico selvaggio oltre che allo stanziamento di risorse per la ristrutturazione del settore olivicolo-oleario, agrumicolo e lattiero-caseario e per la siccità in Sicilia. Il provvedimento, integrato da tali norme di legge, permetterà di rispondere in modo più adeguato e completo alle necessità del settore agricolo, che attualmente deve affrontare sfide significative come l’aumento dei costi di produzione e delle tariffe energetiche e gli effetti dei cambiamenti climatici, a partire dai fenomeni meteorologici estremi sempre più diffusi. Per questo ora non bisogna fermarsi, ma proseguire nell’individuazione di nuovi interventi. Coldiretti ritiene necessario, invece, un intervento sulle assicurazioni dei mezzi agricoli per non aggravare i costi delle imprese agricole e di alleggerire gli oneri burocratici”. Sulla questione del “fotovoltaico selvaggio”, Coldiretti ha aggiunto che “era necessario per porre un freno a quello che era un vero e proprio far west normativo, che ha provocato un consumo indiscriminato di suolo agricolo”, mentre le “misure finalizzate a incrementare le capacità di analisi, monitoraggio e vigilanza sui fenomeni di sfruttamento dei lavoratori nell’agricoltura, e in particolare l’istituzione di un sistema informativo per la lotta al caporalato in agricoltura, confermano la necessità di contrastare il fenomeno implementando le attività ispettive e inasprendo le sanzioni contro il lavoro nero e lo sfruttamento”. In tema di fauna selvatica, viene giudicato “positivo il rafforzamento dei poteri attribuiti al Commissario straordinario per il contrasto alla peste suina africana; servono interventi rapidi per evitare la chiusura delle aziende agricole a causa della diffusione incontrollata della fauna selvatica, a partire dalla immediata attuazione a livello regionale del Piano straordinario per la gestione e il contenimento, adottato lo scorso anno con decreto interministeriale. Per questo proseguono in tutta Italia le mobilitazioni di migliaia di agricoltori di Coldiretti che stanno protestando davanti i palazzi delle Regioni per fermare l’invasione di cinghiali”. Pollice alzato anche per “l’approvazione dell’emendamento che autorizza la spesa di 30 milioni di euro per l’anno 2024 per l’attuazione di misure di investimento e riconversione tramite cultivar di ulivo resistenti, per aiutare la più grande fabbrica green del Sud Italia nella ricostruzione olivicola dopo la moria di milioni di ulivi a causa della Xylella fastidiosa. Si tratta sicuramente di un primo atto importante ma ora servirà anche strutturare una serie di interventi necessari partendo dalla costituzione di un tavolo nazionale permanente per rendere pienamente efficace il Piano straordinario per la rigenerazione olivicola della Puglia”. E sui fondi per i settori in difficoltà c’è soddisfazione “per lo stanziamento di risorse per la ristrutturazione del settore olivicolo-oleario, agrumicolo e lattiero-caseario, pari a 5 milioni di euro per il 2024 per ciascuno dei settori interessati, per la concessione di contributi da destinare alla copertura totale o parziale dei costi sostenuti per gli interessi nell’anno 2023 sui prestiti bancari a medio lungo termine contratti dalle relative organizzazioni di produttori riconosciute e dai relativi consorzi”. Sulla siccità in Sicilia, che sta mettendo a dura prova la regione, “bene i 15 milioni di euro per consentire alle imprese agricole, che in Sicilia hanno subito danni alle produzioni a causa di fenomeni siccitosi e che non hanno beneficiato di risarcimenti derivanti da polizze assicurative o da fondi mutualistici, di accedere agli interventi del Fondo di solidarietà nazionale”. Riguardo alle filiere biogas e biometano, per Coldiretti è “importante l’inserimento di misure di particolare rilevanza. Si chiarisce la platea delle aziende aventi diritto all’accesso al meccanismo dei prezzi minimi garantiti per gli impianti biogas e, inoltre, si promuove l’uso del biometano nei settori hard to abate (cartiere, ceramiche, acciaierie ecc.) favorendo la possibilità di stipulare dei contratti di lungo periodo tra produttori di biometano e utilizzatori, facendo rientrare il biometano soggetto a tali accordi nella definizione di autoconsumo”. Infine, viene ribadita la posizione favorevole per la proroga alla sperimentazione delle Tea fino al 31 dicembre 2025 ed i fondi per la lotta al Bostrico, “una misura fondamentale per le zone alpoine devastate dalla tempesta Vaia dove il problema della diffusione del bostrico minaccia ancora il patrimonio boschivo”.
L’ok al Decreto Legge Agricoltura ha trovato il gradimento in larga misura anche di un’altra importante associazione di categoria come Cia - Agricoltori Italiani che ha parlato di “un segnale di grande attenzione del Governo al settore agricolo, con risposte a quasi tutte le emergenze sollecitate dalla nostra Confederazione: dalla moratoria sui mutui, agli aiuti alle filiere in sofferenza fino al rafforzamento delle pratiche sleali”. Così il presidente Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, che ha aggiunto come “questo Decreto risponde con efficacia alle esigenze dell’agricoltura italiana a partire dal sostegno al credito delle aziende con la moratoria dei mutui, all’intervento sul carburante agricolo agevolato, oltre alle misure per coprire danni alle coltivazioni e agli allevamenti, le norme sugli impianti fotovoltaici e gli interventi per la lotta al caporalato”. Tra i molti interventi previsti, Cia reputa importante “il sostegno alle nostre imprese colpite da fenomeni idrogeologici, con i 15 milioni previsti in favore delle aziende danneggiate dalla siccità persistente in Sicilia e i fondi per ristorare gli agricoltori di Romagna, Marche e Toscana, dopo la straordinaria alluvione del 2023. Cia ringrazia il Governo anche per la fondamentale proroga di un anno per la sperimentazione in campo delle Tea, strumenti indispensabili all’ottenimento di produzioni vegetali in grado di garantire produttività, resilienza e sostenibilità ambientale. Soddisfazione anche per gli stanziamenti previsti in favore dei viticoltori: 50 milioni per i produttori del Centro-Sud afflitti dalla peronospera e altri 2 milioni per quelli danneggiati dalla flavescenza”. Apprezzata, inoltre, l’attenzione dell’Esecutivo al “contrasto della Xylella (30 milioni di euro destinati ai reimpianti ed alle riconversioni) e del granchio blu, nonché lo stanziamento di 4 milioni per i coltivatori di kiwi colpiti dal fenomeno della moria”. Bene, sempre per Cia - Agricoltori Italiani, “la spinta annunciata sugli abbattimenti dei cinghiali, anche con l’esercito, per far fronte alla Psa (peste suina africana, ndr) e l’entrata in funzione del Registro telematico per i cereali (“Granaio Italia”), strumento fondamentale per riportare trasparenza sui mercati. Positivo il mantenimento della tassazione fiscale agevolata per agricoltori che realizzano piccoli impianti fotovoltaici destinati al solo uso aziendale, fondamentali per il contenimento dei costi di produzione e per fare fronte a eventuali emergenze climatiche. Resta l’amarezza per la mancata proroga al 31 dicembre dell’obbligo assicurativo per i trattori e le macchine agricole non circolanti su strada, che riguarda circa 3 milioni di veicoli”. In merito alle norme sul caporalato, Cia reputa “positiva l’istituzione di una banca dati sui contratti di appalto in agricoltura, che permetterà alle nostre aziende agricole di agire con la massima tranquillità e nel rispetto delle norme previste”. Infine, sul potenziamento del personale ispettivo, l’associazione si aspetta “un coordinamento tra le varie amministrazioni che punti ad un efficientamento delle risorse”.
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