Doveva essere quasi un “pro forma”, il passaggio in Conferenza Stato Regioni della bozza del decreto che disciplina le disposizioni nazionali sulla produzione dei vini dealcolizzati e parzialmente dealcolizzati, e così è stato, con l’approvazione del testo, e anche qualche miglioria, che ora aspetta solo la firma del Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida. A dirlo, esprimendo soddisfazione, è Unione Italiana Vini (Uiv), per una norma che consentirà “alle nostre imprese di accedere finalmente ad un mercato in crescita e sempre più vivace, che solo in Italia conta il 36% di consumatori maggiorenni sober curious”, ha commentato il segretario generale Unione Italiana Vini, Paolo Castelletti. Che sottolinea anche come ci siano miglioramenti apportati al testo (che avevamo riportato qui, come richiesto anche dalla stessa organizzazione). Come “la possibilità di effettuare le operazioni di dealcolizzazione in ambienti separati ma all’interno dello stesso stabilimento, dove avvengono le operazioni di vinificazione e imbottigliamento, e la possibilità di destinare il sottoprodotto ottenuto con tecnica a membrana a strade alternative al bioetanolo. Adesso - ha concluso il segretario generale Unione Italiana Vini (Uiv) - dobbiamo concentrarci sulla fase attuativa. Nelle prossime settimane sarà importante monitorare l’attuazione del decreto da parte degli operatori: chiediamo la massima collaborazione degli organi di controllo per accompagnare e supportare le imprese negli adempimenti previsti dal provvedimento”.
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