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Qualivita

USA, mercato del vino giù in valore e volume a febbraio. Mentre si fa la conta dell’effetto dazi … Con i dazi Usa sui prodotti Ue congelati, ad oggi, al 10%, fino al 9 luglio, in attesa delle evoluzioni delle trattative diplomatiche (e tenendo conto delle imprevedibili decisioni del Presidente Usa, Donald Trump), e con le spedizioni di vino riprese, almeno in parte, dopo lo stop dovuto alla minaccia di dazi al 200%, l’allarme sembra un po’ cessato, anche a livello comunicativo, con le notizie sulle tariffe reciproche che ora riguardano più l’asse Usa-Cina. Eppure, l’allerta, in quello che è il primo mercato del vino al mondo ed il primo in assoluto per l’Italia del vino, resta alta, anche tra il trade americano, che, nel frattempo, sembra aver fatto un po’ di scorta di prodotti europei ed italiani in particolare, come testimoniano il +19,6% in valore ed il +4,5 in volume delle esportazioni tricolore verso gli States a gennaio 2025 sullo stesso dato 2024, in un quadro ancora tutto da chiarire nella sua portata, a breve e medio termine. Come testimonia, a suo mondo, il questionario inviato al trade americano dalla Us Wine Trade Alliance, con l’obiettivo di capire l’impatto reale delle tariffe, “e trasmettere ai decisori politici il valore della posta in gioco”. Fonte: WineNews.

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