Un nuovo vino in arrivo dal Giappone. Un team di ricerca guidato dal professore emerito Takuji Hoshino dell’Università delle Scienze di Okayama (Ous) ha coltivato con successo una nuova varietà di uva da vino chiamata Muscat Shiragai. L’ibrido, spiega l’Università, è stato ottenuto incrociando l’uva selvatica Shiraga, una specie autoctona solo del bacino del fiume Takahashi nella prefettura di Okayama, con il Moscato di Alessandria.
Il gruppo ha richiesto e ottenuto l’approvazione per la registrazione della nuova varietà dal Ministero dell’Agricoltura. Il professor Hoshino ha detto che “volevo creare un’uva da vino che incorporasse tratti genetici selvatici. Se questa uva diventasse ampiamente coltivata e il suo vino contribuisse al rilancio e al turismo regionale, sarebbe il miglior risultato”. Hoshino, ha fondato l’Istituto di Viticoltura ed Enologia all’Ous nell’aprile 2017. Nel corso della sua collaborazione con la cantina Funao, nella città di Kurashiki, si è interessato all’uva Shiraga, una specie selvatica rara e in via di estinzione presente solo in alcune zone specifiche della prefettura di Okayama. Una scoperta che ha dato il via all’idea di sviluppare un’uva da vino originale, coltivata localmente, combinando la Shiraga con il Moscato di Alessandria. Nel febbraio 2018 Ous ha firmato un accordo di partnership globale con la città di Kurashiki e la cantina Funao. La collaborazione è diventata parte di un’iniziativa nazionale incentrata sul rilancio regionale e sulla “promozione delle risorse locali”, posizionando il progetto come un’iniziativa sia scientifica che culturale. Nel 2022, il team ha prodotto vini da diverse linee di breeding sperimentali. Ognuna è stata testata per livelli di zucchero, acidità, ph e gusto complessivo. Dopo anni di affinamento, è stato scelto il ceppo migliore e, nel 2024, il Muscat Shiragai è stato ufficialmente riconosciuto come nuova varietà. La domanda di registrazione è stata presentata congiuntamente dall’Istituto Educativo Kake e dalla città di Kurashiki nel dicembre 2024 ed è stata resa pubblica nel giugno 2025. Si prevede che la piena approvazione e registrazione saranno completate entro i prossimi quattro o cinque anni.
Alla conferenza stampa di presentazione, i partecipanti hanno assaggiato sia l’uva Muscat Shiragai che il vino (rosso, ndr) prodotto. L’uva è stata descritta come “dolce e molto deliziosa”, mentre il vino ha impressionato chi lo ha assaggiato con il suo “delicato aroma di Muscat e la sua piacevole bevibilità”.
Attualmente, 20 vitigni Muscat Shiragai vengono coltivati tra la Funao Winery ed il vigneto dell’Ous, e nel 2024 hanno prodotto 41,6 kg di uva. Inoltre, a fine 2023, sono state piantate 300 barbatelle innestate. L’obiettivo è raccogliere oltre 500 kg di uva entro il 2028-2029. Il team di ricerca sta, inoltre, perfezionando le tecniche di gestione del vigneto, come la defogliazione, la fertilizzazione e l’irrigazione, per migliorare ulteriormente la qualità dell’uva.
L’uva Shiraga fu identificata per la prima volta come nuova specie nel 1918 dal botanico Tomitaro Makino. Il suo nome rende omaggio a Jukichi Shiraga, un botanico della città di Niimi che scoprì la pianta. Quest’uva selvatica è nota per il suo elevato contenuto di zuccheri, la bassa acidità e la resistenza alla spaccatura dei frutti, nonché per la sua tolleranza a malattie come il marciume nero e il marciume maturo.
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