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OLTREOCEANO

L’Argentina introduce nel proprio “Codice alimentare” i vini dealcolati e “no alcol”

Arriva il riconoscimento ufficiale per le due tipologie di bevande: anche il più grande produttore di vino del Sud America guarda al trend
ARGENTINA, NO ALCOL, SUDAMERICA, vini dealcolati, Mondo
L’Argentina è il primi produttore di vino del Sud America

Anche l’Argentina, sesto produttore più grande al mondo e il n. 1 del Sud America, terra dalla rinomata tradizione vitivinicola (e con quattro vini nella “Top 100” 2025 by “Wine Specator”), guarda al futuro e anche ai vini parzialmente dealcolati e “no alcol”, prodotti che stanno crescendo sempre di più, a livello internazionale, come interesse, in una fase storica dove il salutismo sta avanzando, ma anche la scelta verso bevande “meno impegnative”, soprattutto da parte delle nuove generazioni. Il Governo del Paese sudamericano ha, infatti, deciso di aggiornare il “Codice alimentare argentino”, incorporando prodotti “che modernizzano e promuovono l’innovazione nel settore agroalimentare”.
La Secretaría de Agricultura, Ganadería y Pesca del Ministerio de Economía ne ha dato notizia, specificando che sono entrate in vigore otto risoluzioni congiunte - Administración Nacional de Medicamentos, Alimentos y Tecnología Médica (Anmat) e Secretaría de Agricultura, Ganadería y Pesca - che “consolidano il Código Alimentario Argentino come un quadro dinamico che tiene il passo con l’evoluzione del settore e le preferenze dei consumatori, garantendo alimenti sicuri, diversificati e di alta qualità, con standard armonizzati con quelli internazionali”.
La risoluzione n. 6/2025 riguarda il vino nello specifico. L’Articolo 1.102 bis va, infatti, a definire il vino parzialmente dealcolizzato, e quindi il prodotto ottenuto mediante dealcolizzazione superiore al 20%, ma con un contenuto finale uguale o superiore allo 0,5% in volume. L’Articolo 1.102 tris, invece, definisce il vino dealcolato (o analcolico) come il prodotto, ottenuto tramite dealcolizzazione, che presenta un contenuto alcolico inferiore allo 0,5% in volume. Entrambe le tipologie dovranno conformarsi alla Legge n. 14.878 (Legge Generale sul Vino).
L’Argentina ha deciso di prendere spunto dai regolamenti vigenti in Paesi come, tra gli altri, Usa, Cile, Australia e Nuova Zelanda, seguendo un trend che vede il vino a bassa gradazione alcolica o “no alcol” in crescita, pur rimanendo una nicchia di mercato.

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