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ATTUALITÀ

Sospetto caporalato in agricoltura tra Siena e Grosseto, convocato tavolo tra le due Prefetture

I braccianti extracomunitari sono regolarmente assunti, ma da aziende gestite a loro volta da immigrati che appaltano la manodopera ad altre imprese
AGRICOLTURA, AZIENDE AGRICOLE, BRACCIANTI, CAPORALATO, Italia
Sospetto caporalato in agricoltura tra Siena e Grosseto

Regolarmente assunti - ma pagati pochi euro e lavorando su più ore rispetto a quelle previste dal contratto - da un’azienda agricola cosiddetta “senza terra” (fenomeno diffusosi a partire dal 2023, ndr), ovvero imprese gestite prevalentemente da cittadini extracomunitari che assumono loro connazionali per appaltare la manodopera ad aziende vitivinicole e olearie del territorio senese e grossetano. Un modello che, seppur legale, può comportare degenerazioni legate al fenomeno del caporalato e dal quale derivano a sua volta i “quartieri dormitorio”, dove i lavoratori, non sempre censiti, sono fortemente dipendenti dai caporali, che gestiscono non solo il lavoro, ma anche vitto, alloggio e altre necessità quotidiane. Per questo il Prefetto di Siena, Valerio Massimo Romeo, dopo aver esaminato i principali fenomeni di irregolarità e precarietà lavorativa dei cittadini extracomunitari impiegati in agricoltura nel territorio - insieme al Comandante Provinciale dei Carabinieri, colonnello Giulio Modesti, il Comandante del Gruppo Carabinieri per la Tutela del Lavoro, tenente colonnello Piergiuseppe Zago, il direttore Inps di Siena, Alessio Rosi, e il direttore dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro, Giuseppe Gambadoro - ha convocato un Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica congiunto con la Prefettura di Grosseto.
Il Prefetto di Siena ha sottolineato che gli approfondimenti condotti da Inps, Itl e Nil hanno messo in luce opacità nel sistema che richiedono ulteriori verifiche. Non ultimo lo scambio di manodopera tra le due province: molti braccianti impiegati nelle aziende “senza terra” senesi che provengono dall’Amiata grossetana, mentre quelli delle aziende grossetane arrivano dalla Valdichiana senese. A questo fine, sono state, quindi, individuate iniziative di controllo che saranno discusse e condivise nel Comitato interprovinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, confermando l'impegno delle Prefetture di Siena e Grosseto nella tutela dei lavoratori extracomunitari e nella lotta alle forme di sfruttamento in agricoltura.
Un tema, quello del caporalato, sempre attuale, e più volte approfondito da WineNews dialogando direttamente anche con il fondatore di Slow Food, Carlin Petrini e recentemente sollevato anche da Il Post, documentando, tra le cose, il momento in cui i migranti al mattino ad Arcidosso (Grosseto) vengono caricati su furgoni e pulmini per andare a lavorare nei campi e le storture in merito del sistema di accoglienza italiano.

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