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L’OPENING, IL 30 DICEMBRE

L’Antica Bottega del Vino, vero e proprio “tempio” del vino italiano e non solo, va a Cortina

Dalla Valpolicella alle Dolomiti guidata dalle Famiglie Storiche e Luca Nicolis, tra risotto all’Amarone e cicchetti, avrà una cantina “stratosferica”
ANTICA BOTTEGA DEL VINO, CORTINA, DOLOMITI, FAMIGLIE STORICHE, LUCA NICOLIS, SABRINA TEDESCHI, VALPOLICELLA, VERONA, Italia
Sabrina Tedeschi e Luca Nicolis all’Antica Bottega del Vino di Verona

Dalla “città degli innamorati”, capitale della Valpolicella, alla quale è legata la sua “storia leggendaria”, alla “perla delle Dolomiti”, per scrivere un nuovo capitolo in quella storia: dal 30 dicembre, l’Antica Bottega del Vino di Verona, vero e proprio “tempio” del vino italiano e tra le attrazioni di una delle città d’arte più visitate d’Italia, apre a Cortina d’Ampezzo, intramontabile meta del turismo invernale nel Belpaese, sotto i riflettori, come non mai, grazie alle ormai prossime Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026 (dal 6 febbraio).
L’Antica Bottega del Vino a Cortina sarà una “costola” uguale, ma diversa, dello storico e pluripremiato locale di Verona, nel centralissimo Corso Italia, dove l’opening è fissato alla vigilia dei prossimi Giochi Olimpici e Paraolimpici del 2026 che, peraltro, si chiuderanno proprio a Verona dove la Bottega è nata nel Cinquecento, nell’epoca d’oro della Serenissima Repubblica di Venezia. Sono passati, invece, 15 anni da quando, all’indomani della chiusura della Bottega, le Famiglie Storiche (che oggi contano 13 aziende: Allegrini, Begali, Bertani, Brigaldara, Guerrieri Rizzardi, Masi, Musella, Speri, Tedeschi, Tenuta Sant’Antonio, Tommasi, Torre D’Orti e Zenato), decisero, coese, di restituire alla città un luogo di incontro e cultura del territorio che da allora con la gestione del direttore Luca Nicolis ha trovato nuovo e vitale slancio. A decretare il successo del locale, la qualità della cucina, la cantina stratosferica - tra le 96 migliori al mondo, premiata da “Wine Spectator” con il “Grand Award” per 21 volte consecutive - e un’offerta al calice difficile da trovare altrove, unitamente all’atmosfera conviviale che si respira tra gli arredi austriaci originali. Oggi la Bottega è guidata dalle aziende delle Famiglie Storiche, ancora coese nel credere nel progetto.
“Il successo della Bottega, il rapporto di fiducia e la stima per il direttore Luca Nicolis ci hanno convinto a fare questo ulteriore e importante passo - ha spiegato Sabrina Tedeschi, presidente attuale dell’Antica Bottega del Vino - Luca, anche grazie all’entusiasmo vulcanico che lo caratterizza, è riuscito a creare un grande team a Verona, che è diventato di fatto l’undicesima famiglia protagonista della Bottega. La scelta per la nuova apertura è ricaduta su Cortina, luogo iconico e internazionale (ndr: l’altra ipotesi era Milano) che riteniamo una vetrina importante per i nostri vini”.
A Cortina l’attenzione alla tradizione locale, come la qualità della proposta gastronomica ed enologica saranno le medesime che a Verona. L’offerta della cucina riprenderà piatti iconici del locale veronese - come l’insalata di gallina, il risotto all’Amarone e la cicchetteria - e quelli che meglio descrivono la tradizione ampezzana. La cantina ospiterà migliaia di bottiglie (a Verona sono 21.000) con un’aggiunta di 1.500 referenze rispetto alle 4.100 della città scaligera. In cucina ci sarà lo chef Giulio Alberto Debeni, che ha alle spalle numerose esperienze nazionali e internazionali oltre a un lungo affiancamento con lo chef Luca Dalla Via in Bottega, mentre la cantina sarà affidata all’head sommelier Pietro Campara. Una squadra, “allenata” da due anni a Verona, pensata per portare anche a Cortina lo stile e l’identità dell’Antica Bottega del Vino.
“Il compito affidatoci dalle Famiglie Storiche è stato incredibilmente stimolante - ha raccontato Luca Nicolis, vero e proprio oste italiano - e ci ha portato, grazie all’impegno di tutta la squadra e dei nostri fornitori, alla realizzazione di questo progetto ambizioso. La Bottega Vini di Cortina sarà diversa, ma con lo stesso fascino, attenzione alla qualità e carattere dell’“originale” di Verona anche grazie alla riproposizione in chiave ampezzana degli interni arricchiti dal recupero di pezzi di antiquariato come una stube austriaca di fine Ottocento”. Similitudini che vanno dalla stessa posizione nel locale del bancone, proveniente da una vecchia sacrestia di fine Settecento, alla lavagna con l’elenco dei vini al calice, alle lavorazioni del legno ad opera, come tutto il resto, di artigiani del territorio. Importanti le dimensioni del locale: sui 300 mq e su due piani (zero e -1) con un ampio plateatico, per circa 100 coperti totali, un’apertura sette giorni su sette, per tutto l’anno e una cucina di ben 40 mq “che - ha sottolineato Nicolis - farà invidia allo staff di Verona che ne ha disposizione soltanto 12”.
L’investimento per l’acquisto e la ristrutturazione dei locali da parte delle Famiglie Storiche che guidano la Bottega Vini è stato ingente. “Un passo conseguente al successo dell’Antica Bottega del Vino di Verona che ci ha fatto decidere di reinvestire a Cortina nella prosecuzione del progetto, anche supportati dal Banco Bpm, che ringrazio per essere al nostro fianco”, ha concluso Pierangelo Tommasi, presidente Famiglie Storiche.

Clementina Palese

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