02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2025 (175x100)
LO SCENARIO

Vino, nel 2026 ci si aspetta “un rimbalzo moderato della domanda, trainato da bianchi e bollicine”

La stima del Consorzio Italia del Vino, guidato da Roberta Corrà, che riunisce 24 cantine top del Belpaese, per un fatturato di 1,5 miliardi di euro

Entusiasmo, bellezza, sperimentazione, speranza di stabilità, resilienza, accessibilità e non solo: sono le parole chiave che caratterizzeranno il 2026 del vino italiano. Almeno secondo i vertici delle 24 cantine del Consorzio Italia del Vino, intervistate da WineNews (nei prossimi giorni il video), che riunisce realtà come Angelini Wines & Estates, Banfi, Bisol1542, Cà Maiol, Collis Heritage, Di Majo Norante, Diesel Farm, Drei Donà, Duca di Salaparuta, Ferrari Fratelli Lunelli, Gruppo Italiano Vini - Giv, Gruppo Mezzacorona, Herita Marzotto Wine Estates, Le Monde, Librandi Antonio e Nicodemo, Lunae Bosoni, Marchesi di Barolo, Medici Ermete & Figli, Mesa, Oniwines, Terre de La Custodia, Torrevento e Zonin1821, e la new enry Donnachiara, dall’Irpinia, che ieri, nell’assemblea di scena a Roma, ha riconfermato alla presidenza Roberta Corrà (già al vertice del Gruppo Italiano Vini - Giv), e tracciato un bilancio 2025 “positivo in termini di crescita e rappresentatività, confermandosi punto di riferimento del vino italiano con un fatturato complessivo superiore a 1,5 miliardi di euro, una quota export pari al 15% del totale nazionale e una proprietà complessiva di 15.000 ettari vitati. Numeri che raccontano la solidità di un gruppo composto oggi da 24 realtà in 18 regioni, impegnato nel valorizzare i territori, sostenere le imprese associate e promuovere il vino italiano sui mercati globali, con attenzione alle nuove tendenze di consumo e alla formazione dei talenti”, e che, in 15 anni, ha investito oltre 100 milioni di euro nei mercati internazionali, spiega una nota.
“Nel 2025 il mercato del vino in Italia ha registrato un ulteriore rallentamento dei consumi: l’acquisto domestico è più selettivo, il consumo quotidiano continua a ridursi e cresce il peso delle occasioni speciali, dove bianchi, rosé e soprattutto spumanti mostrano performance migliori sui rossi tradizionali”, spiega Roberta Corrà. Che aggiunge: “non si tratta di un crollo, ma di un’erosione costante legata sia al costo della vita che ad un cambiamento culturale: il consumatore italiano medio beve meno, ma sceglie con maggiore attenzione, premiando freschezza, versatilità e bevibilità”.
La tendenza si riflette anche all’estero: Stati Uniti, Germania e Regno Unito, principali mercati per l’Italia, registrano volumi in calo rispetto al 2024, complice l’inflazione persistente, una maggiore prudenza della distribuzione e l’avvio dei dazi Usa sul vino europeo. “Anche in questo caso, la domanda premia i segmenti più contemporanei, con il Prosecco che rimane la locomotiva dell’export italiano e continua a crescere come categoria “comfort” anche nei contesti di incertezza economica”, prosegue Corrà.
Guardando al 2026, l’andamento dell’inflazione che si stabilizza e lo smaltimento delle giacenze in alcuni mercati aprono ad uno scenario più favorevole: “è plausibile attendersi un rimbalzo moderato della domanda, trainato da bianchi e bollicine, e da una comunicazione più moderna capace di coinvolgere nuove fasce di consumatori. Le aziende che sapranno interpretare linguaggi contemporanei e parlare anche ai target giovani saranno avvantaggiate. È anche per questo che abbiamo dato vita alla Wine Business Academy, un Corso di Alta Formazione per i Manager del vino di domani, in collaborazione con Luiss Business School - sottolinea la presidente Corrà - che ha, da poco, concluso il primo modulo”, e che ora proseguirà nel percorso formativo sostenuto da Gate 39, Veronafiere, Colangelo & Partners e Wine Enthusiast.

Copyright © 2000/2025


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025

Altri articoli