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LA NOTIZIA

La “Cucina Italiana” è ufficialmente “Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità Unesco”

Da Nuova Delhi, in India, arriva il riconoscimento ad un giacimento di saperi e sapori, che fa di varietà e convivialità (con il vino) la sua cifra
CUCINA ITALIANA, UNESCO, Italia
“Cucina Italiana” ufficialmente “Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità Unesco”

Già lo era “di fatto”, ma da oggi, la “Cucina Italiana” è ufficialmente “Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità Unesco”, un riconoscimento di grande valore per l’intero nostro Paese, ed in particolare per il settore eno-gastronomico. Un annuncio atteso ed importante, arrivato, in questi minuti, da Nuova Delhi, in India, dal Comitato Intergovernativo dell’Unesco, che sancisce una vittoria del sistema-Paese, con privati, Istituzioni e mondo della cultura e della ricerca che si sono mobilitati in massa per raggiungere l’obiettivo, come testimoniato dalla presenza, come delegazione italiana in India, di Liborio Stellino, Ambasciatore presso l’Unesco, Maddalena Fossati (presidente del Comitato Promotore per la candidatura della Cucina italiana e direttrice della storica rivista “La Cucina Italiana”), il curatore del dossier Pier Luigi Petrillo (che lo ha coordinato insieme a Massimo Montanari, professore emerito di Storia Medievale all’Università di Bologna, dove ha fondato il Master “Storia e Cultura dell’Alimentazione) ed i funzionari del Ministero della Cultura, che hanno seguito il dossier, Maria Assunta Peci ed Eleonora Sinibaldi. E che, questa sera, sarà festeggiata con il Colosseo vestito a festa in bianco-rosso-verde e con un evento/serata dedicato alla Cucina Italiana al Parco della Musica in Roma, organizzato dal Ministero della Cultura e dal Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare, con il contributo delle imprese del settore agroalimentare.
Tante, e diverse, sono le cucine che hanno raggiunto nel mondo livelli di eccellenza e sono espressione di culture millenarie. Tuttavia la Cucina Italiana, come è stato a più riprese sottolineato, rispetto alle altre, offre l’incredibile varietà e molteplicità dei piatti delle cucine regionali che ne costituiscono l’ossatura. Ingredienti di qualità assoluta provengono da un territorio variegato che spazia dal Mar Mediterraneo alle Alpi: una cucina di gusto e di buon e bel vivere, una cucina sana e gustosa, appunto, che appaga il palato e preserva la salute e il benessere (se interpretata bene, ovviamente). Grazie alla sua duttilità, con al centro la pasta, ad esempio, che deve la sua fortuna a livello globale alla capacità di adattarsi ad ogni contesto, creando un vero e proprio ponte universale. Una cucina, quella italiana, che non annoia mai grazie al ventaglio quasi infinito di proposte gastronomiche. Una cucina che ha trovato nel vino un insostituibile compagno di viaggio, da assaporare con moderazione per apprezzare appieno gli abbinamenti che appagano il palato, e rendendo il tempo trascorso a tavola un’esperienza memorabile.
Una cucina italiana, amata in tutto il mondo, anche per quell’essere conviviale, con il vino - il suo miglior compagno - e parte di questa cultura della tavola, che favorisce incontro, condivisione, piacere, benessere e che da oggi è, ufficialmente e anche formalmente, Patrimonio Immateriale dell’Umanità Unesco. Riconoscimento, quello per la “Cucina italiana, tra sostenibilità e diversità bioculturale”, che potrebbe essere un ulteriore spinta ad un settore che è un patrimonio culturale di fatto, ma anche economico, visto che, secondo il “Foodservice Market Monitor” 2025, stilato da Deloitte, la cucina tricolore nel mondo sviluppa un valore complessivo di 251 miliardi di euro, e rappresenta il 19% del mercato globale dei ristoranti con servizio al tavolo.

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