Le bollicine italiane brindano a un nuovo primato: più di 100 milioni di bottiglie di spumante saranno stappate per le feste, con la notte di San Silvestro che segna il picco assoluto dei consumi. Il Prosecco, con il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg ed il Prosecco Doc, guida la classifica secondo Coldiretti/Ixe’, seguito da Asolo Prosecco Superiore Docg, Franciacorta e Trentodoc, ma anche Alta Langa, Moscato e Oltrepò Pavese, e, negli ultimi anni, sono molte anche le piccole produzioni di spumante che si sono diffuse velocemente lungo tutto lo Stivale e, oggi, sono protagoniste dei brindisi, dall’Abruzzo alla Sicilia, passando per Toscana, Marche, Lazio e Umbria. Ne sono un esempio Trebbiano, Verdicchio, Falanghina, Grechetto, Malvasia, Grillo, Nero d’Avola, Negroamaro, Durello e Vermentino, solo per citarne alcuni.
Tuttavia, a fare da cornice a questo trionfo enologico, è un Cenone sempre più costoso: sempre secondo Coldiretti/Ixe’, le famiglie spenderanno in media 104 euro, il 7% in più del 2024. Il 42% festeggerà in casa, altrettanti da parenti o amici, mentre il 16% sceglierà ristoranti e agriturismi, che registrano oltre 400.000 prenotazioni (+5% sul 2024). La spesa per il Cenone divide comunque le famiglie: il 30% riuscirà a contenere il budget entro i 50 euro, il 28% spenderà tra i 50 e i 100 euro, e il 22% arriverà a 150 euro. Non mancano poi coloro che investiranno cifre più alte, fino a 200 euro (11%), 300 euro (5%) o anche oltre (4%). Il Sud guida la spesa con 131 euro medi, seguito da Isole (113) e Centro (107), mentre il il Nord-Ovest e il Nord-Est si fermano rispettivamente a 92 e 84 euro. Anche l’età incide sulla spesa: la fascia dai 35 ai 44 anni prevede un esborso medio di 118 euro, contro i 95 euro degli over 64.
E, in effetti, dalla Vigilia al Capodanno, l’Italia si siede a tavola in un lungo viaggio tra sapori e tradizioni, ma con il portafoglio sempre sotto pressione, anche secondo il Centro Studi Confcooperative. Per dire addio al 2025 e brindare al nuovo anno, gli italiani spenderanno complessivamente 2,5 miliardi di euro, ben 200 milioni in più del 2024. Ma “il rialzo non è segno di opulenza, ma conseguenza del caro vita persistente e dell’inflazione, nonostante tredicesime più ricche (da 51,3 a 52,5 miliardi di euro) e un boom occupazionale che ha portato più reddito nelle famiglie”. Le abitudini restano solide, anche per le Cooperative: 4 italiani su 10 festeggeranno in casa, 3 su 10 in viaggio tra montagna e città d’arte, gli altri in ristoranti e hotel. Immancabili le lenticchie, simbolo di prosperità, con quelle di Castelluccio di Norcia già sold out, emblema di resilienza dei borghi italiani.
La Cucina Italiana, riconosciuta Patrimonio Unesco, domina, infatti, il menù, e anche se lo spumante le ruba un po’ la scena, insieme, sono il simbolo di un Capodanno che celebra gusto e convivialità a tavola come vuole la tradizione italiana.
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