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A 300 anni esatti dal 24 settembre 1716 e dal bando del Granduca di Toscana Cosimo III de’ Medici che ne delimitava i confini, in grande stile, Chianti Classico, Pomino-Chianti Rùfina, Carmignano e Valdarno di Sopra celebrano la ricorrenza a Firenze

Italia
Il bando del Granduca di Toscana Cosimo III de’ Medici che ne delimitava i confini del Chianti

Tre secoli di grandi vini, dalle tavole quotidiane e locali a quelle di tutto il mondo, ambasciatori illustri dell’Italia, e 300 anni di storia intrecciata a quella italiana di territori inconfondibili, oggi famosissimi e desiderati, simbolo stesso del Belpaese: il 24 settembre il Chianti Classico, il Pomino-Chianti Rùfina, il Carmignano e il Valdarno di Sopra celebrano in grande stile con i loro Consorzi un anniversario che in pochi possono vantare, ma che rende bene l’idea di come il vino sia un simbolo della cultura italiana. Lo raccontano i 300 anni trascorsi proprio dal 24 settembre del 1716 quando, con lungimiranza, il Granduca di Toscana Cosimo III de’ Medici promulgò il bando “Sopra la Dichiarazione de’ Confini delle quattro Regioni Chianti, Pomino, Carmignano e Valdarno di Sopra” definendo ufficialmente i confini delle zone di produzione oggi corrispondenti ai territori delle Denominazioni, prima volta che un atto pubblico legittimava il rapporto tra un’area geografica ed uno specifico prodotto, oggi come ieri capace di rappresentare una delle più importanti espressioni del made in Italy. Lo faranno a Firenze, sullo sfondo di quelli stessi luoghi teatro, nei secoli, delle più importanti vicende medicee, nel gran finale di un intero anno di festeggiamenti: da Palazzo Vecchio, dove fu siglato il bando granducale, e dove l’Accademia dei Georgofili terrà un excursus storico sulla Toscana del vino, alla Basilica di San Lorenzo, nelle cui celebri Cappelle Medicee riposa il Granduca, mentre al Teatro dell’Opera il Maggio Musicale Fiorentino dedicherà un concerto speciale alla ricorrenza.
“È stato un anno molto intenso ed impegnativo, pieno di piccole e grandi soddisfazioni - ricorda a WineNews il presidente del Consorzio Vino Chianti Classico Sergio Zingarelli - dall’apertura delle celebrazioni alla “Chianti Classico Collection 2016”, al momento più emozionante, con la visita e il brindisi del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Vinitaly, che del bando del Granduca e aveva parlato anche nel suo intervento ufficiale. La “Chianti Classico Stage”, prima tappa del Giro d’Italia dedicata ad una Denominazione enoica, è stata l’evento più importante, e così si è rivelata anche dal punto di vista sportivo e agonistico per il Giro stesso. Il 24 settembre, nel giorno della firma del bando da parte del Granduca, celebreremo insieme le quattro Denominazioni. Ma sarà anche un’occasione per parlare della candidatura del Chianti Classico a Patrimonio dell’Umanità Unesco, sulla quale stiamo andando avanti lavorando insieme ai Comuni del territorio”.
Il 24 settembre il Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio farà da sfondo ad un approfondimento storico sul vino e la vite in Toscana a cura dell’Accademia dei Georgofili, seguito da un talk show con, insieme a Sergio Zingarelli, i presidenti del Consorzio Chianti Rùfina Federico Giuntini, del Consorzio Carmignano Fabrizio Pratesi e del Consorzio Valdarno di Sopra Luca Sanjust, opinion leader ed esperti del settore italiani ed internazionali, moderati dal giornalista Nicola Porro. La sera, nel Teatro dell’Opera di Firenze, il Maggio Musicale Fiorentino dedicherà uno speciale concerto alla ricorrenza, per poi brindare insieme a cena nel foyer del prestigioso Teatro italiano. Il 25 settembre invece, l’Opera Medicea Laurenziana condurrà una visita alla Basilica di San Lorenzo ed alle Cappelle Medicee, e, a seguire, ci sarà una Wine Experience con degustazioni guidate dei vini delle quattro Denominazioni protagoniste del bando del Granduca.
Una ricorrenza importante ed in cui, insieme, i quattro Consorzi, “odierni eredi di Cosimo III nell’attività di tutela e valorizzazione dei propri territori”, festeggeranno il Tricentenario in una giornata celebrativa che unirà storia e attualità, convivialità e dibattito culturale.

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