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CRISI

A Bordeaux 1.500 vignaioli scendono in strada per chiedere l’aiuto del Governo

Tira e molla sull’espianto di 15.000 ettari vitati: ci vogliono 150 milioni di euro, ma dal Ministero ancora nessuna apertura

La crisi di Bordeaux, partita dal suo vertice qualitativo più di dieci anni fa, con il crollo del mercato cinese che ha trascinato in basso sia le quotazioni delle grandi griffe sul mercato secondario dei vini pregiati che il loro prestigio, è ormai diventata una vera e propria crisi di sistema, capace di trascinare giù un intero territorio. A Bordeaux, oggi, si produce troppo vino (500-600 milioni di bottiglie ogni anno), e con i consumi, sia interni che internazionali, in calo costante, l’unica soluzione possibile è diventata quella di un mastodontico piano di espianto dei vigneti. Questo, almeno, è il punto di vista dei vignaioli, che da settimane chiedono al Governo, e più precisamente al Ministro dell’Agricoltura, di intervenire con un piano mastodontico, che prevede di estirpare 15.000 ettari vitati.
Il terreno di scontro, come è facile immaginare, è tutto economico. I produttori chiedono, di fronte ad una situazione straordinaria, chiedono misure di sostegno straordinarie: 10.000 euro ad ettaro, che lo Stato dovrebbe anticipare sui fondi europei. In tutto, il calcolo è presto fatto, ci vorrebbero 150 milioni di euro. Che il Governo di Parigi non ha, al momento, alcuna intenzione di concedere ai vignaioli di Bordeaux, specie perché gli aiuti all’estirpazione dei vigneti non esistono più nel diritto europeo. Il fronte dei produttori, però, non ha alcuna intenzione di demordere, ed anzi ieri ha dato vita ad una protesta eclatante, con 1.500 produttori (700 secondo la Prefettura) scesi in strada nel centro di Bordeaux, a due passi dallesplanade des Quinconces, a bordo dei loro trattori, per chiedere “un piano sociale per la viticoltura”.
Non è che il primo passo, assicurano gli organizzatori, di una vera e propria unità di crisi, di cui faranno parte le associazioni dei viticoltori, il Conseil Départemental de la Gironde, la Regione Nouvelle-Aquitaine, il Conseil Interprofessionnel du Vin de Bordeaux, la Chambre d’Agriculture, l’Organisme de Défense et de Gestion de l’Aoc Bordeaux e gli organismi statali.

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