La “Toscana, l’immortale”: ecco la protagonista della prossima puntata di “Linea Verde” su Rai Uno (24 aprile, ore 12:20), con Beppe Convertini e Peppone Calabrese che ripercorreranno la storia di terre abbandonate piacevolmente riscoperte. Dalle campagne di Montalcino, poverissime nel Dopoguerra e oggi tra le mete più desiderate al mondo grazie al vino, ai borghi lasciati in balia della solitudine e oggi luoghi d’elezione e immagine stessa del turismo in Italia.
Una riscoperta, nella case history di Montalcino, che parte da una pura invenzione “illuminata”, come quella del Brunello, nato alla fine dell’Ottocento grazie all’intuizione di vinificare in purezza il Sangiovese da parte della famiglia Biondi-Santi nella storica Tenuta Greppo, come racconterà l’ad della griffe Giampiero Bertolini. Con il “segreto del successo” del vino italiano, che si svelerà nelle storie di territori come Montalcino, ripercorse da Beppe Convertini e Peppone Calabrese nel programma di Rai Uno che, da oltre mezzo secolo, racconta l’agricoltura italiana e le sue storie, il territorio e l’enogastronomia, colonne portanti dell’economia nazionale: dalla scommessa controcorrente di non abbandonare le campagne nel Dopoguerra in tanta parte della Toscana e di puntare in molti casi sulla produzione di vino di qualità, fino ad all’averla vinta esportandolo all’estero, a partire dagli Usa, come ricorderà Cristina Mariani-May, alla guida di Banfi (il nome è della prozia Teodolinda, la governante del Cardinale Achille Ratti, poi Papa Pio XI, nel 1922, ndr), il sogno imprenditoriale della famiglia italo-americana Mariani che ha fatto conoscere il Brunello di Montalcino nel mondo.
Attraversando decenni di storia e di storie, nella prossima puntata di “Linea Verde” ambientata nelle campagne della Toscana, la coppia di celebri e simpatici conduttori incontrerà coloro che hanno deciso di puntare tutto ed investire nelle produzioni di qualità del made in Italy e nei territori del vino italiano, attraverso le diverse voci dei produttori del Brunello, dal novantenne Benito Cencioni allo “storico del vino di Montalcino” Enzo Tiezzi (oggi anche produttore, ndr), e di chi oggi porta quelle storie nel mondo come il Consorzio del Brunello, guidato da Fabrizio Bindocci. La distruzione di Corsignano sarà l’occasione per mostrare i fasti di Pienza, “città ideale” del Rinascimento, accanto agli esempi di chi ha deciso di ristrutturare un intero borgo per il puro amore della sua terra, e di chi si è rimesso lavorando la lana degli Alpaca che alleva. Il tutto con uno sguardo ai prodotti di una Regione, la Toscana, che fa della semplicità il suo punto di forza, e che come ogni sua zolla di terra, ogni suo muro in pietra, ogni suo filare di vigna, appare ormai immortale. Di tutto questo e non solo, se ne parlerà in una nuova puntata di “Linea Verde”, con la regia di Eleonora Niccoli e Pierluigi Siena, gli autori Camillo Scojni e Marco Zampetti e la giornalista Paola Pucciatti, e nella quale ci sarà anche il direttore Winenews Alessandro Regoli.
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024