La crisi non molla e la prossima Pasqua sarà per gli italiani l’ennesima festa dai toni modesti. A rivelarlo è un sondaggio Confesercenti-SWG, che dimostra come non si sia ancora interrotto il trend delle “festività al risparmio”: dopo un Natale magro, anche in occasione della Pasqua, le scelte saranno oculate. Anche a scapito della tradizione, ma in linea con un reddito familiare disponibile che lascia sereno solo il 31% degli italiani. Quest’anno, il 25% degli intervistati dichiara che non
acquisterà né colombe, né uova di Pasqua: una scelta che sottolinea Confesercenti, appare in parte condizionata, soprattutto, da ragioni di tipo economico. E anche tra chi non vuole privarsi dei dolci tipici, prevale il low-cost: il 43% sceglierà infatti uova e colombe industriali, mentre solo il 23% opterà per la qualità di quelle artigianali.
Non è tuttavia solo la crisi a cambiare le tradizioni degli italiani. Nei menu di Pasqua continua infatti a calare la presenza dell’agnello, condizionato anche dal dibattito sull’utilizzo alimentare di questi animali. Se infatti negli scorsi anni l’agnello era imprescindibile per una famiglia su due, quest’anno ben il 58% del campione lo esclude dalle sue scelte culinarie per il pranzo di Pasqua o di Pasquetta. Solo il 31% ha deciso di mantenere le scelte del passato ed includere a tavola anche l’agnello.
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