10 Consorzi, dal Chianti Classico al Brunello di Montalcino, dal Chianti al Bolgheri, dalla Vernaccia di San Gimignano al Nobile di Montepulciano, dal Valdarno di Sopra alla Maremma Toscana, dal Montecucco al Morellino di Scansano, per 29 vini a denominazione ed oltre 200 produttori: sono i numeri di “Promovito”, l’associazione che alla ProWein di scena a Düsseldorf ha riunito i principali Consorzi del vino di Toscana, regione che ha chiuso il 2018 con le spedizioni in crescita del 4,4% in valore (978 milioni di euro), dietro al Veneto (2,1 miliardi, +3,6%) e al Piemonte (1 miliardo di euro, +3,5%). Un segnale di forza ed unità, in un momento fondamentale per gli equilibri del commercio enoico mondiale, mai così competitivo e mai così complesso, in cui la richiesta di fare fronte comune si leva sempre più spesso e con sempre maggior forza, specie dal fronte dei produttori.
“È una grande soddisfazione vedere l’Italia fortemente presente a ProWein, soprattutto la Toscana, che si presenta unita, con un’immagine coesa di grande impatto: un segnale forte di unione che arriva dal mondo vitivinicolo toscano, eccellenza del made in Italy”, ha commentato Sergio Zingarelli, vice presidente del Consorzio Chianti Classico e presidente dell’associazione Promovito, che si affianca così ufficialmente ad Avito, l’associazione nata nel 2016 per la gestione unitaria delle politiche vitivinicole toscane, di cui fanno parte 16 Consorzi, che rappresentano il 70% della produzione vinicola regionale (1,8 milioni di ettolitri su 2,6 milioni) per un fatturato di 1,2 miliardi di euro.
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