Dal 19 al 21 marzo, di scena a Udine “Alpe Adria Cooking”, festival di alta cucina: una tre giorni di dimostrazioni pratiche di cucina e pasticceria a cura degli “chef relatori” (28 cuochi per un totale di 19 stelle Michelin), sul palco di Udine Fiere, trasformato in cucina, sotto gli obiettivi delle telecamere che visualizzeranno su grandi schermi il lavoro degli chef.
Memorabili le performance 2006, con Heinz Beck, Martin Berasategui e Joël Robuchon. L’occasione, insieme agli chef internazionali, permetterà di fare il punto su dove sta andando l’alta cucina oggi ma soprattutto dove andrà la cucina di domani con le giovani promesse italiane dell'alta ristorazione che hanno mostrato vitalità e spinta alla ricerca. Animeranno i fornelli una trentina di chef provenienti da Francia, Spagna, Austria, Slovenia, Croazia e - novità di quest’anno - Russia. Per l’Italia si è voluto puntare non tanto sui “soliti noti”, ma soprattutto sulle giovani promesse della cucina di domani.
Stimolante sarà vedere alternarsi sul palco lo chef catalano Santi Santamaria, che a Madrid Fusiòn ha scaldato la platea con un monologo da one-man show contro la cucina tecnico-concettuale e scientifica, e, di contro, lo chef andaluso Dani Garcia, che, da anni, sta portando avanti ricerche sulle applicazioni dell'azoto liquido dimostrando come le nuove tecnologie possano contribuire a produrre nuove sensazioni gustative.
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