E’ stato firmato oggi a Bologna, in regione, il secondo accordo tra la Barilla e gli 11 tra consorzi agrari e associazioni dei produttori per il conferimento di 100.000 tonnellate di grano duro nella campagna 2007-2008, da produrre su una superficie di almeno 14.000 ettari. L’accordo segue quello sperimentale del 2006 avviato dall’assessore all’agricoltura della Regione Emilia Romagna Tiberio Rabboni, e che aveva portato alla produzione di 30.000 tonnellate di grano duro per la Barilla, leader mondiale nella produzione di pasta.
Fatto che può contribuire a stabilizzare il prezzo del grano duro, che è più che raddoppiato in sei mesi (+145%) in seguito anche a pressioni speculative sui mercati internazionali.
Il contratto quadro si articola in singoli contratti di fornitura tra l’azienda di Parma e le organizzazioni firmatarie, prevede l’utilizzo di varietà specifiche (Normanno, Levante, Saragolla e Svevo) e il rispetto di un disciplinare di coltivazione e conservazione in linea con quello di produzione integrata realizzato dalla Regione Emailia Romagna. Il prezzo base é legato al listino della Borsa Merci di Bologna, ma sono previsti premi legati alla qualità del grano.
A fine aprile 2008 dovrebbe essere operativo alla Barilla di Parma il più grande mulino a grano duro del mondo (con lavorazione di 900 tonnellate di grano al giorno); inoltre, la produzione concentrata nelle aree limitrofe al polo parmense consentirà di limitare i trasporti e di evitare l’immissione nell’atmosfera di oltre 1.000 tonnellate di anidride carbonica all’anno.
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