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AD UN ANNO DAL SUO RITORNO SULLE TAVOLE DEGLI ITALIANI, LA FIORENTINA VA ALLA GRANDE + 8% NEGLI ACQUISTI SECONDO COLDIRETTI

Ad una anno dal ritorno della fiorentina sulle tavole degli italiani sono aumentati dell’8 per cento gli acquisti di carne bovina delle famiglie, con una maggiore domanda per il Made in Italy e per le razze storiche nazionali. E’ questo il bilancio tracciato dalla Coldiretti, sulla base dei dati Ismea - Ac Nielsen sulla spesa alimentari delle famiglie, nell’anniversario della fine del divieto europeo di consumare il pregiato taglio. Un esilio forzato terminato all’inizio del 2006, dopo che il Consiglio dei ministri agricoli della Ue (marzo 2001) ne aveva vietato l’uso con il suo taglio “classico” (con l’osso), per fronteggiare l'emergenza mucca pazza (Bse). A seguito dell'emergenza mucca pazza, gli allevatori del Bel Paese hanno aumentato nelle stalle gli esemplari di razze autoctone e oggi l'Italia può contare su circa 140.000 animali riconducibili alle cinque storiche razze italiane con un aumento di oltre il 25% rispetto a prima della crisi mucca pazza del 2001, quando ne erano allevati solo 110.000. Ad essere "salvato dall'estinzione" è stato l'intero patrimonio di razze bovine Made in Italy con incrementi del 34% per la maestosa chianina (38.000 animali), del 15% per la romagnola (16.000 animali), del 16% per la marchigiana (49.000), del 59% per la podolica (25.000) e del 84% per la maremmana (8.000). La vera bistecca fiorentina si taglia nella lombata di vitellone di bovini di età non inferiore ai 15 mesi, ha nel mezzo l'osso a forma di "T", con il filetto da una parte e il controfiletto dall'altra ed è alta non meno di 3 e non più di 4,5 centimetri e va tenuta a frollare qualche giorno al fresco, ma quando si cuoce deve essere a temperatura ambiente. La fetta di carne va appoggiata sulla griglia rovente a circa 10 cm dalla brace viva ma senza fiamma, deve arrostire per 5-6 minuti e deve essere girata con l'aiuto di una paletta per cuocere l'altra parte per lo stesso tempo mentre l'aggiunta di sale e pepe deve avvenire a fine cottura.

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