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Adnkronos

Vino: Fine wines, prosegue il trend negativo nel 2025, a febbraio anche l’Italia va giù … In netto calo tutti gli indici principali del Liv-Ex, analizzati da WineNews. Compreso l’Italy 100 che aveva mostrato segnali di ripresa …Il 2025 dei fine wines continua ad andare in ribasso e, anche a febbraio, non si discosta da come si era chiuso il 2024, e quindi con il segno meno, tratto comune, ormai da mesi, a tutti gli indici principali del Liv-Ex (che da questo mese hanno visto qualche cambiamento), la piattaforma di riferimento del mercato secondario dei grandi vini da collezione. E che, questa volta, a differenza di gennaio, coinvolge anche l’Italy 100, dedicato ai vini italiani, che non riesce a distaccarsi dal gruppo, annullando il piccolo segnale positivo registrato a inizio anno, secondo i dati analizzati da WineNews. Se nella prima rilevazione annuale di gennaio 2025, il Liv-Ex 100, indice di riferimento, riportava -0,4% (-9,2% a livello annuale), a febbraio è sceso a -0,8% mese su mese, portando il suo ribasso nell’arco di un anno a -8,9% (ne fanno parte per l’Italia, dopo l’ultimo aggiornamento, il Barolo 2019 di Bartolo Mascarello, il Barolo Falletto Vigna Le Rocche Riserva 2017 di Bruno Giacosa, il Barolo Monfortino Riserva 2014 e 2015 di Giacomo Conterno, il Brunello di Montalcino Riserva 2016 di Biondi-Santi, il Barbaresco 2019 di Gaia, il Sassicaia 2019, 2020 e 2021 della Tenuta San Guido, il Solaia 2021 ed il Tignanello 2020 e 2021 di Antinori, l’Ornellaia 2021 ed il Masseto 2020 e 2021 del Gruppo Frescobaldi, oltre alla “new entry” del Soldera Case Basse 100% Sangiovese Toscana Igt 2019). Non fa meglio il Liv-Ex 1000, il più grande, in termini numerici degli indici, che con un -1,1% a febbraio 2025, fissa la perdita nei 12 mesi a -10,4%. Continua il calo anche dei sotto indici francesi (Bordeaux 500, Champagne 50, Burgundy 150 e Rhône 100), con le piccole eccezioni del Bordeaux Legends 40 (+0,9%), del Liv-ex Fine Wine Investables (+0,2%), e del Sauternes 50 (+0,8%). Per tutti gli altri, cali intorno al -1% mese su mese (ma del -2,3% per il Rhône 100 che fa -7,8% su scala annuale), che superano, sovente, la doppia cifra nell’arco dei 12 mesi. Un “passivo” che diventa molto più pesante se l’arco temporale analizzato è quello dei due anni. E guardando al Belpaese, se a gennaio l’Italia aveva dato un segnale positivo, la conferma non è arrivata a febbraio: -1,3% mese su mese, e -7% nei 12 mesi, è il “bollettino” accanto alla voce Italy 100, l’indice composto, dopo l’ultimo aggiornamento, dal Barolo di Bartolo Mascarello di tutte le annate dalla 2011 alla 2020, così come del Barbaresco di Gaja, dal Barolo Monfortino Riserva di Giacomo Conterno, annate 2001, 2002, 2004, 2005, 2006, 2008, 2010, 2013, 2014 e 2015, dal Barolo Le Rocche del Falletto Riserva di Bruno Giacosa 2000, 2001, 2004, 2007, 2008, 2011, 2012, 2014, 2016 e 2017, e ancora da tutte le annate dalla 2012 alla 2021 di Sassicaia, Solaia, Tignanello, Ornellaia e Masseto, oltre che di Soldera Case Basse 100% Sangiovese Toscana Igt delle annate dalla 2009 alla 2019 (ad esclusione della 2010).

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