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Adnkronos

Vino: export francese nei primi 8 mesi 2025 tiene ma ad agosto, con i dazi Usa, crolla … I dati Agreste, analizzati da WineNews: esportazioni da gennaio ad agosto a 6,6 miliardi di euro. Negli ultimi 3 mesi persi 243 milioni di euro … Il 2025 continua a dare notizie non particolarmente positive per il mondo del vino. Se il mercato mondiale, nel primo semestre, racconta di una frenata, -2,3% in valore a 16,7 miliardi di euro, e con prospettive che non appaiono rosee per l’immediato futuro, soprattutto dagli Usa, anche analizzando le performance dei singoli Paesi il campanello d’allarme suona. Basti vedere quello che succede in Francia, il principale produttore di vino in valore, le cui esportazioni stanno facendo fatica. Secondo i dati pubblicati mensilmente da Agreste, il servizio ministeriale di statistica dedicato all’agricoltura, e analizzati da WineNews, le esportazioni di vino e Champagne francesi nei primi 8 mesi 2025 hanno totalizzato 6,6 miliardi di euro, perdendo 56 milioni di euro sullo stesso periodo 2024.
Un dato che mostra stabilità, ma che, guardandolo nel complesso, viene “salvato” dai primi 5 mesi dell’anno, sempre in positivo ad esclusione di febbraio, con l’estate che, invece, ha visto una decisa inversione di marcia. Infatti, sono 243 i milioni di euro d’export persi tra giugno e agosto 2025 sullo stesso periodo 2024, con il passivo più pesante registrato ad agosto (-15% e quindi -122 milioni di euro), non a caso il mese che ha visto l’inizio dell’applicazione dei dazi Usa. Un dato, quest’ultimo, che lascia più di un interrogativo per i mesi a venire. Secondo Agreste, è la frenata delle esportazioni di vino e spirits a pesare sulla bilancia commerciale agroalimentare francese che, ad agosto 2025, mostra un calo di 241 milioni di euro su agosto 2024, registrando un deficit di -187 milioni di euro. A livello generale, ad agosto 2025, il saldo commerciale agroalimentare diminuisce a -187 milioni di euro dai +55 milioni di euro di agosto 2024, a seguito di un aumento annuo del valore delle importazioni (+267 milioni di euro, pari al +4%) e di una pressoché stabilità delle esportazioni (+25 milioni di euro).

Le esportazioni verso i Paesi terzi sono diminuite sull’anno precedente (-6%) a causa della diminuzione delle vendite di prodotti trasformati (-272 milioni di euro, pari al -12%), principalmente vini e liquori verso Stati Uniti e Asia (Cina, Singapore), secondo Agreste, che ha riportato come le esportazioni di vino (nel confronto tra agosto 2024 e 2025, ndr) sono diminuite del 15% (-122 milioni di euro), principalmente verso gli Stati Uniti (-97 milioni di euro, pari al -46%), in un contesto commerciale reso più difficile dall’aumento dei dazi doganali. Giù anche le vendite di spirits, sempre nello stesso periodo temporale, a -136 milioni di euro su base annua (-30%), un calo che ha interessato principalmente gli Stati Uniti (-73 milioni di euro, pari al -55%), ma anche Singapore (-16 milioni di euro) e la Cina (-13 milioni di euro).
In totale, ad agosto 2025, le esportazioni di vino e Champagne hanno raggiunto i 668 milioni di euro contro i 790 milioni di euro dell’agosto 2024. E sono cresciute anche le importazioni, passate da 54 a 57 milioni di euro con il saldo commerciale che è passato da 736 a 611 milioni di euro. Per eaux de vie e alcolici (e quindi gli spirits), le esportazioni ad agosto 2025 arrivano a 311 milioni di euro, ma erano 448 milioni ad agosto 2024. Diminuiscono, però, le importazioni, da 107 a 87 milioni di euro, con il saldo commerciale sceso a 225 milioni di euro (era 341 milioni di euro ad agosto 2024).

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