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Vino: è partita in tutta Italia la vendemmia dell’uva bianca Winenews, il calo quantitativo c’è ed è generale ... Un po’ in tutta Italia, anche se esistono delle eccezioni, la vendemmia delle uve bianche è già partita, a causa della calura estiva perdurante, evidentemente in anticipo, sulle medie degli anni scorsi, ma non sul 2011, un’annata decisamente precoce. Il dato, se mai, più insidioso è rappresentano da un generalizzato calo quantitativo che, peraltro, in situazione di crisi economica, potrebbe portare con sè anche elementi di positività come la crescita dei prezzi delle uve e una gestione dei quantitativi di vino più appropriata ad una domanda in calo, almeno sul mercato interno. Dal punto di vista qualitativo, le previsioni sono positive, tenendo conto della sanità generalizzata delle uve (che con il caldo non hanno sofferto degli attacchi delle malattie fungine e parassitarie) dell’uso dello strumento dell’irrigazione, che ha mantenuto le piante in equilibrio nonostante la siccità. Una materia prima che, dunque, è in grado di garantire vini buoni o molto buoni, anche se, chiaramente, non è possibile parlare di grande vendemmia. E, considerando la tendenza delle etichette italiane bianchiste ad essere consumate giovani, c’è da scommettere che i clienti finali, italiani o esteri, riusciranno a trovare vini capaci di confermare le buoni doti di qualità media, che, ormai, contraddistinguono la produzione bianchista del Belpaese. Ecco, almeno, lo stato dell’arte raccontato a Winenews da alcuni dei più importanti produttori italiani. Partendo dall’estremo nord, stiamo parlando dell’Alto Adige, a Termeno la vendemmia non è entrata ancora nel vivo. “Non abbiamo ancora cominciato, prevediamo di iniziare all’inizio della prossima settimana - spiega Wolfgang Klotz, direttore commerciale della Cantina di Termeno - C’è stato molto caldo ma non è stato così problematico e la siccità è stata arginata con l’irrigazione. Sembrano essere più basse le rese - continua - perché gli acini sono più piccoli e pesano di meno. Dal punto di vista qualitativo i presupposti sono molto buoni - conclude Klotz - e i tempi di vendemmia sono un po’ posticipati rispetto al 2011”. “Anche l’anno scorso abbiamo cominciato con la vendemmia più o meno in questo periodo - spiega l’enologo della cantina di Terlano Rudi Kofler - La vendemmia del primo Sauvignon è cominciata il 23 di agosto e l’uva è sana con ottimi valori di zucchero e un’acidità inaspettatamente buona - continua l’enologo - C’è però un aspetto negativo da considerare: dal punto di vista della quantità parliamo di un 10-15% in meno. Questo è dovuto ad una germogliazione irregolare delle piante e ai danni causati dal gelo”.In Trentino, una zona “vocata alla produzione di vini bianchi - spiega Umberto Picler direttore della produzione di Mezzacorona - anche quest’anno le aspettative sono buone. La vendemmia è già iniziata il 23 agosto con il Pinot Grigio, ma il grosso arriverà a partire da settembre. Quantitativi in calo”. Una vendemmia quella 2012 iniziata “in anticipo almeno di una settimana spiega Fausto Peratoner, direttore della produzione della Cantina La-Vis - Una vendemmia diversa non generalizzabile, non tutto sarà di ottima qualità, ma le capacità umane di contrastare una criticità come la siccità sono aumentate. Inizieremo con la raccolta degli Chardonnay del Pinot Grigio e del Muller Thurgau a partire da inizio settembre. Un dato però è già piuttosto evidente - continua - la diminuzione dei quantitativi di uva, almeno di un 10% sul 2011. Se i dati analitici delle basi spumanti, ricchezza alcolica e acidità importante, saranno confermate anche dai bianchi fermi sarà una buonissima vendemmia. E le premesse metereologi che ci fanno sperare. Sono arrivati il fresco e le escursioni termine e siamo fiduciosi”.Dal Friuli Gianni Venica, titolare dell’omonima griffe del Collio spiega che “si è trattato di un’annata impegnativa e la possibilità di irrigare è stata decisiva. Una vendemmia da svolgere in modo “chirurgico”, insomma, una vendemmia difficile con una siccità molto lunga. Attualmente però è arrivata un po’ di pioggia e la temperatura si è abbassata. I dati analitici sono soddisfacenti. Alcuni vigneti sono in anticipo anche sulla raccolta del 2011, altri, invece, sono in linea o leggermente in ritardo. Quantitativamente sarà una vendemmia più povera con almeno il 15% di prodotto in meno”. Dal Veneto Gianluca Bisol, titolare della griffe del Prosecco fa il punto sulla vendemmia delle uve che daranno vita allo spumante italiano attualmente più gettonato: “Ancora la raccolta del Prosecco non è cominciata, partirà tra il 10 e il 15 settembre, con qualche giorno di anticipo sul 2011. Quantitativi stimati in lieve ribasso dal 5 al 10% in meno. Ma le ultime piogge potrebbero far recuperare un po’ di peso ai grappoli. La qualità ci sembra buona. Negli ultimi giorni sono calate le temperature e ridotto la precocità della raccolta”. Una vendemmia che sarà anticipata anche di 15 giorni rispetto alla tradizione nella zona dei Colli Apuani, in Toscana con un calo medio della produzione del 15%, e il prodotto salvato in larga misura dall’irrigazione di soccorso., fa sapere, in una nota, il Consorzio del Candia Colli Apuane. Un calo di produzione rispetto al 2011, anche per la Vernaccia di San Gimignano, che, fa sapere in una nota il Consorzio, che sarà sensibile e variabile in base alle zone ed ai terreni. La vendemmia per le uve bianche di vitigni internazionali come Chardonnay e Sauvignon inizierà già a fine agosto, mentre i grappoli di Vernaccia cominceranno ad essere staccati ad inizio settembre. Dall’Umbria parla Enzo Barbi, titolare dell’azienda orvietana Decugnano dei Barbi che spiega: “è una vendemmia anticipata, almeno come quella del 2011, che ci ha fatto cominciare la raccolta delle uve destinate all’Orvieto Classico subito dopo Ferragosto. è un’annata particolarmente siccitosa che ha portato con sé anche un significativo calo della produzione. Per dare un giudizio definitivo, però, bisogna ancora aspettare. Speriamo bene”. “Siamo in anticipo con la raccolta di una settimana sul 2011 - spiega Michele Bernetti, patron della griffe marchigiana Umani Ronchi - il dato quantitativo è in ulteriore calo sul 2011, dal 5 al 10%, che era già stata un’annata piuttosto scarsa. La qualità però sembra migliore di quella delle uve dell’anno scorso, perché il caldo intenso è stato continuo e non si è concentrato su picchi pre-vendemmiali come nel 2011. Le vigne più vecchie di Verdicchio possono ancora aspettare un po’ per raggiungere la piena maturazione. Per il resto, il grado alcolico non manca ma c’è anche acidità. Speriamo che le piogge previste per i prossimi giorni - conclude Bernetti - facciano recuperare ancora qualcosa”. In Campania, e precisamente in Irpinia, zona storicamente tardiva, il grosso della vendemmia dei bianchi “non è ancora cominciata - spiega Piero Mastroberardino, patron della griffe di Atripalda - ma siamo un po’ in anticipo sul 2011. Inizieremo con la Falanghina intorno al 15 di settembre. Dal punto di vista quantitativo ci aspettiamo una leggera riduzione, decisamente non drammatica. Le vigne sono in salute e non c’è stress idrico. Ci sono delle premesse molto buone per una raccolta più che soddisfacente”. In Sicilia l’inizio della vendemmia è stato scandito dall’ormai storico appuntamento con la vendemmia notturna di Donnafugata da dove Antonio Rallo, alla guida dell’azienda insieme alla sorella Josè spiega che non c’è “nulla di anomalo da registrare, abbiamo anticipato di qualche giorno la vendemmia ed abbiamo una piccola riduzione delle quantità rispetto allo scorso anno”. Situazione analoga in caso Planeta dove Alessio Planeta, direttore della produzione dell’azienda di Menfi spiega: “la vendemmia dei bianchi è già iniziata per le varietà internazionali, mentre per quelle tradizionali comincerà ad inizio settembre. Siamo in anticipo di qualche giorno sul 2011 e dal punto di vista quantitativo abbiamo qual cosina in meno dell’anno scorso, che, peraltro, era già una raccolta tendenzialmente scarsa. Le uve sono molto sane, l’irrigazione ha funzionato a dovere e il caldo, che pure c’è stato, è stato continuo e non concentrato in picchi di particolare intensità. Siamo contenti della qualità - conclude Planeta - direi che è una vendemmia più che buona”. Dalla Sardegna Mariano Murru, enologo della griffe Argiolas spiega che quest’anno “la vendemmia è cominciata il 25 agosto, con il Vermentino, in leggero anticipo sul 2011, ma solo in particolari vigneti. Ad inizio settembre arriverà il grosso. Per ora la qualità è ottima, anche se registriamo una diminuzione della quantità dal 5 all’8%. L’irrigazione ha aiutato nei momenti di maggiore calura e attualmente le temperature si sono notevolmente abbassate, con buone escursioni termiche notte-giorno. Ci sembra - conclude Murru - una annata migliore della 2011 e non solo dal punto di vista sanitario delle uve”.

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