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Vino: migliora il legame tra Bacco e web, Italia investe di più su internet classifica dei migliori portali dei produttori stilata da WineNews ... I produttori di vino italiano, dopo anni di tentennamenti, investono con decisione nel web: migliorano i siti delle cantine del Belpaese, e la loro interazione con i social network, Facebook e Twitter su tutti, ma anche a quelli dedicati ai video e alle immagini come Youtube, Instagram e Flickr, per citare i più conosciuti. Quanto meno stagnante, invece, l’aspetto legato all’e-commerce (il business complessivo, in Italia, è stimabile sotto i 30 milioni di euro), nicchia che nel tempo si è costruita un suo pubblico, ma che non riesce a sviluppare una crescita intorno al vino, a differenza di quanto avviene in altri settori. Ecco lo stato dell’arte di Bacco su internet, che emerge da “Cantine in Web” n. 12, classifica dei migliori portali dei produttori italiani stilata da WineNews, uno dei siti più cliccati dagli amanti del buon bere, dopo aver passato in rassegna più di 2.500 portali. Al vertice, tra i siti leader delle cantine italiane, tre declinazioni diverse dell’eccellenza on line: al n. 1 il sito di Frescobaldi (www.frescobaldi.it), al n. 2 nel 2012, che dopo poco più di un anno di vita è stato nuovamente aggiornato e reso ancora più ricco ed interattivo, e fa proprio dell’interazione con gli utenti e del social networking la sua forza. Al n. 2 quello del gruppo Santa Margherita (www.santamargherita.it), da anni al vertice, che fa della ricchezza, della varietà e dell’aggiornamento dei contenuti la sua caratteristica. Al n. 3 la prima e più alta new entry in classifica, il nuovissimo sito di Antinori (www.antinori.it) che fa dell’eleganza e della trasposizione della storia dell’azienda sul web la sua cifra stilistica. Ai piedi del podio un quartetto di cantine siciliane, Planeta (n. 4, www.planeta.it), Tasca d’Almerita (n. 5, www.tascadalmerita.it), Donnafugata (n. 6, www.donnafugata.it) e il nuovo portale del gruppo Duca di Salaparuta (n. 7, www.duca.it). Posizione n. 8 per l’articolato portale della griffe veneta Allegrini (www.allegrini.it), mentre al n. 9 un sito sempre arrivato tra i migliori e che, grazie ad una nuova veste grafica raggiunge il gruppo dei leader, quello della cantina sarda Argiolas (www.argiolas.it). Al n. 10 il ricchissimo e rinnovato sito del Gruppo Italiano Vini (www.gruppoitalianovini.com), seguito dai vivaci portali delle siciliane Cusumano (n. 11, www.cusumano.it) e Cantina Settesoli (n. 12, www.cantinesettesoli.it). Nel mondo, ormai, 2,4 miliardi di persone, il 34% della popolazione del pianeta, utilizza internet. E in testa alla classifica dei Paesi con più internauti, ci sono la Cina (538 milioni di persone, il 40% del Celeste Impero) e gli Stati Uniti (245 milioni di persone, il 70% della popolazione). Uno, quello asiatico, considerato il più grande mercato del vino mondiale del futuro, l’altro, gli Usa, attualmente al n. 1 per consumi complessivi, e dove il Belpaese enoico è leader in volumi e valori. Mentre in Italia si parla di 36 milioni di utenti, poco più del 50% della popolazione. Pochi numeri (dati di www.internetworldstats.com) per confermare, se mai ce ne fosse bisogno, la grande importanza e le enormi potenzialità di internet, anche nel mercato globalizzato del vino. “Investire su internet e sulla comunicazione digitale, anche per la aziende del vino, oggi non è più solo un’opportunità, ma una necessita”, spiegano Lara Catinari (Business Developer Var Group, realtà che opera da oltre 30 anni nel settore informatico) e Juri Borgianni (Digital Strategies di Imama, agenzia di comunicazione digitale di Var Group), “autori” del sito di Frescobaldi, n. 1 di “Cantine in web” 2013. Le parole chiave del sito ideale? “Emozionale, perché chi naviga il sito di una cantina non cerca solo informazioni sui vini e sui prodotti, ma vuole emozioni; semplice, perché la semplicità di navigazione del portale valorizza i contenuti del sito; adattabile, nel senso che deve essere accessibile in maniera ottimale da tutti i device; chiarezza, dal punto di vista contenuti, che devono essere legati come un “flusso” di informazioni; interazione, nel senso di rapporto attivo con gli utenti, dove il sito diventa la base di appoggio per tutto quello che può essere condiviso sui social network; territorio, nel senso che il sito della cantina deve raccontarla immediatamente come realtà inserita e collegata al suo territorio, elemento che è parte fondamentale del suo brand, tanto che il sito dell’azienda deve essere sempre di più un fornitore di chiavi di lettura del territorio, dal punto di vista dell’enogastronomia, ma anche della storia, della cultura, dell’accoglienza”.

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