02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

ADNKRONOS

Vino: ricerca, sempre più Cina, Russia e Brasile da conquistare con la gdo e internet sempre più importanti per l’eno-business ... Sempre più Cina, Russia e Brasile, da conquistare con stili di vino diversi, con la gdo e internet sempre più importanti per l’eno-business: ecco alcuni dei trend futuri del vino mondiale, messi in evidenza dalla ricerca condotta da Gabriele Micozzi, docente di Marketing alla Luiss ed all’Università Politecnica delle Marche, che ha sondato le opinioni di 10.000 persone da tutto il mondo (3.333 importatori e distributori, e 6.000 consumatori), anticipati da WineNews, uno dei siti più cliccati dagli amanti del buon bere. Da cui arrivano conferme su quali saranno i mercati a più alta crescita per il vino italiano, ovvero Cina (+36% all’anno), Russia (+28%) e Brasile (+24%). Da conquistare, però, con vini di stile diverso: secondo esperti e consumatori, in Cina spopoleranno rossi di grande “dolcezza” e biologici, in Russia i bianchi più alcolici e strutturati, e i Brasile la faranno da padrone vini eleganti da un lato, e “divertenti” dall’altro. Ma in generale, in questi tra Paesi, secondo il sondaggio, la nicchia dei vini biodinamici potrebbe avere un tasso di crescita del 48% all’anno, e se al “bio” si aggiunge anche il valore dell’autoctono, il potenziale di crescita a livello mondiale, per le etichette del Belpaese, potrebbe essere addirittura del 56% nei prossimi tre anni. Nello stesso tempo, la gdo aumenterà il suo peso del 22% sul commercio dei vini “mass market”, ma crescerà anche l’e-commerce: +42%. Anche se, secondo la ricerca, ben il 78% delle aziende è impreparato in questo senso. E se il competitor n. 1 dell’Italia rimarrà la Francia, il Belpaese deve guardarsi anche da tutti gli altri Paesi produttori, visto che importatori e distributori, nei prossimi 3 anni, promettono di dare più spazio, nei loro cataloghi, anche ai vini di Argentina (+24%), Cile (+22%), Africa (+18%) e Australia (+16%). Come influenzare, dunque, le scelte di acquisto? Per la ricerca, nel mondo, entro il 2016 il peso delle guide “off-line” diminuirà del 32%, mentre crescerà quello dei blogger (+35%). E, in generale, il ruolo carta stampata nell’influenzare il consumatore del vino crollerà del 63% nei prossimi 3 anni, mentre il peso di internet crescerà dello stello valore. Ma tanto sul web che in termini di comunicazione generale, le cantine d’Italia e del mondo devono lavorare ancora: il 53% consumatori si dice insoddisfatto dai siti delle aziende, il 43% dalla loro comunicazione, il 36% anche dalle etichette. Ma al di là dello strumento, cosa raccontare e proporre sui mercati? Dai risultati della ricerca, i giovani e le donne, che nel mondo sono le “categorie demografiche” che ovunque stanno guidando la crescita dei consumi, vogliono vini sia eleganti che “divertenti”, e che abbiano comunque storie da raccontare. E se oggi il vino mondiale viene scelto soprattutto in base ai territori d’origine (69%), ai vitigni (46%), ai premi (42%), all’influenza delle campagne stampa e di eventi (40%), e al web (38%), in futuro i consumatori, a livello mondiale, cercheranno soprattutto nuovi luoghi di consumo (44%), nuovi territori del vino (41%), nuove forme di comunicazione sul web (38%), nuove bottiglie e nuove etichette (36%).

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Pubblicato su