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Vino: anche la raccolta dei vitigni a bacca bianca si fa attendere la quantità? per i produttori non così abbondante come da previsioni ... Anche la raccolta dei vitigni a bacca bianca si fa attendere, seppur con le dovute eccezioni. Attesa accompagnata da un certo ottimismo per la qualità dei vini, mentre le quantità non sono così generose come da più parti era stato previsto. Ecco il parere, raccolto da WineNews, di molti fra i più importanti produttori “bianchisti” del Bel Paese, che hanno “fotografato” uno scenario tendenzialmente confortante, anche se saranno le condizioni meteo di qui alla metà di ottobre a dire l’ultima parola sulla campagna in corso anche dei bianchi. Una primavera umido-fresca, a tratti fredda, accompagnata da un’estate decisamente più “mediterranea” che “sahariana”, hanno segnato la vendemmia 2013. Prima di tutto ritardando, in generale, l’epoca di raccolta e in molti casi anche determinando un calo quantitativo, a causa principalmente di fenomeni di cattiva allegazione, attacchi peronosporici e non sporadiche grandinate. Di contro, le uve, messe adeguatamente al riparo dalle principali malattie fungine causate dall’abbondante umidità, hanno potuto quest’anno godere di un ciclo di maturazione più lungo e più graduale, senza il disturbo di temperature eccessivamente calde e di mancanza di acqua. Il risultato potrebbe essere molto interessante, con vini più eleganti, freschi, molto profumati e longevi che, specialmente per la tipologia dei bianchi, significa sicuro successo. “Siamo partiti con la raccolta intorno al 7 settembre - spiega Gianni Venica di Venica Venica, una delle firme più importanti del Collio Friulano - reduci da una primavera piovosa. Poi, da luglio, il caldo che, salvo alcune giornate, non è mai stato eccessivo. Questo percorso ci ha consegnato un calo quantitativo almeno del 10% sul 2012, a causa di una cattiva allegazione. In compenso, però, le uve sono arrivate alla vendemmia con una maturazione equilibrata e un potenziale aromatico straordinario. Abbiamo cominciato a raccogliere per primo il Pinot Grigio e il Sauvignon, che, quest’anno, ha avuto un singolare anticipo di maturazione. Non abbiamo, invece, ancora raccolto lo Charodnnay, nonostante la sua proverbiale precocità, che contiamo di raccogliere addirittura insieme al Friulano la prossima settimana”. “Ci sembra una bellissima vendemmia - afferma Luca Rigotti, presidente del colosso trentino della cooperazione enoica Mezzacorona - l’uva è molto sana e possiede caratteristiche di ottimo livello. Le condizioni climatiche contraddistinte da una primavera piovosa, sono decisamente migliorate con l’arrivo dell’estate. Abbiamo cominciato a raccogliere le prime uve di Pinot grigio e di chardonnay per basi spumante ad inizio settembre, con un sensibile ritardo sulla vendemmia 2012, che iniziò il 23 agosto. La 2013 è un’annata regolare - prosegue il presidente - e verso la fine di settembre dovremo concludere la raccolta delle altre uve a bacca bianca. Veniamo da due vendemmie quantitativamente scarse, è la 2013 è decisamente migliore anche se non abbondantissima. Qualitativamente ci aspettiamo prodotti eccellenti”. “A Valdobbiadene la vendemmia è di solito tardiva - spiega Gianluca Bisol della griffe del Prosecco - e quest’anno ancora di più, almeno 12-15 giorni di ritardo sul 2012. Partiremo a metà della prossima settimana ed arriveremo agli inizi di ottobre. Le condizioni, per adesso, sono molto buone e contiamo di portare in cantina una quantitativo di uve analogo a quello del 2012, ma con un potenziale superiore, soprattutto dal punto di vista aromatico. Le nostre previsioni sono molto favorevoli per la sottozona del Cartizze. Probabilmente quella di quest’anno sarà la migliore vendemmia degli ultimi 20 anni”. “Una primavera difficile ci aveva un pò preoccupato - spiega Stefano Saderi, enologo dell’azienda veneta Paladin - poi l’estate ha permesso una buona ripresa alle piante. Siamo in ritardo sul 2012 di almeno 15 giorni, ma questo fatto ha permesso alle viti di allungare i propri tempi di maturazione, accumulando meglio e di più le sostanze aromatiche. Abbiamo iniziato a fine agosto con lo Chardonnay, poi il Pinot Bianco ed infine il Sauvignon che abbiamo raccolto in tre riprese fino ad inizio settembre. Le quantità sono inferiori al 2012 di un buon 8%. Soprattutto la scalarità delle maturazioni ci fa sperare in prodotti interessanti ed in una buona annata complessiva”. “Terminiamo la nostra raccolta in Franciacorta sabato - spiega Francesco Iacono direttore della produzione di Fratelli Muratori, che produce bianchi in Franciacorta e Campania - abbiamo cominciato a vendemmiare il 2 settembre con un ritardo di almeno 15 giorni sul 2012. La produzione è più bassa di quella dello scorso anno. Le uve sono arrivate in cantina molto sane, ma è ancora poco decifrabile la qualità dei vini che otterremo. I primi dati analitici dei mosti sono confortanti. A Benevento e sull’isola di Ischia - conclude Iacono - cominceremo il grosso della raccolta a metà settembre”. “Abbiamo raccolto qualcosa da destinare alle basi spumante - spiega Michele Bernetti a capo della marchigiana Umani Ronchi - ma con il Verdicchio non partiremo prima della prossima settimana, per terminare a fine ottobre. Siamo indietro sul 2012 di quasi 20 giorni, ma questo ritardo ci riporta soltanto indietro con la storia delle vendemmie che, fino a una decina di anni fa, da noi erano sempre effettuate in questo periodo. Ci preoccupa qualche fenomeno di ingrossamento dell’acino, ma le uve sono nel complesso bellissime. Quantità in ripresa dopo i cali del 30 e del 25% nel 2011 e nel 2012. Potrebbe essere una annata interessante - conclude Bernetti - incrociamo le dita”. “Abbiamo appena cominciato con le uve bianche - spiega Marco Caprai, patron della griffe umbra - e ci sono cose molto buone. Registriamo un incremento della quantità sul 2012 che oscilla tra il 30 e il 40%, ma l’anno scorso è stata veramente dura da questo punto di vista. Abbiamo avuto, climaticamente, un periodo difficile fino a giugno, poi un’estate mai “africana” ci ha portato fino ad una vendemmia molto bella. Il ritardo nelle operazioni di taglio dei grappoli è di almeno 15 giorni sul 2012. Potrebbe essere una vendemmia molto buona - conclude Caprai - vedremo, è ancora presto per giudizi definitivi”. “Abbiamo a che fare con una vendemmia sostanzialmente poco generosa - afferma Mauro Merz direttore della produzione di Fontana Candida, l’azienda laziale del Gruppo Italiano Vini - con quantitativi inferiori del 5-10% sul 2012. Colpa soprattutto di una cattiva allegagione, favorita da una primavera a tratti fredda, della peronospora e di un pò di grandine. E speriamo che non arrivi anche il marciume. Ma siamo ancora in tempo - conclude Merz - per fare una bella vendemmia”. “La situazione è buona ma siamo in ritardo - spiega Piero Mastroberardino, patron dell’azienda irpina - a causa delle temperature basse e della piovosità. Mi aspetto una vendemmia in pieno stile “Irpinia” con bianchi longevi e profumati. Non mi sembra un’annata da urlo, anche dal punto di vista quantitativo, allineato a quello del 2012. Il taglio dei primi grappoli di Greco e Fiano ci sarà ad ottobre - conclude Mastroberardino - una settimana dopo all’anno scorso”. “Ad oggi e parlando in generale - afferma Antonio Rallo, insieme alla sorella Josè, a capo della griffe siciliana Donnafugata - la produzione di uve in Sicilia dovrebbe aumentare di un buon 10%. La vendemmia non è partita tutta in una sola volta nell’isola. Noi abbiamo già raccolto il grosso delle uve a bacca bianca e tra tre giorni concluderemo definitivamente la nostra vendemmia. A Pantelleria abbiamo avuto un calo produttivo del 15%, a causa soprattutto del vento. Ma meteo a parte - conclude Rallo - la situazione mi sembra buona”. “Abbiamo già terminato la raccolta delle uve bianche, iniziando solo con qualche giorno di ritardo sul 2012 - sottolinea Alessio Planeta, direttore della produzione dell’azienda siciliana - registrando una quantità in crescita del 15%, dopo due vendemmie veramente scarse. I vini che via via stanno prendendo forma mi sembrano molto interessanti. Siamo invece lontanissimi dalla raccolta del Carricante sull’Etna, non prima di ottobre”. “La vendemmia del Vermentino sta iniziando proprio in questi giorni - spiega Mariano Muru, enologo della griffe sarda Argiolas - in ritardo di 10 giorni sul 2012. Le maturazioni sono state molto graduali quest’anno, senza troppo caldo e quindi, presumibilmente, daranno vini più freschi e profumati. La quantità è in aumento del 12% sul 2012. Abbiamo davanti a noi giornate di sole, ci aspettiamo - conclude l’enologo - un buon livello qualitativo”.

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