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Dall’Iran al Messico fino al Chianti. Ecco i vini più antichi al mondo ... Dall’Iran del 6 mila a.C. alla Francia del Château de Goulaine al Barone Ricasoli nel Chianti Classico. Ecco quali sono i vini più antichi del mondo... Le prime evidenze archeologiche della nascita della viticoltura risalgono al 5-6.000 a.C. e arrivano dall’Iran e dall’Armenia, dove è stata scoperta anche la prima azienda vinicola della storia, con tanto di torchio, vasche di fermentazione, brocche, bicchieri e semi di vitis vinifera, databile intorno al 4100 a.C. Un’altra proto-cantina, più o meno dello stesso periodo, è stata riportata alla luce di recente in Israele. Ora il magazine Uk ‘‘The Drinks Business’’, fa sapere il sito Winenews.it, raccoglie le 8 cantine più antiche del mondo, tra cui figura l’italiana Ricasoli.

Si parte dalla Francia: è Château de Goulaine, nella Valle della Loira, la cantina più antica del mondo. Fondata attorno all’anno 1000 dai Marchesi di Goulaine, è ancora in mano alla nobile famiglia di Nantes, che qui produce Moscato, Sancerre e Vouvray. Un secolo dopo, in Germania, fu invece fondato il monastero benedettino di Schloss Johanisberg, molto presto convertito in azienda vinicola, la prima ‘‘casa’’ del Riesling, ma anche il luogo dove è nato lo Spätlese, il vino dolce tedesco da uve muffate, che ha visto la luce, per la prima volta, nel 1775. Semidistrutto dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, il sito fu riportato all’antico splendore nel 1965 dall’opera della Principessa Tatiana (che qui ha vissuto fino alla sua morte, nel 2006) e dal marito, Paul Alfons Fürst von Metternich.

Di pochi anni dopo è la più antica delle aziende del Belpaese, Barone Ricasoli, che nel 1141 si assicurò il castello di Brolio, nel cuore dell’attuale Chianti Classico, a metà strada tra Siena e Firenze. Da allora, la produzione di vino, nonostante le numerose battaglie che hanno visto l’una contro l’altra le due città, non si è mai arrestata, ed oggi Barone Ricasoli vanta la maggior superficie vitata della denominazione del Gallo Nero, ben 230 ettari. Famoso per i suoi Riesling, Schloss Vollrads, in Germania, commercia le proprie bottiglie da più di 800 anni: il primo documento che testimonia una vendita di vino, infatti, risale al 1211.

In Spagna la cantina più antica è più recente: Codornìu, nel Penedès, è stata fondata nel 1551, come testimoniano i documenti dell’epoca che parlano esplicitamente di ‘‘attività vinicola’’. Le prima bottiglie di cava escono dall’azienda solo nel 1872, ed oggi Codornìu (dichiarato ‘‘monumento nazionale di interesse storico ed artistico da Re Juan Carlos nel 1976) è uno dei produttori più grandi della Regione, con 5 milioni di bottiglie l’anno. Sempre per mano spagnola, ma ben lontano dalla madre patria, sorse, nel 1568, Casa Madero, a Parras de la Fuente, in Messico, dove i gesuiti arrivati nel 1594 puntarono sulla viticoltura. Oggi il Messico non è certo tra i produttori più affermati, tutt’altro, ma è in quel periodo che la produzione enoica inizia ad esplorare nuove frontiere, come il Sudafrica, dove sorgono due della aziende più longeve del nuovo mondo enoico: Rustenberg, a Stellenbosch, fondata nel 1682 da Roelof Pasman, che per primo intuì il potenziale della Regione, e Boschendal Winery, a Franschhoek, sorta nel 1688, quando arrivarono in Sudafrica, dalla Francia, i primi ugonotti.

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