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Vino: come “sopravvivere”? Musica e poi Champagne, Brunello ... Si può “sopravvivere” per un anno ascoltando a rotazione solo tre canzoni e bevendo unicamente tre tipi di vino? Messi alle strette di fronte a questa difficile scelta, gli enoappassionati italiani non hanno dubbi: sull’iPod scaricano i Pink Floyd, gli U2 e Battisti, e scelgono di bere Champagne, Brunello di Montalcino e Barolo. Questi i risultati del sondaggio di www.winenews.it, uno dei siti più cliccati dagli enonauti, in collaborazione con Vinitaly, www.vinitaly.it, uno degli eventi di riferimento dell’enologia internazionale. Sono sempre più numerosi gli enonauti - appassionati del web & del buon bere - che trascorrono le giornate in simbiosi con il loro lettore Mp3 e soprattutto con una playlist di canzoni che fa da colonna sonora ad ogni momento della giornata. Ma anche in cantina ognuno ha una sorta di playlist personalissima di bottiglie, alla quale attinge più spesso e volentieri. Agli oltre 18.000 enonauti di www.winenews.it è stato chiesto di immaginare una situazione estrema, ovvero di dover scegliere solo tre canzoni e tre bottiglie da ascoltare e bere per un anno.
La grande maggioranza si è orientata decisamente sul classico, sia nella scelta della musica che delle etichette: nomi eterni e intramontabili, quelli che davvero non stancano mai.
Per la musica vincono dunque evergreen come i Pink Floyd (29%), gli U2 (26%) e Lucio Battisti (18%), ma anche Led Zeppelin, Dire Straits, Rolling Stones, Police, Jimi Hendrix e Bob Dylan. Molto gettonati anche i R.E.M, i Pearl Jam, i Red Hot Chili Peppers e Bruce Springsteen Gli enonauti più giovani preferiscono invece Massive Attack, Timbaland, Norah Jones, Amy Winehouse, Coldplay, Alicia Keys e Ben Harper.
Numerosi gli enonauti che prediligono la musica italiana: oltre a Lucio Battisti i più votati in assoluto sono Vasco Rossi, Francesco Guccini, Francesco De Gregori, Paolo Conte, Edoardo Bennato, Zucchero, Claudio Baglioni, ma anche Jovanotti, Ligabue e Gianna Nannini. E se c’è chi sceglie voci senza tempo come quelle di Domenico Modugno e Luigi Tenco, c’è anche chi indica brani di musica classica, privilegiando in particolare Mozart, Vivaldi, Bach e Beethoven, senza dimenticare il grande Pavarotti. Molti anche gli appassionati di jazz, che citano classici titoli di Miles Davis, Nina Simone, Dave Drubeck Quartet, Jerry Mulligan ed Ella Fitzgerald. Per quanto riguarda il vino, gli enonauti hanno immaginato i possibili abbinamenti con differenti tipologie di cibo, e molti di loro hanno optato per una terna composta da una bottiglia di bollicine, una di rosso e una di bianco, anche se c’è chi ha privilegiato vini passiti e da meditazione. La scelta più gettonata in assoluto è lo Champagne (23%) - in virtù della sua versatilità negli abbinamenti - in particolare Krug, Selosse, Egly-Ouliet e Pol Roger. A seguire il Brunello di Montalcino (18%), indicando in particolare come cantina d’elezione la storica griffe Biondi Santi.

Molti gli enonauti che optano per il Barolo (13%), e anche qui sono state privilegiate cantine di grande importanza come Bartolo Mascarello, Giacomo Conterno e Angelo Gaja. Non mancano naturalmente gli estimatori dei grandi vini francesi, che si sottoporrebbero volentieri al “sacrificio” di bere per un anno unicamente Chateau Margaux, Cheval Blanc e Chateaux d’Yquem, come molti anche quelli che opterebbero invece per celeberrimi Supertuscan, come Sassicaia, Ornellaia e Solaia. Sempre tra i rossi ottengono molte preferenze Chianti Classico (le griffe più votate Castello di Fonterutoli e Castello di Brolio), Amarone (Masi) e Sagrantino di Montefalco (Arnaldo Caprai). Tra le bollicine c’è chi segue il filone made in Italy, indicando Franciacorta, Trento e Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene. Per i vini dolci decisamente in pole position il Passito di Pantelleria (in particolare il Ben Rye di Donnafugata). Tra i vini bianchi predominano i vitigni autoctoni del Belpaese, come Ribolla, Fiano d’Avellino, Grechetto, Malvasia, Vermentino, Verdicchio e Gewurztraminer.

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