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Vino: Francia e Spagna a buon punto per recepimento nuova Ocm ... Francia e Spagna a buon punto nel recepimento della nuova Ocm vino. È quanto emerge dall’l’inchiesta di WineNews sugli effetti della nuova Ocm vino sugli assetti legislativo-organizzativi del mondo del vino europeo, evidentemente, fondamentali per una programmazione imprenditoriale decisiva in un momento di forte crisi generalizzata come quello attuale. Se, come già abbiamo segnalato, in Italia, la situazione è a dir poco ancora molto fluida, per non dire nebulosa, cosa è accaduto nei principali Paesi produttori dell’Unione europea, mentre da noi regna e regnava un assordante silenzio? Cominciamo con la Francia. Nel regno delle denominazioni piu’ famose del mondo, grazie, bisogna ammettere, soprattutto al fatto che la nuova Ocm è, quanto meno, ispirata dal sistema di regole transalpino, il regolamento comunitario 479/2008 dovrebbe essere già stato “digerito” senza nessun tipo di problema. Da una parte, solo per fare qualche esempio, una piramide qualitativa, Aoc e Vin de Pays, perfettamente sovrapponibile alle Dop e alle Igp, dall’altro, i consorzi interprofessionali a tutti gli effetti riconosciuti come enti terzi e, quindi, già predisposti a svolgere l’annoso compito dei controlli. In Spagna, situazione altrettanto tranquilla, ma per motivi diversi: la forte autonomia delle Regioni iberiche ha permesso un adeguamento pronto e snello alla nuova Ocm attraverso una normativa ad hoc con percorsi amministrativi semplici, prodotta regione per regione.
Insomma, per non usare inutili giri di parole, Francia e Spagna, Paesi di punta della produzione vitienologica europea e diretti concorrenti dell’Italia, hanno, almeno “in generale”, recepito l’Ocm vino, che si avvia ad essere rubricato fra le pratiche già evase. I motivi principali risiedono non solo in una organizzazione generale di questi Stati moderna ed efficiente (si va da un federalismo collaudato e ben funzionante, per la Spagna, ad un dirigismo statale moderno e concreto nel caso della Francia), che ha garantito un buon livello di reattività, ma anche, aggiungiamo, in una giusta dose di sensibilità verso un comparto economicamente importante che, specie nel caso francese, ma dovrebbe essere lo stesso anche per il Bel Paese, è considerato un vero e proprio fondamento della cultura e dell’immagine della Francia stessa. Il 24 luglio sono usciti i i regolamenti applicativi della nuova Ocm vino. Anche in questo caso Francia e Spagna hanno preferito lavorare in modo diverso dall’Italia, cominciando a ragionare sulle anticipazioni di questi testi legislativi, mentre da noi è stata scelta la strada di affrontarli solo subito dopo la loro pubblicazione.

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