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Vino: Burdese (Slow Food), no a repressione e proibizionismo ... La repressione ed il proibizionismo non servono a niente. Servono, invece, intelligenza, scelte politiche giuste e fare educazione”. Così il presidente di Slow Food Italia Roberto Burdese intervenuto, oggi, al Lingotto di Torino, al convegno “Il futuro del vino tra sovrapproduzione, prezzi e mercato”, appuntamento inaugurale del “Wine Show”. “La crisi c’è - ha aggiunto Burdese - anche perché c’è ormai troppo vino nel mondo. Ormai si produce vino ovunque e anche noi in Italia abbiamo commesso lo stesso errore, moltiplicando gli ettari vitati e le produzioni in pochi anni. In Italia non c’è mai stata una politica di programmazione nei territori”. Secondo il presidente di Slow Food Italia “dal 2000 registriamo una curva discendente dei consumi e questa crisi non passerà presto. Per questo occorre tornare a ragionare in termini di dimensione locale, aumentando la penetrazione nei territori, senza naturalmente perdere di vista i mercati esteri e incrementare la vendita diretta nelle cantine”. A fornire una fotografia dell’andamento del settore è stato Alessandro Regoli, direttore di Winenews, che ha illustrato i risultati di un’inchiesta condotta su 25 aziende, che rileva come il consumo estero ha risentito della crisi ma è tornato a dare qualche segnale positivo. Per quanto riguarda il mercato interno, invece, segnali non positivi arrivano da wine bar, enoteche e ristoranti. “È il segnale - ha osservato - che il consumo di vino tiene, ma si è spostato soprattutto all’interno delle mura domestiche. Complici, soprattutto, i limiti più stringenti sull’alcol, che scoraggiano il bere fuori casa. Il vino non può essere criminalizzato”. Sulla stessa linea l’assessore all’agricoltura del Piemonte Mino Taricco, secondo il quale “occorre fare un passo indietro e non sbagliare nuovamente. Non serve inasprire le regole che già ci sono ma occorre intensificare i controlli in modo ragionato. Non dimentichiamo poi che l'alcol pesa negli incidenti stradali solo per il 2-3%”.

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