02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

AGI

Raccolta record in toscana per miele di acacia … È un anno complessivamente buono per il settore del miele prodotto in Toscana “Dopo un’ottima primavera che ha consentito una raccolta record di miele di acacia, eccezionale sia dal punto di vista qualitativo sia quantitativo (con una media di 30 -40 kg ad alveare) - afferma Duccio Pradella, presidente dell’Arpat (Associazione Regionale Produttori Apistici Toscani) intervistato dal giornale online WineNews -, la stagione è proseguita a ritmi più rallentati”. Il millefiori estivo secondo Pradella in generale è scarso come anche il miele di castagno (anche se è andata meglio sull’Amiata e nelle montagne pistoiesi).”Per quest’ultimo - sottolinea il produttore- non è ancora appurato se per colpa del clima o di un parassita (cinipide) che sta attaccando molti castagni della regione. Il miele di girasole ha avuto un andamento a macchia di leopardo, con risultati migliori in Val di Chiana e Maremma, mentre è ancora in corso la raccolta del miele di melata e dell’erba medica”. Un bilancio definitivo sull’andamento della stagione verrà fatto alla “Settimana del Miele” di Montalcino che si terrà dal 9-11 settembre, uno degli appuntamenti di riferimento del settore. In Toscana oltre alle varietà più note e utilizzate come acacia, millefiori, castagno e girasole vengono prodotti mieli meno conosciuti come miele di spiaggia che precisa Hubert Ciacci presidente della “Settimana del Miele” di Montalcino “viene prodotto in Versilia da una sola azienda situata nel Parco di Migliarino-San Rossore, ottenuto da specie botaniche tipiche della macchia mediterranea, o come il camuciolo produce oli essenziali con cui si sporcano le api al momento dell’impollinazione, conferendo così al miele il suo tipico aroma - spiega Hubert Ciacci, - come camuciolo, cisto, tamerice, corbezzolo e pitosforo” Il più costoso tra tutti è il miele di corbezzolo, che arriva dalla zona costiera (in particolare dalla Maremma) e dalle isole dell’arcipelago toscano. Dal prezzo di oltre 30 euro al kg, è di difficile produzione e si raccoglie in autunno: ha un colore ambrato, con tonalità grigio-verdi, odore pungente e sapore decisamente amaro e caratteristico. Non è un miele per tutti i gusti: è riservato agli intenditori, che lo degustano da solo o in abbinamento a particolari formaggi. Un’altra varietà poco conosciuta è il miele di marruca, prodotto solo in alcune buone annate: la marruca è un arbusto con migliaia di spine, che un tempo veniva utilizzato per formare recinzioni invalicabili all’uomo e agli animali.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024