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L’ATTESA È FINITA

Al via la vendemmia 2025 in Italia: a tagliare il primo grappolo le Cantine Ermes in Sicilia

Con qualche giorno in anticipo sul calendario, già si colgono Pinot Grigio, Chardonnay, Viognier e basi spumante. “Stime prudenzialmente ottimistiche”
CANTINE ERMES, CHARDONNAY, PINOT GRIGIO, SICILIA, VENDEMMIA 2025, VIOGNIER E BASI SPUMANTE, Italia
Al via la vendemmia 2025 in Italia dalla Sicilia

Se non è un caso che, ogni anno, il taglio dei primi grappoli di uva, in Italia, avvenga in Sicilia, meno casuali, ma molto affascinanti, sono gli angoli magici del “continente enoico” siciliano, in cui il rito si ripete. Come i vigneti nella parte Sud Occidentale dell’isola, dove a dare il via alla vendemmia 2025 in Italia, la cui attesa è, dunque, finita, particolarmente trepidante, quest’anno, non solo per gli effetti del cambiamento climatico, che, ormai ci hanno abituato al suo anticipo di qualche giorno sul normale calendario, ma anche tra mercato lento e giacenze in cantina (come analizzato da WineNews), sono i viticoltori di Cantine Ermes, la più grande realtà cooperativa vitivinicola italiana per superficie biologica - con oltre 14.394 ettari vitati, di cui 3.118 certificati, e più di 2.700 soci in sei regioni italiane, custodi anche dei vigneti delle Tenute Orestiadi attorno al “Cretto di Burri” a Gibellina, dove il vino è simbolo di rinascita della Valle del Belìce dal terremoto (come abbiamo raccontato in un video) - e che, oggi, hanno iniziato a raccogliere Pinot Grigio, Chardonnay, Viognier e basi spumante. Ma con la stagione di raccolta, momento clou per il mondo del vino, che, solo in Sicilia, si concluderà in ottobre sull’Etna, così come nel resto del Belpaese, dove ora continuerà, all’insegna della cooperazione, della sostenibilità e della bellezza.
La vendemmia di Cantine Ermes segna, in particolare, l’avvio di una campagna che si preannuncia impegnativa, ma promettente, per qualità e per impostazione gestionale, secondo il presidente Rosario Di Maria, con stime prudenzialmente ottimistiche. E in un momento storico in cui il settore vitivinicolo si confronta con nuove sfide ambientali, commerciali e normative, la vendemmia 2025 non è solo l’inizio di un nuovo ciclo produttivo, ma il frutto di un lavoro collettivo, che guarda al futuro valorizzando qualità e radici.

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