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ALIMENTAZIONE NATURALE: MOLTE PAROLE E QUALCHE TENTATIVO DI NICCHIA. MA CHI È COSTRETTO AD UN PRANZO RAPIDO AL BAR? RISPONDE SANA, IL SALONE INTERNAZIONALE DEL NATURALE DI BOLOGNA (9-12 SETTEMBRE), CHE PORTA IL BIO NELLA RISTORAZIONE COMMERCIALE

Si fa un gran parlare di cibi sani e naturali, del bisogno di un’alimentazione corretta e sostenibile. Nobili intenti e nobili iniziative, che però spesso restano confinate in esperienze e tentativi “di nicchia”, dovendo fare i conti con la realtà: i ritmi attuali di vita, specie nelle grandi città, impongono scelte alimentari nelle quali il parametro principale diventa la velocità. Tutte le indagini consegnano, infatti, un quadro di consumatori biologici con forte prevalenza di impiegati, professionisti e insegnanti che, in particolare nelle grandi e medie città, consumano fuori casa almeno un pasto. Ne scapita la qualità, con bar e tavole calde che - salvo qualche rara eccezione - prestano scarsa attenzione alle qualità nutrizionali, alla freschezza, alla varietà. Questo significa che i consumatori che hanno scelto di alimentarsi con prodotti biologici, se non portano in ufficio prodotti preparati a casa, devono ripiegare su proposte convenzionali che evitano nei loro consumi casalinghi. Sta per essere definita, però, una piattaforma normativa sulla somministrazione di alimenti biologici nella ristorazione, piattaforma che verrà presentata a Sana, il salone internazionale del naturale, di scena a Bologna dal 9 al 12 settembre.

Si tratta di proporre menu biologici nella ristorazione commerciale (soprattutto bar), in modo da diversificare l’offerta e soddisfare un segmento crescente di consumatori. Agli aspetti normativi, discussi in un apposito convegno, il 12 settembre, dal titolo “Il bio esce di casa”, si affiancheranno interventi sugli aspetti organizzativi, sulle complessità gestionali e sull’importanza degli aspetti nutrizionali dell’opzione biologica, con contributi di operatori di bar, ristoranti e locali che già sperimentano menù biologici. Ma il Salone del bio non si limiterà all’aspetto “teorico”: sarà infatti allestita un’area dimostrativa di ristorazione bio. Ci sarà un BioBar che offrirà ai visitatori l’opportunità di sperimentare il biologico fuori casa: una buona colazione, un pranzo veloce a mezzogiorno, una merenda o uno spuntino e un aperitivo piacevole e salutare. Poi un BioRistorante, con menu diversi, così da offrire un modello ai ristoratori che vogliono sperimentare il bio nel proprio locale, uscendo dalla logica della “curiosità” e della “sperimentazione” ma facendolo diventare una realtà presente nei menù di tutti i giorni, anche nelle proposte di ristorazione veloce.

Uno Spazio BioPizza, dove pizzaioli professionisti mostreranno come il cibo più amato in tutto il mondo abbia saputo interpretare le nuove esigenze nutrizionali e porsi con determinazione l’obiettivo di far fronte alle esigenze delle persone con allergie e intolleranze alimentari. Si comincia, in modo spettacolare, il 9 settembre, con i Campionati mondiali di BioPizza (con premiazione e assaggi finali) e, fino al 12 settembre, gli operatori potranno confrontarsi sulle tecniche di lavorazione delle diverse farine (orzo, kamut, farro, ...) e imparare sul campo le tecniche di lavorazione della pizza senza glutine. Un buon servizio ai clienti e un’occasione di crescita per le pizzerie.

Info: www.sana.it

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