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Anche Firenze ha il suo orto urbano: “L’orto di Berta” nel chiostro della chiesa e convento di Santa Maria Maggiore tra il campanile di Giotto e la chiesa di Santa Maria Novella. Tutti possono frequentarlo, adottare una pianta, organizzarvi un evento

Anche Firenze ha il suo orto urbano, e non poteva che essere ubicato in una location d’eccezione, sullo sfondo di uno dei tesori della “culla del Rinascimento”, tra il campanile di Giotto e la chiesa di Santa Maria Novella: ecco “L’orto di Berta”, a Palazzo Giovane del Comune di Firenze nel chiostro della chiesa e convento di Santa Maria Maggiore - una della più antiche chiese cittadine - che inaugura oggi e sarà gestito dalla Casa della Creatività, la società consortile composta da Fondazione Sistema Toscana, Sicrea e Istituto Europeo di Design, e curato dagli agronomi della Cooperativa agricola di Legnaia, nel progetto Zap-Zona Aromatica Protetta. Un progetto importante che nasce intorno all’idea di riportare la coltivazione dell’orto nel chiostro, nel segno dell’amore e del rispetto della tradizione di laboriosità che ha vissuto per secoli tra le mura del convento, e della consapevolezza del valore delle connessioni fisiche e naturali, immersi come siamo in quelle virtuali e digitali.
“Reclutiamo orticoltori-custodi tra chi vive e lavora in centro, dal professionista allo studente - spiega a La Repubblica-Firenze il direttore generale della Fondazione Sistema Toscana Paolo Chiappini - abbiamo creato una lista aperta, alla quale può iscriversi chi voglia impegnarsi a piantare e coltivare l’orto prendendo parte ai turni per annaffiare due volte al giorno, la mattina e la sera. Sarà possibile avere in adozione una piantina, coltivarla e goderne dei frutti portandosi a casa pomodori e zucchine a maturazione avvenuta. E siccome la “produzione” è limitata, chi lo desidera sarà aiutato a farsi l’orto in ufficio, a casa, sul balcone”.
Sarà una vetrina della produzione agricola di qualità - senza dimenticare l’aspetto didattico per i più giovani - come limoni e ulivi, pomodori e zucchine, melanzane e insalate, fagiolini e fragole, ad alternanza stagionale come si deve fare. Quinoa è la caffetteria accanto all’orto, gluten free, dove assaggiare parte del raccolto, e di Zap fanno parte anche lo sportello informa giovani del Comune di Firenze, Le Nozze di Figaro, agenzia che si occupa di concerti, musica ed eventi, Radio Fleur, la web radio dell’Assessorato all’Europa e alle Politiche Giovanili del Comune di Firenze, la redazione di Toc Toc, il web magazine ad alta partecipazione che racconta la vita di tutti i giorni dei fiorentini e di chi vive a Firenze, e vi ha aderito anche il Festival dei popoli che organizza uno dei più importanti festival internazionali cinematografici italiani dei film documentari a Firenze.
Tutti possono frequentare Zap, perché è un luogo di incontro e di scambio culturale che mette a disposizione i suoi spazi: uno sportello informativo per i giovani, una caffetteria bistrò, un’area per la lettura, una sala incontri attrezzata, un’orto urbano dove sostare, uno spazio espositivo. E Zap può anche concedere i propri spazi per l’organizzazione di eventi ed iniziative appropriate. Zap è gestito da Casa della creatività srl - l’associazione nata con l’idea di raccogliere le migliori esperienze maturate intorno al Festival della Creatività e rilanciare un sistema di relazioni tra soggetti pubblici e privati che agisca come network sia a livello nazionale che internazionale - in seguito all’assegnazione di un bando comunale per un periodo di 6+6 anni.
Info: www.zap.fi.it

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