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Anche i grappoli d’uva, proprio come la pelle dell’uomo, nei periodi in cui il sole picchia più forte, si ustionano. Un problema particolarmente sentito in Australia, da dove arriva una soluzione alquanto originale: una crema solare per gli acini

Italia
In Australia hanno trovato la soluzione: una crema solare per gli acini

Anche i grappoli d’uva, proprio come la pelle dell’uomo, nei periodi in cui il sole picchia più forte (solitamente alla fine di luglio), si ustionano. Un problema particolarmente sentito in Australia, da dove arriva una soluzione alquanto originale: una crema solare per gli acini. “Voi mettete la protezione solare ai vostri figli quando li portate al mare - ha raccontato Bruce Tyrrell, presidente di Tyrrell’s Wines, nella Hunter Valley alla Bbc - e noi facciamo lo stesso con i nostri acini d’uva”.
In viticultura, si tratta di creare uno strato di caolinite in grado di assorbire i raggi UV, per evitare “scottature” all’uva. Il tutto “senza che rimanga alcun residuo sulle uve, mentre il vigneto - dice Bruce Tyrrell - assume un divertente colorito tra il blu ed il bianco”. Oggi, i viticultori gestiscono il sole, ed il rischio di scottature delle uve, attraverso la gestione della chioma, mentre questa soluzione, con l’uso della “crema solar”e, è più che altro una risposta al cambiamento climatico. Lo scorso novembre, l’Agwa - Australian Grape and Wine Authority, ha pubblicato i risultati dei suoi test di applicazione, effettuati tra il 2012 ed il 2014 di “creme solari per uva”a base di argilla (Surround e Screen Duo): secondo la sperimentazione, queste polveri permetterebbero di preservare le uve dai colpi di calore (sia per diversi giorni consecutivi a 35° C, sia per una giornata intera sopra i 40° C), ed anche di accelerarne la maturazione. I tecnici però ricordano che i trattamenti vanno effettuati a temperature inferiori ai 28° C, “altrimenti il preparato si secca prima di toccare le uve”.

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