02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

Anche la Coca-Cola deve qualcosa al vino: la formula della bibita più famosa al mondo fu ispirata da una mistura Corsa chiamata “Vin Mariani”: Bordeaux infuso con la cocaina. Lo sostiene il libro “Citizen Coke, The making Of Coca-Cola Capitalism”

Anche la Coca-Cola deve qualcosa al vino. Almeno nel momento della sua genesi. Un input primario per un successo planetario che, all’epoca, sicuramente non era neppure pensabile. La bevanda più famosa e consumata del mondo fu ispirata da una mistura chiamata “Vin Mariani”, creata nel 1863 da Angelo Mariani, chimico della Corsica. Si trattava di vino rosso Bordeaux infuso con la cocaina, all’epoca legale, che forniva carica energetica. L’ulteriore tassello alla “storia infinita”della bevanda più conosciuta al mondo è contenuto nel libro fresco di stampa “Citizen Coke, The making Of Coca-Cola Capitalism”, di Bartow J.Elmore, come riporta, tra gli altri, da www.dailymail.co.uk e dal sito “Dagospia”. Una bevanda che, al di là della sua storia, peraltro originale e non priva di fascino, ha saputo costruire uno dei più incredibili successi commerciali del globo.
Nel 2012, quasi due miliardi di persone hanno bevuto Coca-cola ogni giorno in 200 paesi, circa una ogni quattro esseri umani del pianeta. Per farla servono 79 miliardi di galloni di acqua all’anno, uno sciroppo di glucosio segreto, caffeina, estratti dalla foglia di coca e aromi vari.
La formula originale fu creata nel 1886 dal chimico statunitense John Stith Pemberton, nativo della Georgia. La mise a punto in una farmacia di Atlanta e la definì un “tonico per il cervello”. Nelle prime pubblicità si diceva fosse una cura per chi era dipendente da oppio e morfina. Ma l’ispirazione di tutto questo veniva da una mistura chiamata “Vin Mariani”, creata nel 1863 da Angelo Mariani, chimico della Corsica. Si trattava di vino rosso Bordeaux infuso con la cocaina, all’epoca legale, che forniva carica energetica.
Già nel 1893 fu lanciata una scopiazzatura, priva della foglia di coca, chiamata “Brad’s Drink”, e diventata, cinque anni dopo, “Pepsi-Cola”. Nel 1903, quando aumentò l’abuso di droghe negli Stati Uniti del sud, il puritano Asa Candler, che aveva comprato la formula originale da Pemberton, decise di rimuovere ogni traccia di cocaina dalla bibita. Poco dopo si parlò di dipendenza dalla caffeina e, nel 1918, la Coca-Cola ne dimezzò la quantità, ottenendo i livelli che contiene ancora oggi (metà della caffeina contenuta in un espresso).
Le prime bottiglie di Coca erano di tutti i colori, ma solo nel 1916 arrivò il suo design classico. Le prime lattine di Coca-Cola invece furono fatte nel 1955, per essere esportate nelle basi militari.

Copyright © 2000/2025


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025

Altri articoli