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L’IDEA

Anche la Toscana, con Bibi Graetz, produce “Wines From Another World”

Il Neptune Code 0.6 (562 bottiglie a 1.100 euro ciascuna) arricchisce il progetto del produttore portoghese Cláudio Martins (Martins Wine Advisor)
ALENTEJO, BIBI GRAETZ, CLÁUDIO MARTINS, MARTINS WINE ADVISOR, PORTOGALLO, SANGIOVESE, TOSCANA, WINES FROM ANOTHER WORLD, Italia
I “Wines From Another World”, ad oggi, nel progetto del portoghese Cláudio Martins

Il Portogallo e l’Alentejo come “Giove”, la Spagna ed il Priorat come “Urano”, la Germania e la Mosella come “Saturno”, e ora l’Italia e la Toscana come “Nettuno”. Si arricchisce con il Neptune Code 0.6, vino rosso made in Tuscany con la firma dell’istrionico e blasonato produttore Bibi Graetz, il progetto “Wines From Another World”, ideato da Cláudio Martins, Ceo Martins Wine Advisor, un “viaggio cosmico tra i grandi terroir del mondo. Non solo una collezione, ma un’odissea sensoriale e simbolica - spiega Martins - che esplora il legame tra terra e cosmo attraverso vini unici e straordinari”. E che ora, dunque, vede anche 562 bottiglie di Neptune Code 0.6, “un rosso del 2015, dal valore di mercato di 1.100 euro ciascuna, di cui il 25% è già stato prenotato in prevendita”, spiega una nota.
Al centro di questa costellazione enologica c’è il Portogallo, punto di partenza e riferimento imprescindibile del progetto. Jupiter, lanciato nel 2021 e prodotto nell’Alentejo, è stato, infatti, il primo vino al mondo a inaugurare questa serie esclusiva, rimanendo uno dei più iconici. “La scelta dell’Alentejo non rappresenta solo un’affermazione della qualità del vino portoghese, ma anche un segnale chiaro del ruolo di leadership e innovazione del Portogallo nel panorama vitivinicolo internazionale”, sottolinea Martins.
Il nuovo Neptune Code 0.6 2015, invece, “incarna la filosofia del progetto: produzioni limitate, identità distintiva, affinamento prolungato e una visione quasi mitologica del vino. Prodotto da vigneti situati ad alta quota a Lamole e Olmo, Neptune ha affinato per 10 anni in botti antiche, aspettando il momento perfetto per rivelarsi”. “I vini della Toscana sono veri ambasciatori dell’anima della terra. In Neptune, la purezza del Sangiovese coltivato in vigneti d’alta quota esprime un legame poetico tra uomo, natura e universo. Questo vino celebra il genio umano, la storia e l’arte, proprio come la statua rinascimentale che lo ha ispirato. Più di un vino, Neptune è un’esperienza cosmica: un viaggio sensoriale che unisce mitologia, patrimonio culturale e un terroir eccezionale”, spiega ancora il progetto “Wines From Another World”, annunciando che “nei prossimi sei anni arriveranno altri vini da regioni come Bordeaux, Champagne, Napa Valley e Kakheti in Georgia, per concludere con un fortificato in Portogallo”.

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