La Vigna Reale di Villa della Regina di Torino, i Vigneti della Laguna di Venezia, la Vigna del Parco Archeologico di Pompei, i Vigneti di Siena, la Vigna di San Martino di Napoli, il Vigneto Pusterla di Brescia, ma anche il “Clos Montmartre” Parigi, e Vienna: la cultura dei vigneti urbani ha conquistato, o meglio riconquistato, tante città italiane e non, che si sono scoperte più legate alla natura e alla cultura enoica di quanto pensassero. E alla lunga lista di città che accolgono al loro interno vigneti produttivi, si aggiunge anche Palermo: nel capoluogo siciliano, capitale di arte e cultura dell’isola, nasce la “Vigna del Gallo”, 195 viti piantate all’interno dell’Orto Botanico della città, tra le più importanti istituzioni accademiche italiane e vero e proprio museo all’aperto. Che vanta inoltre più di duecento anni di attività: fondato nel 1789, è stato luogo di studio e diffusione, in Sicilia, in Europa e in tutto il bacino del Mediterraneo, di innumerevoli specie vegetali, molte originarie delle regioni tropicali e subtropicali. La peculiarità dell’Orto Botanico è rappresentata dalla grande varietà di specie ospitate che ne fanno un luogo ricchissimo di espressioni di flore diverse.
Il progetto, voluto fortemente dall’Università di Palermo con il Consorzio di tutela vini Doc Sicilia, prevede anche l’innesto, a luglio, di queste 195 viti con vitigni autoctoni della Regione: infondo, lo scopo della “Vigna del Gallo” è proprio quello di preservare e diffondere la cultura della biodiversità siciliana, in questo caso enoica, ma di tutta la natura in generale.
“Far rinascere la “Vigna del Gallo” - commenta Antonio Rallo, presidente del Consorzio di tutela vini Doc Sicilia - e coltivare le varietà diverse di viti siciliane nell’Orto botanico di Palermo, istituzione tra le più prestigiose in Italia, è una grande testimonianza dell’importanza che attribuiamo alla conservazione della biodiversità nella nostra Isola”. “Rendere possibile la rinascita dei vitigni nella “Vigna del Gallo” - spiega Paolo Inglese, direttore del Centro Servizi Sistema Museale dell’Università di Palermo - ha un duplice significato. Da una lato, tramandare una testimonianza tangibile del passato dell’Orto Botanico e far conoscere una delle più importanti matrici di biodiversità del Mediterraneo quale è quella della vite in Sicilia. Inoltre, si accomunano il Sistema Museale dell’Università di Palermo e l’Orto Botanico al Consorzio vini Doc Sicilia, una delle più importanti realtà istituzionali ed economiche della Sicilia”.
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