Oddero, uno dei nomi storici delle Langhe e del Barolo, impreziosisce il suo vigneto: la cantina guidata da Mariacristina, Isabella e Pietro Oddero, ha acquisito quasi un ettaro nel Cru Monvigliero, uno dei più importanti del territori, nel Comune di Verduno. In particolare, si tratta di 0,74 ettari esposti a Sud, comunica la cantina, a 310 metri sul livello del mare. Sconosciuta la cifra dell’affare, anche se è noto che i migliori cru di Barolo anno quotazioni, ormai, anche superiori al milione di euro. “L’età delle viti è di oltre 60 anni - spiega la cantina - ed è probabile che tra i filari si ritrovino esemplari in buono stato di salute di Michet, una storica sottovarietà di nebbiolo”.
Un nuovo cru di prestigio si aggiunge così a quelli già di proprietà della cantina, da Bussia a Brunate, da Rocche di Castiglione a Villero, da Vignarionda a Bricco Chiesa, da Capalot a Roggeri, da San Biagio a Fiasco. Oltre 36 gli ettari vitati di proprietà, di cui oltre 17 a Nebbiolo da Barolo e Barbaresco.
“Monvigliero era il cru che mancava alle nostre proprietà - spiega Isabella Oddero - è sinonimo per noi di grandi vini, profumati, eleganti e con tannini dolci. Mostra spiccati tratti di diversità rispetto agli altri appezzamenti di famiglia, a Serralunga e Monforte, che sono di norma molto vocati alla produzione di vini più strutturati”. Ma alla base dell’acquisto c’è anche una motivazione familiare: “scegliendo di effettuare questo grandissimo passo abbiamo compreso, Pietro ed io, che cosa significa davvero investire per il futuro. Abbiamo avuto la possibilità unica di tramandare alle generazioni che seguiranno un vigneto molto bello, posto nel cuore della denominazione, con una splendida esposizione. Anche noi abbiamo incominciato a fare la nostra parte, aumentando il valore delle proprietà di famiglia e questo ci ha permesso di capire fino in fondo le motivazioni che spinsero il nonno Giacomo quando acquistò i vigneti che ora fanno parte delle nostre proprietà: sfida personale, grande orgoglio, immense responsabilità. Noi siamo la settima generazione Oddero, e ora tocca a noi avanzare sul sentiero tracciato da chi ci ha preceduto. Monvigliero era anche uno dei desideri di mia zia Cristina, che si occupa da tempo della produzione in azienda”.
Ma tra le novità, c’è anche l’acquisizione di un secondo appezzamento a Monleale (Alessandria), nella Doc Derthona Timorasso (1,75 ettari, non ancora vitati, dove nascerà una nuova azienda agricola, Monlià, frutto di un’amicizia tra la nuova generazione della famiglia Oddero, Isabella e Pietro, e i titolari della celebre Osteria More e Macine di La Morra).
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