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Vino - Enologi, annata 2005 all'insegna della qualità. La quantità tornerà nei valori standard - 15% sul 2004 ... Enologi e produttori non sembrano avere più dubbi: la vendemmia 2005 non sarà abbondante come quella del 2004, ma la qualità delle uve sarà certamente superiore rispetto a quella dello scorso anno. Si prevede infatti un calo della produzione stimabile intorno al 10-15% anche se, sulla qualità, l' ultima parola spetta alle condizioni meteorologiche: per arrivare al meglio sarà necessario che il tempo si mantenga buono per il resto della vendemmia. Ad assicurare il pregio dei vini 2005 è in ogni caso intervenuto il caldo intenso di giugno-luglio che ha scongiurato il rischio di ingrossamenti degli acini. Nel 2004, invece, la pioggia aveva causato indesiderati ingrossamenti proprio nel periodo vegetativo di pre-invaiatura.
A tracciare il quadro della situazione, a pochi giorni dall'avvio della vendemmia, è un'indagine di Winenews sulla base delle analisi degli esperti del settore. La buona scorta d'acqua accumulata nel terreno, per le copiose piogge primaverili e le nevicate invernali, ha mantenuto le viti in piena forma anche nei momenti di maggior calore e, come accaduto nel 2004, un'estate non particolarmente torrida e notevoli escursioni termiche notturne - probabilmente superiori a quelle del 2004 - assicureranno complessità aromatiche e grande eleganza ai vini. Un' analisi che trova d'accordo i più noti enologi italiani, sia pure con qualche punta di prudenza ...
Ottimismo totale, invece, dal collega Carlo Ferrini: "Ad oggi sono ottimista, le premesse sono molto buone e anche le recenti piogge di fine agosto sono state positive. Se il tempo volge stabilmente al bello, come indicano le previsioni, sarà una bellissima vendemmia. Come nel 2004, si torna a un tipo di vendemmia regolare e omogenea". E sulla stessa linea è anche l'enologo-imprenditore Ezio Rivella: "Forse è ancora presto per dare un giudizio definitivo, ma attualmente l'uva è bellissima e sana; ci sono tutte le premesse per una vendemmia di grande livello qualitativo e dalla produzione più equilibrata rispetto a quella del 2004". Ma, secondo Rivella, "tutto dipende dal tempo che farà in settembre perché, se dovesse piovere, potrebbero insorgere dei problemi con il marciume". Un po' più prudente Riccardo Cotarella: "Siamo in una fase di stand by, nel senso che bisogna aspettare che le condizioni meteorologiche si assestino al bello, per poter dare un giudizio certo. Per ora, sono soddisfatto; l'andamento stagionale fin qui é stato positivo e sostanzialmente omogeneo nei vari territori".

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