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ANSA (NEWS POI RIPRESA DA TUTTI I DIVERSI QUOTIDIANI LOCALI ITALIANI)

Vino: 2002 da dimenticare, annata senza grandi etichette ... Maltempo, siccità, grandine: l'anno scorso non e' stato favorevole ai viticoltori italiani. Per questo il millesimo 2002 manchera' da molte etichette di prestigio. La vendemmia poco felice ha portato infatti molte case vinicole a non presentare al mercato i loro prodotti simbolo. Così Antinori non produrrà il blasonato Tignanello perchè la qualità delle uve Sangiovese "non è tale da produrre un vino al livello delle ultime annate: non eguaglierebbe gli alti livelli raggiunti da cui l'azienda non può e non vuole prescindere". Sempre in Toscana, Franco e Jacopo Biondi Santi hanno deciso
di non produrre il loro raro Brunello della Tenuta "Il Greppo", mentre i Mazzei rinunceranno al pluridecorato Chianti Classico Castello di Fonterutoli. "Non riteniamo - ha detto Francesco Mazzei a Winenews - di avere in cantina le basi idonee per un Chianti Classico con gli standard ideali per quella tipologia crediamo sia serio non proporre un vino che non rispecchi l'identità usuale". Anche in Umbria il 2002 non comparira' sulle più famose etichette. Marco Caprai, il vignaiolo che ha lanciato il terroir di Montefalco, non ha dubbi: "la vendemmia non e' stata all'altezza per produrre Sagrantino "25 Anni", ma non farò neppure il Rosso di Montefalco Riserva". Nelle Langhe ancora si maledice la grandinata d'inizio settembre, con un milione di bottiglie perse, tra gli altri mancheranno all'appello il Bricco Rocche di Ceretto e il Bric del Fiasc di Paolo Scavino. In Franciacorta, colpita dalla "tempesta" in agosto, Emanuele Rabotti di Monterossa racconta che il suo Cabochon 2002 non esisterà: "non disponiamo di una
grande massa per fare un ottimo millesimato, punteremo sulla cuvee base; abbiamo avuto perdite quantitative intorno al 50%, però le poche uve vendemmiate erano di ottima qualità". Ma va ricordato che il mito dell'annata è prettamente francese. In Italia la realtà è molto diversa, grazie a climi più favorevoli si possono avere anche sette, otto buone annate in un decennio. D'altra parte la scelta di Biondi Santi, Antinori e di altri importanti produttori d'Italia, che ha carattere di assoluta eccezionalita', lo conferma (Ansa).

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