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Vino: Winenews, vendemmia buona ma non da segnare sugli annali ... Una “buona vendemmia, ma non di quelle da segnare sugli annali, come troppo precipitosamente aveva sostenuto qualcuno”. A fare il punto sulla raccolta 2009 è il sito Winenews", (www.winenews.it), che ha svolto un’inchiesta sulla vendemmia in corso, raccogliendo i pareri delle maggiori cantine del Belpaese, da Nord a Sud.
Il giudizio generale delinea “una raccolta positiva, ma probabilmente incapace di raggiungere le vette delle grandissime annate, che sono in numero assai ristretto”. In vigna, le abbondanti riserve idriche accumulate nel corso dell’inverno e della primavera hanno permesso alle viti una buona resistenza al caldo estivo, pur non concedendo una sufficiente gradualità ai processi fisiologici delle piante: i frutti sono stati dunque buoni/ottimi, ma non eccellenti. I rossi precoci e i bianchi hanno sofferto maggiormente il clima, ma molto è dipeso dalle capacità e investimenti delle singole aziende vitivinicole. Tra i giudizi raccolti quello degli enologi. Per il toscano Carlo Ferrini andamento “positivo per i vitigni precoci, a parte qualche problema nelle zone di produzione più calde. Il 2009 è un’annata contraddistinta da accelerazioni e
rallentamenti, un andamento che non mi piace molto - continua
Ferrini - e che non è proprio delle grandi annate. Mi sembra che
sia una bella vendemmia in Sicilia e in Piemonte, per esempio,
ma se le condizioni climatiche si manterranno così incerte sarà
una grande vendemmia soprattutto per i vini meno importanti,
mentre potrebbero esserci dei problemi per ottenere grandi vini
da invecchiamento. Speriamo bene”. Prudente anche il giudizio di Riccardo Cotarella: “fino ad oggi la situazione è assolutamente differenziata a seconda della zona, dell’azienda, e della tipologia di uva. I vitigni precoci hanno sofferto, in primis il Merlot, e quest’anno, più che in altre annate, le zone più fresche sono avvantaggiate nella produzione di vini importanti. I rossi, anche i tardivi, soffrono i climi estremi e otterremo vini importanti da Sangiovese o Aglianico, per esempio se i vigneti si troveranno in altura. Per i bianchi, contrariamente a quanto si possa pensare, è una stagione eccezionale”. Secondo Attilio Pagli, la vendemmia 2009 “al di là di alcune criticità climatiche potrebbe regalare delle belle
soddisfazioni. Per i precoci si tratta di una raccolta
problematica, a causa del troppo caldo. I tardivi, se il tempo
non indulge troppo sulla pioggia, potrebbe regalare vini
importanti”. Decisamente più critico Leonardo Valenti,
professore di viticoltura dell’Università di Milano che nota
come il caldo intenso abbia creato parecchi problemi alle uve,
“con non infrequenti fenomeni di appassimento. La vite, in
generale, abituata ad una abbondanza idrica nel periodo del
germogliamento, si è ritrovato in pieno deficit termico,
producendo una fenologia non corretta, che ha costretto ad
anticipi di raccolta. Ci saranno, evidentemente, territori dove
l’uomo avrà lavorato meglio, ma non è da considerarsi una grande annata”. Buona ma non ottima la vendemmia 2009 anche per Lorenzo Landi, che spiega: “il forte anticipo che pensavamo di dover fronteggiare si è ridimensionato, riportando i tempi di vendemmia vicini a quelli del 2008, almeno per quanto riguarda i vitigni tardivi. I vitigni precoci, nel complesso, sono andati benino, benché i grappoli siano più accresciuti sopra la media, mantenendo una certa freschezza. Meglio i bianchi, che hanno potuto, se vendemmiati al tempo giusto, mantenere acidità e freschezza anche superiori a qualche annata del recente passato. Ancora difficile capire quello che succederà con i tardivi: se piove molte incontreremo molti problemi, altrimenti potrebbero esserci delle sorprese positive. Insomma, un’annata certamente buona, anche molto buona, ma non eccezionale”. “Quello che mi sembra contraddistinguere la vendemmia 2009 - spiega Roberto Cipresso, è il fenomeno del “gigantismo” dei grappoli, che porta con sé un po’ di diluizione nelle sostanze delle bucce. Avremo, in generale, vini di buona struttura, dai tannini risolti, e buona fragranza. Il 2009 è una ottima annata per i bianchi, che sono nervosi e di bella freschezza. Mi sembra che per i rossi andranno meglio i tardivi sui precoci, in una annata che a me ricorda il 1998”.

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